Aug 21 10:42 am
Matt O’Brien points out that Europe really is doing worse than it did in the Great Depression. Meanwhile, Francois Hollande — whose spinelessness and willingness to buy into austerity doomed his presidency and quite possibly the European project — is finally, tentatively, suggesting that maybe further austerity isn’t the answer.
Simon Wren-Lewis thinks that the European embrace of austerity was a historical contingency; basically, the Greek crisis strengthened the hand of the austerians at a critical moment. I don’t think it’s that easy to explain; my sense was that there was powerful anti-Keynesian sentiment in Europe even before the Greek crisis, that macroeconomics as Anglo-Saxon economists understand it never had a real constituency in Europe’s corridors of power.
Whatever the explanation, we are now, as O’Brien says, looking at one of the great catastrophes of economic history.
La catastrofe dell’euro.
Matt O’Brien mette in evidenza come l’Europa stia andando peggio che durante la Grande Depressione. Nel frattempo, Francois Hollande – la cui debolezza aggiunta alla disponibilità a prendere per buona l’austerità è stata una condanna per la sua presidenza e forse per il progetto europeo – alla fine sta indicando, con molta cautela, che forse una ulteriore austerità non è una risposta.
Simon Wren-Lewis pensa che l’adesione europea all’austerità sia stata una contingenza storica; fondamentalmente, la crisi greca ha rafforzato lo schieramento dei filoausteri in un momento critico. Io non penso che la spiegazione possa essere così facile; la mia sensazione è che vi fosse un forte sentimento anti keynesiano in Europa anche prima della crisi greca, che la macroeconomia come la intendono gli economisti anglosassoni non abbia mai avuto una base reale nei corridoi del potere europei.
Qualsiasi sia la spiegazione, oggi stiamo osservando, come dice O’Brien, una delle grandi catastrofi della storia economica.
By mm
E' possibile commentare l'articolo nell'area "Commenti del Mese"