agosto 2014 Archive

La giustezza dell’inflazione sostanziale (22 agosto 2014)

[1] Penso che “core” si riferisca a “core inflation”. Per “headline and core inflation” vedi le note sulla traduzione.

Quattro osservazioni sulla stagnazione secolare, di Paul Krugman (da “Stagnazione secolare: fatti, cause e rimedi”, VoxEU. Agosto 2014)

[1] Per “zero lower bound” (ZLB) vedi le Note sulla traduzione. [2] Ovvero, nel periodo di ridotte fluttuazioni delle economie che si ebbe a partire ...

I falchi gridano al lupo, di Paul Krugman (New York Times 21 agosto 2014)

Secondo quanto riporta The Times, una minoranza sempre più esplicita all'interno della Fed si starebbe pronunciando per un immediato rientro dalle politiche della facilitazione monetaria, che secondo loro rischierebbero di accendere l'inflazione. Sennonché, si tratta delle stesse tesi che le stesse persone esprimono dal 2008, sbagliando un anno dietro l'altro. Questa ossessione per l'inflazione, dato che non ha fondamento nell'analisi economica, non può che avere fondamento nella politica e in espliciti interessi di classe. Forse in questo caso è meno chiaro che non a proposito della rivendicazione di minori tasse sui ricchi. Ma il vero cardine dell'orientamento conservatore odierno consiste nella fede sulla inutilità e sul danno provocato dai Governi. E per chi si basa sui racconti di Ayn Rand, fare una eccezione per la Fed è un pensiero troppo sottile.

La catastrofe dell’euro (21 agosto 2014)

I falchi che gridano al lupo (21 agosto 2014)

Gli antichi atlanti (20 agosto 2014)

Manie dell’ineguaglianza (20 agosto 2014)

[1] Da quello che capisco, “truncate the table” è un comando informatico che serve ad eliminare i dati senza cancellare una tabella. [2] Il riferimento ...

Veni, vidi Wiki (19 agosto 2014)

[1] In realtà il “testo” dice che le quinqueremi avevano cinque rematori per ogni fila e non dice quante fila avessero. Krugman è disturbato, oppure ...

Oltre le bugie (19 agosto 2014)

[1] Per “death panel” vedi le note sulla traduzione.

Perchè combattiamo guerre, di Paul Krugman (New York Times 17 agosto 2014)

Il giornalista britannico Norman Angell, nel suo libro "La grande illusione" del 1910, aveva dimostrato la assoluta non convenienza economica delle guerre. Ciononostante la Prima Guerra mondiale avvenne e non fu l'ultima. Anche la guerra in Iraq - che si diceva sarebbe costata tra 50 e 60 miliardi di dollari - alla fine avrà un prezzo superiore ad un migliaio di miliardi di dollari, tutto compreso. La ragione principale sembra essere quella della convenienza politica: Putin potrebbe aver pensato che il sostegno alla ribellione ucraina aveva un prezzo modesto, a confronto del risultato di una discreta stabilizzazione del suo potere che, a considerare le prestazioni economiche, parrebbe traballante. Queste sono le ragioni per le quali è ragionevole aver paura delle guerre: non conta poi molto il fatto che siano senza alcun senso economico.

La città e le camminate (piuttosto leggero) (16 agosto 2014)

[1] Giornalista del New York Times che pare si occupi di diete.

Tutto sullo zero (15 agosto 2014)

[1] E’ il racconto del 1871 di Lewis Carroll, che fa seguito ad “Alice nel paese delle meraviglie” del 1865.           ...

La stagnazione secolare: il libro (15 agosto 2014)

La trappola del sussidio di Jeffrey Frankel (da Project Synsidcate, 14 agosto 2014)

[1] Si tratta in tutti e tre i casi di innovazioni che comportano trasferimenti finanziari alla gente povera che di norma possono essere utilizzati in ...

La politica economica di Abe – cosa è possibile sia andato storto? di Edward Hugh (da EconoMonitor, 14 agosto 2014)

[1] Il Nikkei 225 è un segmento della Borsa di Tokyo (TSE). L’indice contiene i 225 titoli delle maggiori 225 compagnie quotate al TSE, e ...

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