Blog di Krugman

Sulla sinistra patetica (dal blog di Krugman. 3 aprile 2014)

 

Apr 3, 10:16 am

On The Pathetic Left

Simon Wren-Lewis asks,

Why does the economic policy pursued or proposed by the left in Europe often seem so pathetic?

citing the Hollande government as the prime example, but also the limpness of Labour in Britain. And he suggests that it’s a question of resources and organization:

Seeking out good advice (and distinguishing it from bad advice) takes either money or time. An established government finds this much easier than an opposition or a new government.

Well, I can’t speak to the European situation, but we had our own version of the sorta-kinda left utterly failing to take on austerian macro — Obama’s “pivot” from jobs to deficits, which actually began in 2009, back when Democrats still controlled both houses of Congress. And you can’t make the resources argument there; not only was Obama a sitting president with a Congressional majority, but modern U.S. progressivism has a large policy-analysis apparatus outside the government, much of which was arguing strenuously against the pivot. Yet there was Obama in November 2009 (!) warning, on Fox News no less, that excessive deficits might cause a double-dip recession.

So how did that happen? Based on my observations, I’d put it down to the influence of the Very Serious People, whose views on economics tend in turn to be driven largely by the financial industry. It’s hard to believe, but back when Obama was telling Fox that the deficit was a huge threat, there were also widespread rumors that he would soon replace Tim Geithner with … Jamie Dimon.

And what those finance-industry people were telling Obama was to beware of the invisible bond vigilantes.

I would guess that it’s much the same in Europe. Labour should be listening to Jonathan Portes and, well, Simon Wren-Lewis, but I’m sure that it’s listening much more to well-tailored men from the City. Hollande may be a man of the left in a way that nobody in US politics is, but he’s still getting advice from bankers telling him that fiscal rectitude is all (and although France may be well to the left of the United States in most respects, it has nothing like the intellectual infrastructure of the US progressive movement to counter the alleged wisdom of big money.)

I guess you could say that it was ever thus. But the nature of our current economic situation is that smart policy requires that you ignore what supposedly responsible people, who sound as if they know what they’re talking about — and hey, they’re rich, so they must know something — have to say. And no government of the moderate left has had the intellectual and moral courage to do that.

 

Sulla sinistra patetica

 

Simon Wren-Lewis si domanda:

“Perché la politica economica perseguita o proposta dalla sinistra in Europa appare spesso così patetica?”, citando il Governo Hollande come primo esempio, ma anche la fiacchezza del Labour in Gran Bretagna. E suggerisce che sia una questione di risorse e di organizzazione:

“Cercare all’esterno buone consulenze (e distinguerle da quelle cattive) richiede sia denaro che tempo. Un governo in carica può trovare tutto questo più facilmente che non una opposizione o un nuovo governo.”

Ebbene, io non posso parlare della situazione europea, ma noi abbiamo avuto la nostra versione del completo fallimento di una sorta di sinistra nello sfidare la macroeconomia di scuola austriaca –  il “voltafaccia” di Obama dai posti di lavoro ai deficit, che effettivamente ebbe inizio nel 2009, quando i democratici controllavano ancora i due rami del Congresso. E in quel caso non si può avanzare l’argomento delle risorse; non solo Obama era in carica come Presidente con una maggioranza nel Congresso, ma il progressismo statunitense contemporaneo ha un ampio apparato di analisti della politica fuori dal Congresso, gran parte del quale argomentava strenuamente contro quel cambio di linea. Tuttavia fu Obama nel 2009 (!) a mettere in guardia, niente di meno che su Fox News, che deficit eccessivi avrebbero provocato una ricaduta nella recessione.

Come accadde, dunque? Basandomi sulle mie osservazioni, dovrei chiamare in causa l’influenza delle Persone Molto Serie, i punti di vista economici delle quali a loro volta tendono ad essere veicolati dal sistema finanziario. E’ difficile da credere, ma quando a quei tempi Obama diceva a Fox che il deficit era una grande minaccia, c’era anche un vasto chiacchiericcio sul fatto che avrebbe di lì a poco sostituito Tim Geithner con …. Jamie Dimon [1].

E ciò che quella gente del settore finanziario stava dicendo ad Obama era di stare attento ai ‘guardiani dei Bond’ [2].

Ritengo che sia in gran parte la stessa cosa in Europa. Il Labour dovrebbe ascoltare Jonathan Portes e, certamente, Simon Wren-Lewis, ma io sono certo che sta ascoltando molto di più gli elegantoni della City. Hollande può essere un uomo di sinistra come non ve ne sono nella politica americana, ma sta ancora ricevendo consigli da banchieri che gli dicono che la inflessibilità nella finanza pubblica è tutto (e sebbene la Francia può essere alla sinistra degli Stati Uniti sotto molti aspetti, essa non possiede niente di paragonabile alla organizzazione intellettuale del movimento progressista degli Stati Uniti per contrastare la pretesa saggezza del grande capitale).

Suppongo che si potrebbe sostenere che sia sempre stato così. Ma la natura della nostra attuale situazione economica è tale che ad una politica intelligente si richiede di ignorare ciò che hanno da dire le presunte persone responsabili, che sembrano conoscere le cose di cui parlano (e, suvvia, sono ricchi; debbono pur sapere qualcosa!). E nessun governo della sinistra moderata ha avuto il coraggio intellettuale e morale di farlo.



[1] Uomo d’affari americano, Presidente ed Amministratore delegato della J P Morgan, una delle quattro grandi banche d’America.

z 78

 

 

 

 

 

 

 

 

[2] Per espressioni come “Persone Molto Serie” e “Guardiani dei bond”, vedi le note sulla traduzione. Dopo il 2009 Krugman spesso citò ironicamente ‘i guardiani dei bond’, ovvero la pretesa dell’economia della destra secondo la quale gli investitori avrebbero punito le politiche di espansione della domanda, elevando paurosamente i tassi di interesse sulle obbligazioni. In realtà è accaduto il contrario dappertutto, con l’eccezione – per ragioni del tutto diverse – dei paesi aderenti all’euro dell’Europa Meridionale.

By


Commenti dei Lettori (0)


E' possibile commentare l'articolo nell'area "Commenti del Mese"