In popular perception, the era since 2008 has been one of massive failure for economic analysis. The truth, as I’ve often tried to explain, is nearly the opposite — at least for those of us who didn’t forget Keynes, and took a more or less IS-LM-is model seriously. We’ve actually had a very good run, successfully predicting the quiescence of interest rates despite huge budget dheficits, the quiescence of inflation despite huge increases in the monetary base, and the adverse effects of harsh austerity policies.
A new post by Cecchetti and Schoenholtz on core inflation reminds me that this concept, too, has been a huge success.
Actually, I don’t think C&S get the argument for using some kind of core measure quite right, although their actual data analysis is fine. They simply assume that there is a problem of distinguishing between the signal and the noise, that for some reason there is an underlying trend that is imperfectly measured by the headline inflation rate. I prefer to think of it in terms of an underlying economic model, in which many but not all prices are temporarily sticky; as I explained some time ago, this implies that there is at any point in time a sort of “embedded” rate of inflation, and this — rather than short-term fluctuations — is what we’re trying to measure.
In any case, those of us who looked at core inflation came in for a lot of abuse during the “debasing the dollar” period of 2010-2011, when right-wingers were writing to Ben Bernanke to attack his policies and Paul Ryan was warning that rising commodity prices were the harbinger of runaway inflation. Assertions that fundamental inflation hadn’t gone up were met with ridicule and insults.
But sure enough, the commodity price effect on inflation was a blip, and went away. And the inflation hawks learned their lesson, and revised their models. Hahahaha — just kidding.
La giustezza dell’inflazione sostanziale
Nella percezione popolare, l’epoca a partire dal 2008 è stata un massiccio fallimento per la analisi economica. La verità, come ho spesso cercato di spiegare, è quasi quella opposta – almeno per coloro tra noi che non avevano dimenticato Keynes, e prendevano più o meno sul serio il modello IS-LM. Abbiamo effettivamente avuto un ottimo successo, prevedendo giustamente l’inerzia nei tassi di interesse nonostante i grandi deficit di bilancio, l’inerzia dell’inflazione nonostante i grandi incrementi nella base monetaria e gli effetti negativi delle brusche politiche di austerità.
Un nuovo post da parte di Cecchetti e Schoenholtz sulla inflazione sostanziale mi rammenta che anche quest’ultimo concetto è stato un grande successo.
Per la verità, io non penso che C&S facciano proprio l’argomento al fine di utilizzare in modo abbastanza corretto un qualche genere di misurazione sostanziale [1], sebbene la loro effettiva analisi dei dati sia buona. Semplicemente considerano che c’è un problema nel distinguere tra il segnale e il chiasso, che per qualche ragione c’è un trend sottostante che è imperfettamente misurato dal tasso di inflazione complessivo. Io preferisco pensare nei termini di un sottostante modello economico, nel quale molti ma non tutti i prezzi sono temporaneamente rigidi; come spiegai un po’ di tempo fa, questo significa che c’è ad un certo momento una sorta di tasso “incorporato” di inflazione, e questo – anziché le fluttuazioni a breve termine – è quello che stiamo cercando di misurare.
In ogni caso, coloro tra noi che guardavano alla inflazione sostanziale furono oggetto di una quantità di insulti durante il periodo della cosiddetta “svalutazione del dollaro” del 2010-2011, quando la destra scriveva a Ben Bernanke per attaccare le sue politiche e Paul Ryan ammoniva che i prezzi crescenti delle derrate erano il presagio di una inflazione fuori controllo. I giudizi secondo i quali l’inflazione sostanziale non era salita incontravano lo scherno e gli insulti.
Ma è abbastanza evidente che l’effetto dei prezzi dei generi alimentari fu un piccolo contrattempo, e scomparve. Ed i falchi dell’inflazione impararono la loro lezione e sottoposero ad una revisione i loro modelli. Risata fragorosa – si fa per scherzare.
[1] Penso che “core” si riferisca a “core inflation”. Per “headline and core inflation” vedi le note sulla traduzione.
By mm
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