Jun 14 9:27 am
There was a fairly characteristic argument over dinner last night about when the Fed should tighten. I’m in the camp that says it should wait until we see wages rising at least at pre-crisis rates. The other side says that wages are a lagging indicator, and if it waits that long the Fed will be behind the curve.
My answer to this is that I’m much more worried about a slide into a Japan-style trap of low or negative inflation than I am of a return to 70s-style stagflation, and that the big risk is that the Fed will tighten much too soon.
One thing should be clear: there is no sign of wage pressure. It’s important not to pick and choose, highlighting whichever wage measure is going fastest. Jared Bernstein does this the right way, taking the first principal component of a number of different wage series — basically a measure of the underlying wage trend that is imperfectly captured by any one measure, but much better captured by looking at all of them. It looks like this:
No hint of wage pressure — and also no hint that we’ve been closing the gap between actual and potential output.
So my plea to the Fed: hold your fire.
Non si può avere una spirale prezzi-salari senza i salari
La scorsa notte, a cena, c’era una discussione abbastanza caratteristica a proposito di quando la Fed dovrebbe attuare una restrizione. Io sono nel campo che afferma che dovrebbe attendere sinché non si vedano i salari salire almeno ai livelli dei tassi precedenti alla crisi. L’altra parte afferma che i salari sono un indicatore in ritardo, e se si aspetta così a lungo la Fed si ritroverà dietro l’angolo.
La mia risposta a ciò è che io sono molto più preoccupato di scivolare in una trappola del genere di quella del Giappone, di una inflazione bassa o negativa, piuttosto di un ritorno ad una stagflazione stile anni ‘70, e che il grande rischio è che la Fed operi troppo presto una restrizione.
Una cosa dovrebbe essere chiara: non c’è alcun segno di pressione salariale. E’ essenziale non estrarre dati a scelta, mettendo l’attenzione su qualsiasi misurazione dei salari che stia procedendo con la massima velocità. Jared Bernstein lo fa nel modo giusto, prendendo la prima componente di un certo numero di diverse serie salariali – fondamentalmente una rappresentazione della tendenza salariale di fondo che è imperfettamente individuata da una misurazione qualsiasi, e molto meglio derivabile dalla congiunta osservazione di tutte. Ecco cosa ne deriva:
Non c’è alcun segno di pressione salariale – e neanche alcun segno che si stia per chiudere il differenziale tra la produzione attuale e quello potenziale.
Il mio appello alla Fed è dunque: trattenete il vostro entusiasmo.
By mm
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