Jul 8 12:10 pm
Danny Vinik says that the “reform conservatives” may have decided to stop supporting Paul Ryan, which he says may pose a problem for the GOP’s erstwhile intellectual leader:
Ryan has long had passionate supporters among conservative intellectuals. Whenever Paul Krugman called Ryan “unserious,” they were often there to defend him. But Ryan is walking into a fight where he may not have the support from a large swath of conservative wonks—and that could put his carefully crafted reputation at risk.
But, you know, I didn’t just call Ryan unserious; I showed that he was unserious. It has been obvious since his first budget “plan” that he was just pretending to be a budget wonk; look even briefly at anything he has put out and it turns out to depend crucially on magic asterisks. Strip those out and he turns out to combine huge tax cuts for the rich with savage but smaller cuts in aid to the poor and the middle class, increasing inequality while worsening the deficit.
So Ryan wasn’t just a fake wonk, but an obviously fake wonk. And what does that say about the supposed wonks who passionately defended him?
L’esperto [1] che non è mai stato
Danny Vinik dice che i “conservatori riformisti” potrebbero aver deciso di smettere di sostenere Paul Ryan, il che egli dice può porre un problema al precedente leader intellettuale del Partito Repubblicano:
“Per molto tempo Ryan ha avuto sostenitori appassionati tra gli intellettuali conservatori. Ogni qual volta Paul Krugman definiva Ryan “poco serio”, essi di solito erano lì a difenderlo. Ma Ryan procede in una battaglia nella quale può non trovare sostegno da parte di un ampio gruppo di esperti conservatori – e che potrebbe mettere a rischio la sua reputazione attentamente costruita.”
Ma il punto è che io non l’ho semplicemente definito poco serio; ho dimostrato che era tale. Era ovvio sin dal suo promo ‘programma’ di bilancio che egli fingeva soltanto di essere un esperto di finanze; si guardi anche superficialmente tutto quello che ha esposto e si scoprirà che esso dipende fondamentalmente dalla tecnica dei ‘rimandi’ [2]. Eliminate quei rimandi e si vede che egli mette assieme grandi sgravi fiscali per i ricchi con selvaggi, seppure più modesti, tagli agli aiuti ai poveri ed alla classe media, accrescendo l’ineguaglianza nel mentre si peggiora il deficit.
Dunque Ryan non era soltanto un falso esperto, ma un evidentemente falso esperto. E cosa ci dice tutto ciò a proposito dei presunti esperti che appassionatamente lo difendevano?
[1] L’uso di “wonk” in questo post conferma che la traduzione suggerita dai dizionari che conosco (“secchione”) è spesso imprecisa. E’ vero che di solito per “wonk” si intende qualcuno che è particolarmente meticoloso e tende ad esibire la sua competenza; ma non necessariamente con la accentuazione negativa che ha ‘secchione’ in italiano.
[2] I “magici asterischi”, sui quali Krugman ha spesso ironizzato a proposito di Ryan, consistono nell’affermare concetti e numeri che ‘rimandano’ a delucidazioni in fondo pagina che non si trovano mai.
By mm
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