Blog di Krugman

L’intesa universale di Cato e dei fratelli Koch (15 settembre 2014)

 

Sep 15 10:21 am

Cosmic Cato Koch Convergence

It’s one of those mornings when several small items I was thinking about blogging about have, oddly, merged into a single story.

I’ve been getting some mail in response to today’s column from people saying (by and large politely) that they predicted the crisis — by which, it turns out, they mean that they correctly diagnosed a housing bubble. Well, so did I — but I nonetheless don’t consider myself to have predicted the crisis, because I had no idea that the consequences of a burst bubble would be as cataclysmic as they were.

That said, even pointing out the bubble got you heckled; I still treasure the sneering piece by John Hinderaker insisting that the only reason I thought there was a bubble was because I hated Bush. Well, who knew — Hinderaker is still out there, as I learn from Bonddad (via the still invaluable Mark Thoma).

But why is he still out there? In part because being wrong is actually a virtue in the eyes of some people, as long as it’s the right kind of wrong. And those people have money and power: I’d actually forgotten about this, but the Koch brothers tried to install Hinderaker on the board of Cato, which they viewed as insufficiently hackish.

Still, think tanks are one thing; this doesn’t happen in the world of scholarship. Oh, wait. Via Daniel Kuehn, we know now that the Kochs sought to control economics hiring at Florida State University. And you have to wonder how much this sort of thing goes on — usually, one suspects, more subtly and implicitly, without as clear a paper trail.

In the 1940s moneyed interests made an initially successful effort to block the teaching of Keynesian economics, although Samuelson somehow slipped through. If you don’t think that similar things can happen now, you’re naive — and the rich are richer and more powerful now than they were then.

 

L’intesa universale di Cato e dei fratelli Koch

E’ una di quelle mattine nelle quali piccoli temi ai quali penso a proposito delle cose da scrivere sul blog, si fondono in una unica storia.

Ho ricevuto alcune mail in risposta all’articolo di oggi da persone che dicono (in generale correttamente) che avevano previsto la crisi – con il che, mi pare, essi vogliano dire che avevano correttamente diagnosticato una bolla immobiliare. Ebbene, io lo feci – cionondimeno non considero di aver previsto la crisi, perché non avevo idea che le conseguenze dello scoppio della bolla sarebbero state un cataclisma di quelle dimensioni.

Ciò detto, anche segnalando che la bolla vi aveva allarmato; ho tuttavia grande considerazione per l’articolo beffardo di John Hinderaker che ribadisce che l’unica ragione per la quale avevo pensato che c’era una bolla era il mio odio per Bush. Ebbene, chi lo sapeva – Hinderaker è ancora allo stesso posto, a quanto apprendo da Bonddad (per il tramite dell’inestimabile Mark Thoma).

Ma perché è ancora lì? In parte perché agli occhi di alcune persone aver torto è una virtù, sinché è il tipo giusto di torto. E quegli individui hanno soldi e potere: io l’avevo effettivamente dimenticato, ma i fratelli Koch cercarono di insediare Hinderaker a bordo di Cato [1], che consideravano insufficientemente prezzolata.

Eppure, i gruppi di ricerca servizievoli sono una cosa; queste cose non succedono nel mondo accademico. Aspettate. Per il tramite di Daniel Kuehn, sappiamo adesso che i Koch cercavano di controllare le assunzioni ad economia presso l’Università di Stato della Florida. E vi potete immaginare per quanto questo genere di cosa sia continuata – normalmente, si può immaginare, nel modo più sottile ed implicito, senza niente di chiaro come una documentazione cartacea.

Negli anni ’40 gli interessi delle classi abbienti fecero un tentativo, inizialmente con successo, per impedire l’insegnamento dell’economia keynesiana, per quanto Samuelson in qualche modo riuscì ad infilarsi. Se pensate che cose di questo genere non possano accadere oggi, siete ingenui – e i ricchi sono oggi più ricchi e potenti di quanto non fossero allora.

 

 

[1] Fondazione propagandistica e di ricerca della destra americana.

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