Jul 28 8:43 pm
Brad DeLong does yeoman work in tracking down a veritable host of right-wing proclamations over the past five years that high inflation is just around the corner, or maybe has already landed but the feds are hiding it in Area 51. But I think he falls short in analyzing the phenomenon, trying to attribute it to bad models or just finding it incomprehensible.
Clearly, there’s something deeper at work here. After all, clinging to beliefs that have been wrong, wrong, wrong for so long — beliefs that would have cost you money if you acted on them — and remember, Eric Cantor, the lost white knight of the reformicons, did in fact do just that — shows that there is some underlying reason those beliefs are a necessary part of the right-wing identity.
What has to be going on is that the general hatred of government activism, the constant complaint that bureaucrats are taking away your hard-earned wealth and giving it to moochers and looters, carries with it an overwhelming need to see fiat money as theft. Even alleged moderate Republicans do it. It’s a form of obsessive-compulsive political disorder, and not susceptible to rational argument.
And this in turn means that the market monetarists have a hopeless task. James Pethokoukis writes about the weird obsession of his political teammates with inflation; he needs to ask why that obsession persists, in fact has gotten stronger, after five years of utter empirical failure.
As I’ve said before, there are two topics on which, in my experience, conservatives become completely unhinged, red-in-the-face angry and screaming. One is health care, where the possibility of a successful government-backed program is unacceptable despite the fact that everyone, even America for its seniors, does it, and the other is monetary policy. It’s time to stop pretending that these are rational discussions, and start looking for the roots of the compulsion.
Inflazione da “disordine ossessivo-compulsivo” [1]
Brad DeLong ha compiuto un lavoro improbo [2] nel rintracciare un mucchio davvero rilevante di proclami della destra nei cinque anni passati, secondo i quali l’inflazione era proprio dietro l’angolo, o forse era già atterrata, ma i “federali” la stavano nascondendo in qualche “Area 51”. Ma penso che egli difetti nell’analizzare il fenomeno, cercando di attribuirlo a pessimi modelli, o trovandolo semplicemente incomprensibile.
Chiaramente, in questo caso c’è qualcosa di più profondo all’opera. Dopo tutto, aggrapparsi a convinzioni che sono state per tanto tempo così sbagliate ed ancora sbagliate – convinzioni che vi sarebbero costate soldi se aveste agito di conseguenza ad esse – dimostra che c’è una ragione implicita in queste convinzioni, che è una parte necessaria dell’identità della destra.
Quello che deve star accadendo è che il disprezzo generale per l’attività pubblica, la lamentela costante che i burocrati vi stanno togliendo la vostra faticata ricchezza per darla ai profittatori ed ai parassiti, si accompagna ad un bisogno generale di considerare l’emissione di denaro come un furto. Persino i repubblicani che si suppongono moderati ragionano così. E’ una forma di disordine ossessivo-compulsivo di natura politica, e non è suscettibile di argomentazione razionale.
E questo a sua volta significa che i monetaristi di mercato hanno un compito senza speranza. James Pethokoukis scrive a proposito della strana ossessione dei suoi colleghi per l’inflazione; deve chiedersi perché l’ossessione persista, di fatto è diventata più forte, dopo cinque anni di completi fallimenti nella pratica.
Come ho detto in passato, ci sono due temi sui quali, per la mia esperienza, i conservatori escono completamente di senno, diventano rossi dalla rabbia e strillano. Il primo è la riforma sanitaria, dove la possibilità di un programma di successo sostenuto dal governo è inaccettabile, nonostante il fatto che ognuno lo faccia, persino in America nel caso degli anziani, e l’altro è la politica monetaria. E’ tempo si smetterla di fingere che queste siano discussioni razionali, e cominciare a considerare le origini della compulsione.
[1] OCD è l’acronimo di “obsessive-compulsive disorder”.
[2] Traduco così, in questo caso, il termine “yeoman”, che originariamente si riferiva ai proprietari terrieri britannici, alcuni dei quali poi trasferitisi nel corpo delle “Guardie Reali” (che erano, dunque, un corpo volontario). Suppongo esprima un attività meritevole, laboriosa, servizievole.
By mm
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