Un tempo si pensava che la politica monetaria fosse un pianeta regolato da tecniche oggettive, relativamente estraneo alle dispute ed agli interessi politici. Poi, in questi anni, si è assistito al continuo assalto contro le politiche del Federal Reserve da parte di molti economisti, commentatori ed uomini politici della destra, che preconizzavano una crescita certa della inflazione. Non è successo, e ciononostante l'attacco continua. E' il caso di andare a verificare se non ci siano interessi più materiali ed immediati che spiegano questa permanente offensiva. Si scopre così che i ricchissimi - lo 0,01 per cento dei percettori di redditi - hanno perso molto dai bassi tassi di interesse sui bond e sulle loro proprietà, mentre gli americani nel loro complesso hanno potuto respirare. Occorre abituarsi a considerare con più attenzione il peso di questi interessi di classe.
[1] Cioè, suppongo, calcolato come media delle medie dei vari raggruppamenti – ad esempio in decili – della popolazione e non suddiviso semplicemente tra il ...
[1] Come si vede i percentili del diagramma riguardano tutti i redditi più elevati, dal 90° percentile al 100° percentile. Essi sono suddivisi in questo ...
[1] Sono dati dell’Ufficio del Censimento degli Stati Uniti, raccolti attraverso uno specifico sondaggio denominato SIPP (“Survey on Income and Program Participation”). [2] Come si ...
[1] L’uso di “wonk” in questo post conferma che la traduzione suggerita dai dizionari che conosco (“secchione”) è spesso imprecisa. E’ vero che di solito ...
[1] Suppongo che prosegua, rispetto al post precedente, il riferimento a Knut Wicksell, e che “Knutty” sia il neologismo relativo. Ma forse potrebbe, oltre a ...
[1] Johan Gustaf Knut Wicksell (Stoccolma, 20 dicembre 1851 – Stocksund, 3 maggio 1926) è stato un economista svedese. Wicksell, molto influenzato dalle visioni economiche ...
Sembrerebbe che i problemi tecnici della politica monetaria non dovrebbero essere materia di faziosità politiche o addirittura religiose, che su di essi non dovrebbe ripetersi il 'negazionismo' che porta i reazionari americani a negare la teoria dell'evoluzione o il cambiamento climatico. Ma non è così. Nella Grande Recessione, a destra si era sostenuto che l'attivismo della Federal Reserve avrebbe portato alle stelle i tassi di interesse e l'inflazione. E' stato il contrario,ma nessuno ha ammesso l'errore. Anzi, dagli annunci sulla svalutazione del dollaro, si è passati all'aperta passione per un ritorno al gold standard. Un recente interessante articolo di Brendan Nyhan sul Times dimostra che quando la fede si scontra con i fatti, di solito sono i fatti a rimetterci.
[1] In questo caso “lui” è Cochrane. [2] Krugman offre questa connessione con un suo vecchio post del 6 novembre 2009, dal quale trae la ...
La spesa pubblica nel settore delle costruzioni, a partire dallo scoppio della bolla immobiliare, è crollata del 20 per cento. Sono stati anni nel quali l'investimento pubblico nelle infrastrutture sarebbe stato necessario ed anche conveniente. Invece, per una combinazione di ideologia e di faziosità nella lotta politica, si è lasciato che le cose andassero alla deriva, sino all'attuale esaurimento dei fondi dell'ente federale che si occupa della costruzione e della manutenzione della principale viabilità. Il Congresso non decide di rimpinguare le sue dotazioni, cosa che potrebbe fare facilmente o aumentando le basse tasse sui carburanti, o attingendo al complesso delle entrate federali. La scelta rischia invece di essere quella di una sgretolamento progressivo delle nostre infrastrutture. E del nostro futuro.
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