Jun 7 2:49 pm
I’m trying to pull together some thoughts about interests and ideology in the fight over climate policies, and found myself wondering what exactly is at stake in the supposed “war on coal”. And the answer is, surprisingly little — at least as far as jobs are concerned. Here’s total employment in coal mining (the earlier numbers are from Historical Statistics of the United States, Millennial Edition; the later from the FRED database):
There used to be a lot of coal miners, but not any more — strip mines and machinery in general have allowed us to produce more coal with very few miners. Basically, it’s a job that was destroyed by technology long ago, with only a relative handful of workers — 0.06 percent of the US work force — still engaged in mining.
So what is this fight about? There’s capital invested in coal and coal-related stuff, hiding behind the pretense of caring about the workers. And there’s also ideology, of which more soon. But the war on coal already happened, it had nothing to do with liberals and environmentalists, and coal lost.
La guerra sul carbone c’è già stata
Sto cercando di mettere assieme alcuni pensieri sugli interessi e l’ideologia nella battaglia sulle politiche climatiche, e mi sono ritrovato a pensare che cosa esattamente sia in gioco sulla pretesa “guerra sul carbone”. E la risposta è sorprendentemente semplice – almeno sinché si ragiona di posti di lavoro. Ecco l’occupazione complessiva nell’attività estrattiva del carbone (i primi dati sono desunti dalle Statistiche Storiche degli Stati Uniti, edizione del millennio; gli ultimi dal database di FRED):
Un tempo c’erano molti minatori di carbone, ma oggi non più – le miniere a cielo aperti e in generale i macchinari ci hanno consentito di produrre più carbone con pochissimi minatori. Fondamentalmente, sono posti di lavoro che sono stati distrutti dalla tecnologia molto tempo fa, e solo una manciata di lavoratori – lo 0,06 per cento della forza lavoro degli Stati Uniti – è ancora impegnata nelle miniere.
Dunque, su cosa è la battaglia? Dietro la pretesa delle preoccupazioni sui lavoratori, c’è il capitale investito nelle miniere e con tutte le cose che sono connesse con il carbone. E c’è anche l’ideologia, sulla quale dirò altre cose prossimamente. Ma la guerra sul carbone c’è già stata, non aveva niente a che fare con i progressisti e con gli ambientalisti, e il carbone ha perso.
By mm
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