Blog di Krugman

1937 (15 ottobre 2104)

 

Oct 15 10:15 am

1937

From the beginning, economists who had studied the Great Depression warned that policy makers needed, above all, to be careful not to pull another 1937 — a reference to the fateful year when FDR prematurely tried to balance the budget and the Fed prematurely tried to normalize monetary policy, aborting the recovery of the previous four years and sending the economy on another big downward slope.

Unfortunately, these warnings were ignored. True, the Fed at least stood up to the inflationistas demanding tighter money now now now; but its actions were at the least hobbled by the chorus. The ECB actually did raise rates for a while, as did the Riksbank in Sweden. And fiscal austerity driven by fear of the invisible bond vigilantes (and justified by faith in the confidence fairy) was the norm everywhere, although worse in Europe.

And now things are sliding everywhere. Actually, Europe already had one 1937, with its slide into a double-dip recession; but now it’s very much looking like another. And the world economy as a whole is weakening fast.

So now we have another milestone: Earlier today the 10-year yield dropped below 2 percent. It’s up again slightly as I write this, but all the market signals are saying that once again the big risk is deflation or at least very sub-par inflation.

I hope that the Fed will stop talking about exit strategies for a while. We are by no means out of the Lesser Depression.

 

1937

Sin dagli inizi, gli economisti che avevano studiato la Grande Depressione avevano messo in guardia che gli operatori politici avevano soprattutto bisogno di non tirar fuori un altro 1937 – un riferimento all’anno disastroso nel quale Franklin Delano Roosevelt cercò prematuramente di mettere in equilibrio il bilancio e la Fed cercò prematuramente di normalizzare la politica monetaria, con il che abortì la ripresa dei quattro anni precedenti e si spedì l’economia su un altro grande pendio scosceso.

Sfortunatamente questi ammonimenti vennero ignorati. E’ vero, la Fed almeno resistette ai fissati dell’inflazione che chiedevano una restrizione monetaria senza perdere un istante; ma le sue azioni furono come minimo danneggiate da quel coro. Per la verità la BCE per un po’ elevò per davvero i tassi, come ha fatto la Riksbank in Svezia. E l’austerità della finanza pubblica guidata dalla paura degli invisibili guardiani dei bond (e giustificata dalla fede nella fata della fiducia) fu la norma dappertutto, sebbene in Europa in modo peggiore.

Ed ora le cose stanno scivolando dappertutto. In effetti, l’Europa ha già avuto un 1937, con il suo scivolone in una seconda tappa della recessione; ma ora sembra molto probabile ce ne sia un’altra. E l’economia mondiale nel suo complesso si sta indebolendo rapidamente.

Abbiamo dunque un’altra pietra miliare: agli inizi della giornata il rendimento dei bond decennali è sceso al di sotto del 2 per cento. Sta risalendo leggermente nel mentre scrivo, ma tutti i segnali del mercato stanno dicendo che una volta ancora il grande rischio è la deflazione o almeno una inflazione al di sotto della norma.

Io spero che la Fed smetterà per un po’ di ragionare di strategie di uscita. Non siamo in alcun modo fuori dalla Depressione Minore[1].

 

 

[1] Depressione Minore sta a significare la crisi di questi anni, che è anche definita Grande Recessione. Quella degli anni ’30 è invece chiamata Grande Depressione. Nel gergo economico, come è noto, la depressione è un fenomeno più grave della recessione. Il problema è che, soprattutto in Europa, le stime che servono a definire l’entità di una crisi, la sua natura depressiva o recessiva, sono meno scrupolose che negli USA. Può così accadere che si considerino come due o tre recessioni successive, eventi che in realtà sono evidentemente connessi in una unica trama. Se la durata e l’intensità di quelle recessioni venisse sommata, il risultato sarebbe quello di una depressione più grave che negli anni Trenta. E così, ad esempio, nel caso dell’Italia; nel cui caso definire la depressione in corso come ‘minore’ rispetto agli anni Trenta è forse impreciso. Sicuramente lo è in relazione alla durata.

By


Commenti dei Lettori (0)


E' possibile commentare l'articolo nell'area "Commenti del Mese"