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Leggende della finanza pubblica dell’Eurozona (dal blog di Krugman, 9 maggio 2014)

 

May 9, 9:39 am

Eurozone Fiscal Myths

Matthew Yglesias has a generally very good piece on the euro story so far; a combination of whatever-it-takes financial intervention and political commitment has stabilized the financial situation, but the real economy and the unemployed have suffered terribly.

But even Yglesias is somewhat taken in by the intense propaganda that portrays the crisis as mainly fiscal. Namely, he says that the coming of the euro, and the resulting low borrowing costs, led to “irresponsible budgeting” in Italy.

Sorry, but no (and when it comes to almost any fiscal issue, you always, always want to check the numbers yourself, not rely on what all the reporting seems to say.) Italy’s high debt is a legacy of policies long ago:

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The country’s debt position actually improved during the euro boom years, and only worsened again recently thanks to the economic crisis.

In reality, here is the full list of countries for whom a fiscal irresponsibility story of the euro crisis makes any sense at all:

Greece

The truth is that Spain and Ireland were models of fiscal responsibility from 2000 to 2007, or so it seemed, and Italy wasn’t too bad. If you imagine otherwise, if you think you’ve heard that fiscal irresponsibility was more widespread than that, blame bad reporting.

 

Leggende della finanza pubblica dell’Eurozona

 

 

Metthew Yglesias scrive un articolo, ottimo in generale, sulla storia dell’euro sino a questo punto; una valutazione congiunta dell’intervento finanziario del “qualsiasi cosa serva” [1] e delll’impegno politico che ha stabilizzato la situazione, a parte il fatto che  l’economia reale e i disoccupati che abbiano sofferto in modo terribile.

Ma anche Yglesias in qualche modo è preso dalla spasmodica propaganda che ritrae la crisi principalmente derivante dalla finanza pubblica. In particolare, egli dice che l’arrivo dell’euro, ed i conseguenti bassi costi di indebitamento, portarono a ‘politiche di bilancio irresponsabili’ in Italia.

Spiacente, ma non è così (e quando si arriva ad un qualche tema di finanza pubblica, sempre, dico sempre, si debbono controllare i numeri per proprio conto, non fidarsi su quello che resoconti sembra che dicano). L’alto debito dell’Italia è un’eredità di politiche di molto tempo fa:

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La posizione debitoria del paese in effetti migliorò durante gli anni di espansione dell’euro, ed è peggiorata solo di recente grazie alla crisi economica.

In realtà, ecco l’intero elenco di paesi per i quali ha davvero senso un racconto della crisi dell’euro in termini di irresponsabilità fiscale:

la Grecia.

La verità è che la Spagna e l’Irlanda furono modelli di responsabilità della finanza pubblica dal 2000 al 2007, o così sembrava, e anche l’Italia non si comportava male. Se vi immaginate cose diverse, se avete sentito dire che l’irresponsabilità fiscale fu più generalizzata, date la colpa ad un cattivo giornalismo.

 

 

[1] La famosa espressione del Governatore della BCE con la quale si annunciarono le possibili misure monetarie che interruppero la ‘china’ degli spread.

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