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Cosa significano gli otto milioni (dal blog di Krugman, 17 aprile 2014)

 

Apr 17, 5:17 pm

What Eight Million Means

Sorry about blog silence — real life intruded, plus I did have to write a column. But I shouldn’t let the day pass without mentioning the latest big Obamacare news. Final enrollment for 2014, we now know, will be more than 8 million. The age mix has also improved, with more young people signing up at the end; as Jonathan Cohn points out in the linked article, the age mix in Obamacare’s first year is now just about identical to the age mix in Romneycare’s first year. Goodbye, death spiral.

How did enrollment manage to surge so impressively despite the initial debacle of healthcare.gov? Obviously they fixed the website; but the broader issue, as Sarah Kliff rightly points out, is that being uninsured is truly terrible. Uninsured Americans really, really wanted coverage, and they weren’t ready to give up.

Kliff doesn’t make this point too explicitly, but this diagnosis has another crucial implication: the benefits of Obamacare, for all its imperfections, are immense. Millions of people who lived extremely anxious lives now have far more security than before. Compared with those benefits, the complaints of some already insured people that they have less choice of doctors than before, or that they’re no longer allowed to retain minimalist plans, look like whining. (And of course not one of the more serious-sounding stories about soaring premiums and all that has held up under scrutiny.)

And speaking of whining, the GOP response seems to be to make every possible insinuation to the effect that the numbers are somehow fraudulent. I actually don’t think there’s a game plan here; their whole position was premised on the inevitable collapse of health reform, and they have no plan B.

All around, as Cohn says, a very good day for reform.

 

Cosa significano gli otto milioni

 

Spiacente per il silenzio sul blog – s’è intromessa la vita reale, in più avevo da scrivere un articolo. Ma non posso far passare questa giornata senza menzionare le ultime grandi notizie sulla riforma sanitaria di Obama. Le registrazioni finali per il 2014, ora lo sappiamo, saranno più di otto milioni. Anche l’età media è migliorata, con un numero maggiore di giovani che si sono iscritti sulla fine; come mette in evidenza Jonathan Cohn nell’articolo in connessione, l’età media nel primo anno della riforma della assistenza di Obama è proprio identica all’età media nel primo anno della riforma di Romney. Spirale fatale, addio [1].

Come è accaduto che le registrazioni sono potute crescere in modo così impressionante, nonostante il disastro iniziale del sito governativo della riforma? [2] Ovviamente, il sito è stato riparato; ma il tema più generale, come giustamente mette in evidenza Sarah Kliff, è che essere non assicurati è davvero terribile. Gli americani senza assicurazione volevano, volevano assolutamente, una copertura, e non erano intenzionati a rinunciarci.

Kliff non esamina questo aspetto in modo del tutto esplicito, ma questa diagnosi ha un’altra implicazione: i benefici della riforma sanitaria di Obama, nonostante tutte le sue imperfezioni, sono immensi. Milioni di persone che vivevano in condizioni di grande ansia, oggi hanno una sicurezza di gran lunga maggiore di prima. A confronto con quei benefici, la lamentela di qualche individuo già assicurato che ha minori possibilità rispetto a prima di scegliersi i medici, o a cui non è più consentito di mantenere programmi minimalisti [3], è come un piagnucolio (e naturalmente nessuno dei racconti apparentemente più seri sui premi assicurativi che sarebbero saliti alle stelle ha retto ad un esame approfondito).

E a proposito di piagnucolii, la risposta del Partito Repubblicano sembra consistere nell’avanzare ogni possibile insinuazione, nel senso che i dati sarebbero in qualche modo falsificati.  Per la verità, non penso che si tratti di una tattica in alcun modo riflettuta; la loro posizione complessiva aveva come premessa l’inevitabile collasso della riforma sanitaria, e non avevano alcun piano di riserva.

Un ottimo giorno per la riforma, in tutto e per tutto.



[1] Il fatto che l’età media, per un afflusso di giovani verso la fine del periodo delle registrazioni, si sia ridotta è positivo, perché se la percentuale di persone anziane è ragionevole, i costi sanitari saranno minori e le polizze potranno restare più basse. Come si sa, il repubblicano Mitt Romney, quando era Governatore del Massachusetts aveva promosso, in quello Stato, una riforma sanitaria concettualmente simile a quella di Obama (in seguito i repubblicani sono diventati ferocemente antiriformatori e hanno scelto di scordarsene).  Per “spirale fatale” si intende quella situazione, nella quale la destra aveva sperato, che si sarebbe determinata se i più giovani in gran parte non si fossero registrati, con conseguente aumento di costi e fallimento del progetto riformatore.

[2] E’ noto che nei primi mesi il sito federale andò in tilt, rischiando di compromettere la campagna delle iscrizioni del 2014.

[3] Ovvero, programmi assicurativi nei quali le protezioni garantire sono minime; che era un modo nel quale i più giovani ed in salute in precedenza cercavano di risparmiare. Ma, appunto, anche il quel modo l’equilibrio finanziario entrava in crisi, con la conseguenza che le assicurazioni alzavano le polizze a coloro che non potevano permettersi programmi minimi, ovvero agli ammalati ed agli anziani. Oggi quella possibilità non c’è più, perché si è tenuti ad acquistare polizze adeguate, ricevendo in cambio sussidi governativi se si hanno bassi redditi.

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