Oct 8 8:49 am
I’m at an IMF seminar today, discussing infrastructure investment — or actually lack thereof. And this is a good time to think about what we’ve actually done.
Consider the situation: real interest rates are extremely low, indicating that the private sector sees very little opportunity cost in using funds for public investment. There has been a lot of slack in the labor market, so that many of the workers one would employ in public investment would otherwise have been idle — so very little opportunity cost there either. This makes a very strong case for sharply increasing public investment in a depressed economy; a case that doesn’t rely on claims that there is a large multiplier, although there’s every reason to believe that this is also true.
So, what has actually happened? Public construction spending as a share of GDP, along with the 10-year real interest rate:
A brief uptick thanks to the ARRA, then a plunge. This is hugely dysfunctional policy.
La follia del disinvestimento
Oggi sono ad un seminario del FMI, che discute di investimenti in infrastrutture – per la verità della loro carenza. E questa è una buona occasione per pensare a quello che stiamo effettivamente facendo.
Si consideri la situazione: i tassi di interesse reali sono estremamente bassi, mostrando che il settore privato individua un “costo opportunità” [1] modesto nell’utilizzare finanziamenti per investimenti pubblici. C’è stata una grande dose di fiacchezza nel mercato del lavoro, cosicché si sarebbero potuti occupare negli investimenti pubblici molti lavoratori che sarebbero altrimenti rimasti senza far niente – dunque anche lì un ‘costo opportunità’ molto modesto. Questo ne fa un argomento molto forte per aumentare decisamente l’investimento pubblico in una economia depressa; un argomento che non si fonda sulla tesi di un ampio moltiplicatore [2], sebbene ci sia ogni ragione per credere che anche quello sia vero.
Dunque, cosa è effettivamente accaduto? La spesa per i lavori pubblici come percentuale del PIL , assieme al tasso di interesse reale decennale:
Una breve risalita grazie alla legge sul sostegno all’economia, poi un crollo. Una politica del tutto controproducente.
[1] Il costo opportunità in economia è il costo derivante dal mancato sfruttamento di una opportunità concessa al soggetto economico. Quantitativamente, il costo opportunità è il valore della migliore alternativa tralasciata. In altri termini, il costo opportunità è il sacrificio che un operatore economico deve compiere per effettuare una scelta economica. L’alternativa a cui si deve rinunciare quando si effettua una scelta economica è detta costo opportunità (opportunity cost).
[2] Per “multiplier” vedi le note sulla traduzione.
By mm
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