Apr 1, 9:25 am
Martin Feldstein warns us that the Fed isn’t taking the risk of rapidly rising inflation seriously enough. Certainly nobody can accuse him of that failing: he’s been warning about looming inflation for four years, eleven months,and two weeks, and hasn’t let the fact that inflation has kept falling below target alter his concerns in the slightest.
In fact, Marty’s new column is almost identical in its argument to what he wrote in April 2009: he warns that the Fed won’t pull back the liquidity it created when the economy recovers, and inflation will soar. What’s interesting now is that he freely admits that the Fed does, in fact, have multiple instruments with which to pull back liquidity and forestall inflation if recovery ever really comes. It can raise the interest rate on reserves; it can sell securities. But he worries that it won’t do these things because it will be embarrassed if it finds itself paying more in interest than it is earning on its portfolio.
Might we suggest that the answer here is, don’t be embarrassed? We’re talking about trivial sums — I’m not sure if Treasury has already promised to hold the Fed financially harmless, but if not it could easily be arranged. The point is that this has to be one of the weakest policy arguments I’ve ever seen: Arguing that the Fed should shy away from doing all it can to create jobs because you’re afraid that at some point in the future Fed officials will be insufficiently hawkish because they’re afraid that people will make fun of them.
But being an inflation hawk means never having to say you’re sorry.
Falchi impenitenti
Martin Feldstein ci mette in guardia che la Fed starebbe abbastanza seriamente rischiando di far salire rapidamente l’inflazione. Certamente nessuno lo può accusare di non averci provato: sta mettendoci in guardia da una incombente inflazione da quattro anni, undici mesi e due settimane, e il fatto che l’inflazione continui a scendere al di sotto l’obbiettivo non ha modificato minimamente le sue preoccupazioni.
Di fatto, il nuovo articolo di Marty è quasi identico agli argomenti che scrisse nell’aprile del 2009: egli ammonisce che la Fed non ritirerà la liquidità che ha creato quando ci sarà la ripresa, e l’inflazione salirà alle stelle. Quello che ora è interessante, è che egli ammette apertamente che la Fed, in sostanza, ha molti strumenti con i quali restringere la liquidità e bloccare l’inflazione semmai la ripresa davvero arrivasse. Essa può elevare il tasso di interesse sulle riserve; può vendere i titoli. Ma si preoccupa del fatto che non vorrà farlo, perché sarebbe imbarazzata se si ritrovasse a pagare per interessi di più di quello che sta guadagnando nel suo portafoglio.
Possiamo suggerire che in questo caso la risposta è: non si imbarazzi? Stiamo parlando di somme banali – non sono sicuro che il Tesoro abbia già promesso alla Fed di non subire alcun danno finanziario, ma se non l’ha fatto potrebbe gestirlo facilmente. Il punto è che questo è probabilmente uno degli argomenti politici più deboli che abbia mai visto: sostenere che la Fed debba rifuggire dal fare tutto il possibile per creare posti di lavoro perché si ha timore che ad un certo momento del futuro i dirigenti della Fed saranno insufficientemente aggressivi, dato che hanno paura che la gente li prenderebbe in giro.
Ma essere falchi dell’inflazione comporta non dover mai dire che siete dispiaciuti (degli sbagli fatti).
By mm
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