E' chiaro che oggi l'inflazione non è un problema che abbiamo. Ma l'ossessione dell'inflazione tormenta il mondo conservatore almeno dal 2009. Dovrebbe bastare per ammettere che il modello economico da essi utilizzato per leggere la crisi non ha funzionato. Sennonché, i conservatori cosiddetti 'riformisti' fanno dipendere il fallimento delle loro previsioni da un "miracolo"; quelli più ordinari ricorrono alle teorie della cospirazione. Per questi ultimi, tutto dipenderebbe dal Governo che nasconde la realtà, anche se la bassa inflazione è documentata anche da fonti di rilevamento private. Volenti o nolenti, la radici di quella ossessione sono profonde, e continuano a rimandare non ad un pensiero economico razionale, basato su una qualsiasi accreditata teoria degli ultimi cento anni, ma sulla mitologia capitalistica desunta dai racconti di Ayn Rand.
[1] E’ uno dei personaggi del romanzo di Ayn And “Athlas shrugged” (“Atlante non se ne curò”). Come più volte si è visto, la strana ...
[1] La famosa espressione usata da Draghi nell’annunciare la svolta ‘potenziale’ della BCE nella protezione dei debiti sovrani dell’area euro.
[1] E’ un intellettuale americano, componente del Center on Budget and Policy Priorities e già consigliere economico del Vice Presidente Joseph Biden. ...
[1] E’ una impresa nel settore dei trasporti, con filiali in molte città del mondo, che ha sede a San Francisco, in California. La flotta ...
[1] A proposito della “curva di Phillips” si può leggere una ampia nota andando sulle “Note della traduzione”. In sintesi Phillips fornì il suo contributo ...
[1] Per “affinity fraud” si intende un vero e proprio reato che è normalmente oggetto di procedure giudiziarie, allorquando l’affinità (spesso religiosa, ma anche sociale, ...
[1] Per le differenze tra “inflazione complessiva o totale” ed “inflazione sottostante o sostanziale” (“headline inflation” e “core inflation”) vedi le Note sulla traduzione. [2] ...
[1] Ovvero, la macroeconomia secondo la quale la condizione di una economia è regolata dall’incontro obbligatorio tra la domanda e l’offerta aggregata. Cambiamenti fuori dalla ...
Sono pochi gli americani effettivamente informati degli andamenti della riforma sanitaria voluta da Obama, meno ancora i media che ne parlano. Accade così che nonostante i dati abbastanza impressionanti sul numero delle persone che si sono iscritte - ben superiore alla attese, nonostante le difficoltà del sito governativo nei primi mesi - e sulla diminuzione dei cittadini privi di assicurazione, la riforma continua a non beneficiare apparentemente di un elevato gradimento. La qualcosa è abbastanza supefacente, se si considera che essa sta cambiando la vita a milioni di americani. Conta anche il fatto che non pochi commentatori non appartengono certo agli ambienti sociali che ne stanno traendo i maggiori benefici.
[1] Si tratta di tre articoli sullo stato della riforma sanitaria in America, rispettivamente sul blog di Urban Institute, su quello di Gallup e su ...
[1] Noi non disponiamo di tanti termini onomatopeici, forse per non aver avuto Paperino – che pure ci ha insegnato i vari ‘gasp’ e ‘gulp’ ...
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