Blog di Krugman

I ‘mangiatori di formaggi’ creatori di lavoro (21 maggio 2014)

 

May 21, 10:39 am

Cheese-eating Job Creators

People are pretty down on European economic performance these days, with good reason. But mainly what we’re looking at is bad macroeconomic policy, the result of premature monetary union plus austerity mania. That’s a very different story from the old version of Eurotrashing, which focused on Eurosclerosis — persistent low employment allegedly caused by excessive welfare states.

Now, people like John Schmitt and Dean Baker began pointing out a long time ago that this story was out of date. If you looked at Europe in general and France in particular, you saw that yes, people retired earlier than in America, and also that fewer young people worked — in part because they didn’t have to work their way through college. But on the eve of the economic crisis employment rates among prime-working-age adults had converged.

Well, I hadn’t looked at this data for a while; and where we are now is quite stunning:

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Since the late 1990s we have completely traded places: prime-age French adults are now much more likely than their US counterparts to have jobs.

Strange how amid the incessant bad-mouthing of French performance this fact never gets mentioned.

 

I ‘mangiatori di formaggi’ [1] creatori di lavoro

 

La gente è abbastanza delusa per gli andamenti economici europei rivelati in questi giorni, a buona ragione. Ma soprattutto viene in evidenza la negativa politica macroeconomica, il risultato di una prematura unione monetaria alla quale si è aggiunta la mania dell’austerità. Che è una storia assai diversa dal tradizionale dar lezioni all’Europa, che si concentrava sulla sua presunta sclerosi – una presunta persistente bassa occupazione provocata dai troppo generosi Stati assistenziali.

Oggi, persone come John Schmitt e Dean Baker cominciano a riconoscere che è da molto tempo che questa storia è datata. Se guardavate l’Europa in generale e la Francia in particolare, vedevate che, sì, la gente andava in pensione prima che in America, ed anche che meno giovani erano al lavoro – in parte perché non dovevano farsi la loro strada durante il periodo dell’Università. Ma con l’epoca della crisi economica i tassi di occupazione tra gli adulti nella loro principale [2] età lavorativa sono risultati convergenti.

Ebbene, era un po’ che non osservavo questi dati, e il punto in cui siamo ora è abbastanza stupefacente:

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Rispetto agli ultimi anni ’90, ora i posti sono completamente scambiati: per gli adulti francesi nella principale età lavorativa è oggi molto più facile avere posti di lavoro che per i loro omologhi americani.

 

 

[1] Così gli americani talora definiscono i francesi.

[2] Ovvero, nel periodo 25-54 anni, che è appunto considerato il periodo lavorativo ‘principale’. Una delle ragioni per la quale le statistiche americane sul lavoro si riferiscono a quel periodo, è che esso è meno suscettibile alle variazioni non strutturali che possono darsi nel periodo della prima giovinezza e nella tarda maturità.

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