Blog di Krugman

Assicurazione e libertà (9 maggio 2014)

 

May 9, 8:59 am

Insurance and Freedom

These are tough times for opponents of health care reform. They bet everything on a debacle, but Obamacare has failed to fail — and their efforts to deny the increasingly obvious success of the law are beginning to look ridiculous.

Oh, and they can’t come up with a conservative alternative; Obamacare IS the conservative alternative, a way to achieve sorta-kinda universal coverage without single payer, and all of its main elements are essential parts of the package.

So what’s left? Claims that guaranteed health insurance is an assault on America’s freedom.

Bill Gardner at The Incidental Economist offers a rather decorous, mild reply to the people making this argument. I’d put it more forcefully: the pre-ACA system drastically restricted many people’s freedom, because given the extreme dysfunctionality of the individual insurance market, they didn’t dare leave jobs (or in some cases marriages) that came with health insurance. Now that affordable insurance is available even if you don’t have a good job at a big company, many Americans will feel liberated — and this hugely outweighs the minor infringement on freedom caused by the requirement that people buy insurance. (Also, if you don’t like the mandate, why not support single payer?)

But no discussion of this latest argument should fail to mention the original insurance-is-slavery campaign — Operation Coffeecup, in which the AMA recruited doctors’ wives to gather their friends and listen to a recording of Ronald Reagan declaring that Medicare would destroy American liberty.

Strange to say, that didn’t happen. And Obamacare won’t turn into a form of slavery, either. On the contrary, as I said, it will be a liberating force for many Americans.

 

Assicurazione e libertà

 

Sono tempi duri per gli oppositori della riforma sanitaria. Scommettono tutto su una debacle, ma la riforma di Obama ha evitato il collasso – e i loro sforzi per negare il sempre più evidente successo della legge stanno cominciando ad apparire ridicoli.

Il punto è che non possono venirsene fuori con una alternativa conservatrice; la riforma di Obama “è” l’alternativa conservatrice, un modo per ottenere una specie di copertura universalistica senza un unico centro di pagamento, e tutte le sue componenti sono parti essenziali del pacchetto.

Dunque, cosa ci siamo persi? La pretesa che la assistenza sanitaria garantita sia un assalto alla libertà dell’America.

Bill Gardner su The Incidental Economist offre una replica alle persone che avanzano quell’argomento, bonaria ed abbastanza decorosa. Io lo direi in modo più energico: il sistema precedente alla riforma restringeva in modo drastico molte libertà delle persone, perché dato il pessimo funzionamento del mercato assicurativo individuale, esse non osavano lasciare posti di lavoro (o in qualche caso matrimoni), come sarebbe successo a seguito dell’assicurazione sanitaria [1]. Ora che è a disposizione una assicurazione disponibile anche se non si ha un buon posto di lavoro in una grande impresa, molti americani si sentiranno liberati – e questo supera ampiamente la modesta violazione alla libertà costituita dall’obbligo per le persone di acquistare l’assicurazione (per altro, se non piace quell’obbligo nella forma di una delega alle persone singole, perché non si sostiene un centro di pagamenti unico?).

Ma nessun dibattito su quest’ultimo aspetto dovrebbe far dimenticare l’originaria campagna su “l’assicurazione è una schiavitù” – l’ “Operazione Coffeecup”, nella quale la associazione dei medici americani reclutò le mogli dei dottori per mettere insieme le loro amiche ed ascoltare una registrazione di Ronald Reagan che affermava che Medicare avrebbe distrutto la libertà americana [2].

Strano a dirsi, non accadde. E la riforma sanitaria di Obama, a sua volta, non diventerà una forma di schiavitù. Al contrario, come ho detto, sarà un fattore di liberazione per molti americani.

 

 

 

 

1] Mi pare che questa affermazione si spieghi in questo modo, come si conferma nella frase successiva: che le assicurazioni individuali sono soprattutto quelle cui sono costretti i lavoratori delle imprese minori, che non si fanno carico del pagamento della assistenza sanitaria come invece avviene soprattutto nelle imprese maggiori. Dunque, nel passato, avere una assicurazione dignitosa comportava spesso rischiare il posto di lavoro per cercarne un altro migliore. Il matrimonio poteva andare in fumo di conseguenza.

[2] Quella campagna dell’AMA (American Medical Association) ebbe luogo durante gli anni ’50 ed i primi anni ’60. La registrazione dell’appello dell’allora attore Ronald Reagan fu nell’anno 1961; in esso Reagan attaccava violentemente la “medicina socializzata” che era a suo dire implicita nella proposta dei Democratici di istituire un programma di assistenza garantita alle persone anziane, che prese il nome di Medicare. A dire il vero, al giorno d’oggi i repubblicani non osano più attaccare Medicare, che è un programma federale molto amato. L’operazione “tazza di caffè” prese il nome dal fatto che le signore si raccoglievano nei loro salotti per ascoltare il disco di Reagan, assieme a qualche caffè e forsanche merendina.

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