Blog di Krugman

Intoppo sadomonetarista svedese (5 luglio 2014)

 

Jul 5 11:36  am

Swedish Sadomonetarist Setback

OK, this is fairly amazing. I’ve written often about sadomonetarism among central bankers — the evident urge to find some reason, any reason, to raise interest rates despite high unemployment and low inflation. The most influential hive of this kind of thinking is the Bank for International Settlements, which for some reason commands great respect even though it offers an ever-changing rationale — inflation! Any day now! Or maybe not! Financial stability! — for its never-changing advocacy of tight money. But the place where policy makers most dramatically gave in to this urge is Sweden, where the majority at the Riksbank decided to indulge its rate-hike vice while freezing out one of the world’s leading experts on deflation risks, my friend and former colleague Lars Svensson.

Well, guess what: Lars has been proved so dramatically right by events — raising rates didn’t curb rising debt, but it did push Sweden into deflation — that the Riksbank has done an abrupt U-turn, slashing rates (and overruling the governor and first deputy governor).

Actually, the drama of this U-turn may be a very good thing, since it might convince investors that this is a real regime change.

 

Intoppo sadomonetarista svedese

 

Sì, questa è abbastanza sorprendente. Ho scritto spesso sul sadomonetarismo tra i banchieri centrali – il bisogno evidente di trovare una ragione, una ragione qualsiasi, per elevare i tassi di interesse nonostante l’elevata disoccupazione e la bassa inflazione. La più influente fucina di questo genere di pensieri è la Banca dei Regolamenti Internazionali, che per qualche ragione suscita grande rispetto anche se offre una logica in continuo mutamento (l’inflazione! E’ questione di giorni! O forse no! La stabilità finanziaria!), per il suo immutabile sostegno alla restrizione monetaria. Ma il posto nel quale gli operatori politici nel modo più spettacolare sottostanno a questo bisogno è la Svezia, dove la maggioranza della Riksbank ha deciso di concedersi al suo vizio del rialzo dei tassi tagliando fuori uno dei principali esperti dei rischi di deflazione del mondo, il mio amico e passato collega Lars Svensson.

Ebbene, indovinate un po’: Lars è stato confermato nel giusto in modo così plateale dagli eventi – alzare i tassi non ha tenuto a freno il debito crescente, ma ha spinto la Svezia nella deflazione – che la Svezia ha fatto una improvvisa curva ad U, tagliando i tassi (e revocando il Governatore ed il primo Vice Governatore).

In effetti, lo spettacolo di questo voltafaccia potrebbe essere un’ottima cosa, se potesse convincere gli investitori che è un mutamento reale di concezione.

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