Blog di Krugman

Già nella trappola della bassa inflazione (10 maggio 2014)

 

May 10, 12:54 pm

Already in the Lowflation Trap

Dean Baker, reacting to Neil Irwin, feels that he needs to make the perennial point that zero inflation is not some kind of economic Rubicon. Below-target inflation is already a problem, and a very serious problem if you don’t have an easy way to provide economic stimulus.

Think about it. Suppose that you have a 2 percent inflation target, but you’ve cut interest rates close to zero and the inflation rate is 1 percent and falling. Then you’re already experiencing a cumulative process that will pull you deeper into the trap unless you get lucky.

How so? Actually, a couple of mechanisms. As inflation falls, real interest rates will rise, tending to depress the economy further. Also, debtors will find their debt growing because inflation isn’t as high as they expected, so that you have a debt-deflation cycle even if you don’t yet have deflation.

So Europe’s low and falling inflation isn’t a problem because it might turn into deflation — it’s a problem because of what it’s doing right now.

Oh, and a word on Sweden, where the central bank is indeed on the edge of deflation but say never mind because output is currently growing. Um, does the bank have an inflation target or doesn’t it? Yes, the economy can expand some of the time even if inflation is below target — but because the inflation rate is low, there isn’t as much room to respond to adverse shocks. So missing the target is a policy failure whatever the current output indicators.

Anyway, back to Europe: it’s not that something could go wrong, but the fact that it already has gone wrong.

And remember, above all, that the risks aren’t symmetric. Controlling inflation may be painful, but we do know how to do it. Exiting deflation or lowflation is really, really hard, which is why you never want to go there.

 

Già nella trappola della bassa inflazione

 

Dean Baker, in reazione a Neil Irwin, sente di aver bisogno di avanzare l’argomento sempre possibile che una inflazione a zero non è una specie di Rubicone economico. L’inflazione al di sotto dell’obbiettivo è già un problema, ed è un problema molto serio se non c’è un modo semplice per fornire misure di sostegno economiche.

Ci si rifletta. Supponiamo che si abbia un obbiettivo di inflazione al 2 per cento, ma che i tassi di interesse si siano ridotti a zero e il tasso di inflazione sia all’uno per cento, e stia calando. Si sta già facendo esperienza di un processo cumulativo che vi spingerà più in basso, in una trappola di liquidità, se non siete fortunati.

In che modo? In pratica con un meccanismo duplice. Come l’inflazione scende, il tasso reale di interesse salirà, tendendo a deprimere l’economia ulteriormente. Inoltre, i debitori scopriranno che il loro debito cresce perché l’inflazione non è così alta come si aspettavano, cosicché si ha un ciclo debito-deflazione anche se non si ha ancora deflazione.

Dunque, una inflazione bassa ed in calo in Europa non è un problema perché potrebbe mutarsi in deflazione – è un problema per quello che sta già provocando.

Ed anche una parola sulla Svezia, dove la Banca Centrale è in pratica sul limite della deflazione ma sostiene di non preoccuparsi perché la produzione attualmente sta crescendo. Mah. La Banca ha un obbiettivo di inflazione o non ce l’ha? Sì, l’economia può crescere per un po’ anche se l’inflazione è al di sotto dell’obbiettivo – ma dato che il tasso di inflazione è basso, non c’è molto spazio per rispondere a shock negativi. Dunque, rinunciare all’obbiettivo è un segno di impotenza politica, con qualunque indicatore della produzione attuale.

In ogni caso, tornando all’Europa: il punto non è che qualcosa potrebbe andare storto, ma che sta già andando storto.

E, soprattutto, si rammenti che i rischi non sono simmetrici. Controllare l’inflazione può essere doloroso, ma sappiamo come fare. Uscire dalla deflazione, o dalla lenta inflazione, è davvero molto difficile, e quello è il motivo per il quale è meglio non arrivarci.

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