Blog di Krugman

Gli antichi atlanti (20 agosto 2014)

 

Aug 20 1:48 pm

Ancient Atlases

Several commenters on my Roman Empire post mentioned the Colin McEvedy historical atlas of the ancient world. Indeed, a great favorite of mine. And it fed right into my Asimov-psychohistory obsession with its declaration, early on, that

History being a branch of the biological sciences its ultimate expression must be mathematical.

One thing, though: there’s a clarity and sweep to the ancient history atlas that isn’t matched by the later atlases — and I suspect that ignorance is the main reason. That is, we tend to impose more order and simplicity on the distant past, not because it was actually any less messy and complicated than later eras, but because we don’t have all the details and fill in with bold colors and straight lines. As I’ve noted in the past, this is why goldbugs and others who believe that they have access to truths ignored by modern economists tend to draw on supposed events in the distant past, where they can project what they think should have happened onto a mostly blank slate.

So I love my ancient history, but I do think it’s important to realize that the world has always been characterized by buzzing complexity in which causes and effects can be hard to disentangle. Same as it ever was.

 

Gli antichi atlanti

Vari commenti al mio post sull’Impero Romano fanno riferimento all’atlante storico sul mondo antico di Colin McEvedy; in effetti, uno dei miei preferiti. E questo è collegato direttamente alla mia ossessione per la psicostoria di Asimov con la sua affermazione, agli inizi, secondo la quale:

 

“Essendo la storia un ramo delle scienze biologiche, la sua ultima espressione deve essere matematica”.

 

Tuttavia, una considerazione: c’è una chiarezza ed una portata nell’atlante di storia antica che non è eguagliata dagli atlanti successivi – ed io sospetto che la non conoscenza sia la ragione principale. Ovvero, tendiamo a stabilire più ordine e semplicità nel lontano passato, non perché esso fosse effettivamente meno confuso e complicato delle epoche successive, ma perché non possediamo tutti i dettagli e lo riempiamo di tinte forti e di linee rette. Come ho notato nel passato, questa è la ragione per la quale i patiti dell’oro e gli altri che credono di aver accesso a verità ignorate dagli economisti moderni tendono a ricorrere a supposti eventi del lontano passato, dove possono proiettare quello che pensano dovrebbe accadere in una pagina in gran parte ancora da scrivere.

Dunque, io amo la mia storia antica, ma penso che sia davvero importante comprendere che il mondo sia sempre stato caratterizzato da una animata complessità, nella quale le cause e gli effetti a fatica possono essere districati. La stessa cosa che è sempre accaduta.

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