Sep 5 9:38 am
Ezra Klein directs us to the latest from the Kaiser Family Foundation, which asks what the average Obamacare 2015 premium increase will be for those places for which we have full information — and finds that premiums will actually decline slightly. Ezra tries to get us to appreciate just how good the Obamacare news has been with a thought experiment:
Imagine taking a time machine back to 2010 and telling Republicans in Congress, who were arguing that the CBO was wildly underestimating Obamacare’s cost, that the law would be cheaper than predicted and, at least in the states that accepted its Medicaid dollars, cover more people than the Congressional Budget Office thought. After the laughing and mocking and the calling of security, let’s say you offered this prediction in the form a of a bet. What odds do you think Obamacare’s critics would have offered? 2:1? 5:1? 10:1?
But you don’t have to go back to 2010. Look at John Cochrane in late 2013, taking it for granted that Obamacare would implode in a death spiral within a few months. Look at The Hill just four months ago, telling us that double-digit premium hikes were coming.
One question we might ask here is, why is the news so good? The answer, I’d suggest — although I hope the real experts will weigh in — is that we’re actually seeing the opposite of a death spiral; call it a life spiral. For one thing, the huge surge in enrollments late in the day meant that the risk pool this year is better than insurers expected, and they now expect 2015 to be better still. Also, importantly, big enrollments mean that more insurers are entering the market, increasing competition. And, of course, the better the deal the more people will sign up: success feeds success.
Another question we might ask: Is our conservatives learning? Are those who bought into the death spiral stories, who seized on every hint of bad news, asking themselves how they got it so wrong? Are they, maybe, considering the possibility that they’re listening to the wrong people, that maybe Jon Gruber knows what he’s talking about and John Goodman is a hack?
Hahahaha.
La spirale fatale della riforma sanitaria di Obama
Ezra Klein ci indirizza a questa ultima notizia dalla Fondazione Kaiser Family, che si domanda quale sarà l’incremento medio della polizza assicurativa della riforma sanitaria di Obama nel 2015 per quelle posizioni sulle quale abbiamo piena informazione – e scopre che quella polizza effettivamente si ridurrà leggermente. Ezra cerca di farci apprezzare quanto siano state proprio buone le notizie della riforma, con un esperimento di pensiero:
“Si pensi di prendere una macchina del tempo che ci riporti al 2010 e di raccontare ai repubblicani del Congresso, che stavano sostenendo che il Congressional Budget Office sottostimava enormemente il costo della riforma sanitaria di Obama, che la legge sarebbe stata più economica del previsto e che, almeno negli Stati che hanno accettato i soldi che la legge offriva su Medicaid, avrebbe dato assistenza ad un numero maggiore di persone di quanto il CBO pensasse. Dopo il gran ridere ed il prendere in giro e le chiamate alle forze della sicurezza, si pensi che ci venga consentito di invitarvi, nella forma di una scommessa, ad avanzare una previsione. Quali probabilità secondo voi, i critici della riforma sanitaria di Obama avrebbero offerto: 2:1? 5:1? 10:1?”
Ma non dovete tornare indietro al 2010. Si guardi John Cochrane nel 2013, che considerava sicuro che la riforma di Obama sarebbe implosa in una spirale fatale [1] in pochi mesi. Si guardi, solo quattro mesi fa, The Hill che ci raccontava che erano in arrivo aumenti a doppia cifra delle polizze assicurative.
Una domanda che dovreste porre a questo punto è: perché le notizie sono così buone? La risposta che suggerirei – sebbene spero che esperti veri e propri vorranno intervenire – è che noi stiamo effettivamente assistendo all’opposto di una spirale fatale; chiamiamola una spirale vitale. Da una parte, l’ampia crescita delle iscrizioni all’ultimo momento hanno comportato che il rischio assicurativo complessivo quest’anno sia migliore di quello che gli assicuratori si aspettavano, ed ora si aspettano che il 2015 sia anche migliore. Inoltre, ed è importante, ampie iscrizioni significano che un numero maggiore di assicuratori stanno entrando nel mercato, aumentando la competizione. E, naturalmente, più è conveniente, più le persone si iscriveranno: il successo alimenta il successo.
Un’altra domanda che dovreste avanzare è se i conservatori stanno imparando qualcosa. Si stanno chiedendo perché hanno avuto torto coloro che credevano ai racconti sulla spirale fatale, che strumentalizzavano ogni accenno di notizia negativa? Stanno forse considerando la possibilità che stessero dando ascolto alla gente sbagliata, che forse Jon Gruber sa di cosa parla, mentre John Goodman è un pennivendolo [2]?
Risata fragorosa.
[1] Il termine “spirale fatale” – in questa discussione – sta a significare l’idea che molte persone giovani ed in salute non si sarebbero iscritte alla nuova sanità riformata. In quel modo sarebbe rimasta una percentuale eccessiva di anziani non in salute perfetta, e i premi assicurativi sarebbero sempre di più diventati insostenibili: una spirale fatale, appunto.
[2] Il primo è un economista che insegna al MIT sin dal 1992, esperto in particolare di finanza pubblica e di economia sanitaria. Il secondo (da non confondersi con il famoso attore, ovviamente) è un giornalista che si occupa di temi sanitari su giornali conservatori e in particolare sul Wall Street Journal.
By mm
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