maggio 2014 Archive

Quella negazione dell’ineguaglianza dei vecchi tempi (31 maggio 2014)

    [1] In realtà l’articolo appare pubblicato on-line su “The American Prospect” nel dicembre del 2001. L’articolo è in effetti quasi una copia del ...

I dubbi confutati su Thomas (dal blog di Krugman, 30 maggio 2014)

Tagliare sul carbone, di Paul Krugman (New York Times 29 maggio 2014)

La prossima settimana la Agenzia per la Protezione dell'Ambiente (EPA) renderà note le sue decisioni in materia di nuovi regolamenti per contrastare il cambiamento climatico, che in gra parte consisteranno im nuovi limiti alle emissioni dei gas serra nelle centrali elettriche. La Camera di Commercio americana ha messo in circolazione un rapporto preventivo, che lamenta costi probitivi. Ma anche stando ai suoi numeri, per varie ragioni esagerati, si spenderebbe un quinto dell'1 per cento di tutto il bilancio degli Stati Uniti. Dunque, una iniziativa del tutto conveniente. L'America sino ad oggi ha bloccato gli accordi internazionali: con una iniziativa del genere essa potrebbe rimettere tutto in movimento. Perchè dunque la Camera di Commercio americana si accanisce tanto? Perchè gli interessi dei fratelli Koch, petrolieri e grandi benefettori della destra americana, non sono gli interessi dell'America.

Risposta al Financial Times. Thomas Piketty, 28 maggio 2014

    [1] Per una migliore comprensione, ogni volta che nel testo in italiano ci si riferisce ad una connessione, è sufficiente aprire le varie ...

Le Lanterne Verdi europee (26 maggio 2014)

[1] Mi immagino, dato che è un motivo che ricorre scherzosamente in Krugman, che l’espressione ‘Lanterne Verdi’ derivi dalla fiction fantascientifica e cinematografica, e si ...

Il successo segreto dell’Europa, di Paul Krugman (New York Times 25 maggio 2014)

La crisi europea è principalmente dipesa dai guai provocati da una unione monetaria che è stata voluta senza che vi fossero le condizioni necessarie, di un unico sistema bancario e di un complesso unico di politiche della finanza pubblica. In America, essa è invece stata raccontata come una conferma della'sclerosi' derivante da stati assistenziali troppo forti e generosi. In tal modo, si è voluto intendere che tale crisi era sostanzialmente un esito di quello che era già chiaro negli anni '80, ovvero di una incapacità di quei sistemi a produrre lavoro. La realtà è che già agli inizi della Amministrazione Bush quel differenziale negativo si stava invertendo, e con gli anni '90 nazioni come la Francia avevano mostrato un dinamismo nuovo. La percentuale di persone al lavoro tra i 25 ed i 54 anni era diventata superiore. Forti sistemi di protezione sociale hanno reso l'Europa più capace di produrre posti di lavoro. E la crisi derivante dalle contraddizioni dell'euro è una storia diversa.

Ha sbagliato tutto, Piketty? (dal blog di Krugman, 24 maggio 2014)

Problemi con i dati ne “Il capitale nel Ventunesimo Secolo” di Chris Giles (Financial Times 23 maggio 2014)

  [1] Mi pare una espressione un po’ curiosa, anche se non mi pare possa avere un particolare significato tecnico (il collegamento rimanda semplicemente alla ...

Crisi degli eurocrati, di Paul Krugman (New York Times 22 maggio 2014)

In questi giorni si svolgono le elezioni per il Parlamento Europeo, e si teme un rilevante successo elettorale di forze di destra contrarie al progetto europeo. E' certo che una gran parte delle responsabilità va ascritta alle classi dirigenti europee. La cosa curiosa è che queste si pretendono tecnocratiche, ma il progetto prematuro della moneta comune avvenne per ragioni politiche ed ideologiche, e la risposta ossessiva dell'austerità non è dipesa neanch'essa da una scrupulosa analisi tecnica. E quando le classi dirigenti perdono il presunto requisito della competenza, non hanno altro a cui afferrarsi. I dirigenti della Banca Centrale Europea, che sono più sensatamente 'tecnici' degli altri settori dell'élite europea, e che hanno evitato la crisi dei tassi di interesse nei paesi debitori, dovranno agire con coraggio contro i rischi di deflazione. Ma all'Europa serve non solo un po' di tecnica, ma un senso maggiore del fondamento democratico del suo progetto. Ci sono dietro le quinte molti individui che fanno paura.

I ‘mangiatori di formaggi’ creatori di lavoro (21 maggio 2014)

  [1] Così gli americani talora definiscono i francesi. [2] Ovvero, nel periodo 25-54 anni, che è appunto considerato il periodo lavorativo ‘principale’. Una delle ...

Una riconsiderazione degli obiettivi di inflazione, di Paul Krugman (Maggio 2014, Relazione alla conferenza di Sintra, Portogallo, della BCE)

[1] Per il concetto di “limite inferiore dello zero” vedi le note sulla traduzione alla voce “zero lower bound”. [2] Non so se esista una ...

Perchè la politica monetaria è importante: la testimonianza del racconto del Regno Unito, di James Cloyne e Patrick Hürtgen (dal blog “Vox” 15 maggio 2014)

[1] “Auto regressivo” è un processo stocastico (ovvero, casuale) utilizzato nei calcoli statistici nel quale i valori futuri sono stimati sulla base della somma ponderata ...

Quello show degli anni ‘80 (19 maggio 2014)

  [1] Robert Lucas, nato nel 1937, è un economista americano, cresciuto culturalmente a Chicago, dove alla fine è tornato ad insegnare.       ...

La demografia e l’effetto bicicletta (19 maggio 2014)

[1] Il ‘magnete’ che smette di funzionare è la famosa immagine che usò Keynes per descrivere la logica della Grande Depressione. Tutto sembra immutato, egli ...

La nuova stagione dei banchieri, di Paul Krugman (New York Times 18 maggio 2014)

Il libro recente dell'ex Segretario al Tesoro Timothy Geithner, "Stress Test", è un ennesimo esempio di autoassoluzione. Se il punto fosse essere riusciti a salvare il sistema finanziario, ed anche a realizzare nuovi record sui mercati azionari, la cosa non sarebbe infondata. Sennonché l'economia e l'occupazione, diversamente dalla finanza, non hanno avuto alcun recupero: siamo appena tornati ai livelli di sei anni orsono, ma nel frattempo avremmo divuto realizzare nuovi milioni di posti di lavoro per la popolazione accresciuta, mentre abbiamo una quota di disoccupati di lungo periodo quale non abbiamo mai avuto. Geithner incolpa l'opposizione feroce dei repubblicani, ma molto di più si doveva fare - ad esempio per alleviare i debiti delle famiglie sui mutui per la casa ed impedire una merea di pignoramenti - e non lo si è voluto fare. La verità è che hanno prevalso i due pesi e le due misure: salvare i banchieri ma condannare le famiglie.

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