settembre 2014 Archive

Come fare le cose sbagliate, di Paul Krugman (New York Times 14 settembre 2014)

Sono le le condizioni della disciplina economica che hanno la responsabilità delle inadeguate, e talora pessime, risposte alla crisi? E' certo che le idealizzazioni del capitalismo, dei comportamenti razionali degli attori economici e dei mercati perfetti, hanno per decenni favorito un clima nel quale una seconda depressione sembrava impossibile. Eppure, quando è scoppiata, nell'economia convenzionale si trovavano molte risposte alla domanda sul 'che fare?'. La spesa pubblica andava usata per creare lavoro e migliori aspettative, non tagliata. Ha prevalso, in alcuni casi, la faziosità di singoli economisti, in altri l'attaccamento ai propri orticelli. Ma ha soprattutto prevalso, nei leaders europei e nei repubblicani americani, il voler ascoltare ciò che si preferiva ascoltare. Ha prevalso l'ideologia, anche su quello che si poteva facilmente leggere sui libri di testo.

Parole dure, vermi nel cervello e civiltà (14 settembre 2014)

[1] Espressione usata in un precedente post da Noah Smith, ed ora ironicamente rinfacciatagli da Krugman.

Un paese può essere troppo competitivo? di Simon Wren-Lewis (da Mainly Macro, 13 settembre 2014)

[1] Il riferimento è ad un post di Francesco Saraceno dal titolo “Chi è il vero responsabile della deviazione?” dell’11 settembre scorso. [2] Il riferimento ...

Il culto dell’inflazione, di Paul Krugman (New York Times 11 settembre 2014)

Perchè la paura dell'inflazione - nonostante che anno dopo anno previsioni del genere si siano ripetute a vuoto - è un culto? Perchè succede, nonostante la evidente infondatezza pratica ed economica? Perchè riguarda gli ambienti, in fondo dipendenti da logiche spettacolari, di alcune televisioni finanziarie, ma riguarda anche un intero schieramento politico ed alcuni professionisti dell'economia? La spiegazione sembra consistere in una sorta di omogeneità culturale: il mito dell'inflazione è lo stesso che porta ad una sorta di rabbia sociale nei confronti dei più bisognosi, di chi fruisce di forme di assistenza. Cosicché credono a quel culto anche quei gestori di capitali che da quelle previsioni finanziarie sbagliate possono perdere molti soldi. In quel caso, l'identificazione "tribale" è un istinto anche maggiore del fare i propri interessi.

Il Keynes immaginario di ciascuno (per esperti) (dal blog di Krugman, 11 settembre 2014)

[1] IS-LM sta per “investimenti/risparmi e liquidità/moneta”. Una maggiore spiegazione di tale modello la si può trovare, in questo blog, nella sezione “Saggi ed articoli ...

Costi del lavoro: chi ha deviato? di Francesco Saraceno (dal blog “Sparse thoughts of a gloomy european economist”, 11 settembre 2014)

Qualcos’altro sulla Scozia (10 settembre 2014)

[1] Le OMT consistono nell’acquisto diretto da parte della BCE di titoli di stato a breve termine emessi da paesi in difficoltà macroeconomica grave e ...

Ristrutturare un debito che si ristruttura di Barry Eichengreen (da Project Syndicate, 9 settembre 2014)

Il feticcio strutturale (9 settembre 2014)

La Scozia ed il presagio dell’euro (9 settembre 2014)

Guardare in faccia alla realtà dell’eurozona, di Adair Turner (da Project Syndicate, 8 settembre 2014)

[1] Per “quantitative easing” (facilitazione quantitativa) vedi le note sulla traduzione. [2] Ovvero, per dire semplicemente, che una politica espansiva finisca implicitamente per autorizzare condotte ...

I mille miliardi di dollari zombie (8 settembre 2014)

[1] Ovvero i nomi di due attori principali della propaganda conservatrice in materia di politiche monetarie: il giornalista Rick Santelli ed il canale televisivo CNBC. ...

Scozzesi, ma che diavolo? Di Paul Krugman (New York Times 7 settembre 2014)

A proposito del prossimo referendum sull'indipendenza della Scozia, una riflessione ottenuto dal confronto di Scozia, Canada, Spagna ... e Florida. Perchè il punto è che il referendum propone una indipendenza politica ma il mantenimento della valuta britannica. Il confronto con il Canada, ancorché non semplice, sarebbe dunque ingannevole; meglio riflettere sui casi opposti di Florida e Spagna. I costi delle simili crisi immobiliari degli anni recenti, in Florida sono in buona parte andati a carico del Governo federale. In Spagna sono stati tutti pagati dagli spagnoli, con l'aggiunta di una crisi del debito paurosa, derivante dal non potere contare su una valuta propria. Tutta la vicenda europea mostra i pericoli di una unione monetaria senza una unione politica. Appare incredibile che, alla luce di quella lezione, la Scozia voglia correre un rischio analogo.

La disoccupazione nell’area euro. Discorso del Presidente della BCE Mario Draghi al Simposio annuale della Banca Centrale a Jackson Hole, 22 agosto 2014

  [1] Nei tre diagrammi, la linea verticale indica le variazioni nei tassi di disoccupazione, mentre quella orizzontale i rendimenti medi dei bond statali decennali. ...

Una nota sulla dinamiche della disinformazione (6 settembre 2014)

[1] “Cricket” sta anche per ‘correttezza, lealtà’, e non credo che voglia dire che il giornali della destra si mettono a parlare del gioco del ...

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