Jun 10 12:19 pm
The invaluable Mark Thoma leads me to this post attacking what I thought was a totally obvious takedown of Roger Pielke Jr.. In general, reading attacks on oneself should be done in very limited doses, but in this case I learned something — namely, that what I assumed was obvious apparently isn’t to everyone.
So, we are told that
Krugman seems to believe that by sprinkling the fairy dust of incentives over society the emission busting new technologies will emerge.
Um, no. There has been a lot of theorizing about induced innovation, but it’s not solidly grounded in empirical evidence and was not at all what I was talking about. I was talking about the fact that at any given time we have a choice of already existing technologies. You can drive a conventional SUV, but you could also drive a hybrid, or for that matter a smaller vehicle that, say, emits half as much carbon as the SUV while providing services that are a lot more than half of what the SUV would provide. You can generate electricity using a coal-fired plant, but you can also use a gas-fired plant, a wind turbine, or solar panels.
None of these are technologies that need developing; they’re already here and in fairly widespread use. And do you really want to deny that which technology people choose is affected by incentives?
Mea culpa: I thought this was totally obvious, and didn’t imagine that anyone could be confused about this, or seriously argue with the proposition that energy use involves choices. But I was wrong: it turns out that people can get confused about such things, and even convince themselves that they are being deep and sophisticated while doing so. So I’m grateful to be enlightened.
Gli incentivi e la tecnologia
L’inestimabile Mark Thoma mi rimanda a questo post che polemizza con quella che pensavo fosse una stroncatura del tutto giustificata di Roger Pielke Jr [1]. In generale, la lettura degli attacchi a se stessi dovrebbe essere fatta in dosi molto limitate, ma in questo caso ho imparato qualcosa – specialmente che quello che io pensavo fosse ovvio non lo è per tutti.
Dunque, ci viene raccontato che
“Krugman crede che spargendo la polvere magica degli incentivi sulla società, emergeranno le nuove tecnologie che eliminano le emissioni.”
Beh, non è così. Ci sono state una quantità di teorie sulla innovazione indotta, ma esse non sono basate su prove empiriche e non era affatto quello di cui stavo parlando. Io stavo parlando del fatto che in ogni dato momento abbiamo una scelta di tecnologie già esistenti. Potete guidare un SUV convenzionale, ma potreste guidare anche un ibrido, o allo stesso scopo un veicolo più piccolo che, diciamo, emetta la metà di anidride carbonica di un SUV, fornendo servizi che sono molto più della metà di quelli che fornirebbe il SUV. Potete produrre elettricità utilizzando una centrale alimentata col carbone, ma potete anche utilizzare una centrale alimentata a gas, una turbina eolica o i pannelli solari.
Nessuna di queste tecnologie hanno bisogno di essere sviluppate; sono già a portata di mano ed utilizzate abbastanza diffusamente. E ve la sentite davvero di negare che la tecnologia che la gente ha scelto sia influenzata dagli incentivi?
Mea culpa: pensavo che questo fosse totalmente evidente e non immaginavo che qualcuno potesse rimanere confuso a questo proposito, oppure seriamente contestare il concetto che l’uso dell’energia comporta scelte. Ma sbagliavo: si scopre che ci sono persone che possono confondersi con cose del genere, e persino convincersi, nel farlo, di essere profonde e sofisticate. Dunque sono grato di essere stato illuminato.
[1] E’ il post del 5 giugno, dal titolo “Scelte energetiche”.
By mm
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