Blog di Krugman

La fine dei tassi artificialmente bassi (28 novembre 2014)

 

Nov 28 5:56 pm

The End of Artificially Low Rates

For years those of us pointing to low interest rates as evidence that fiscal scolds were all wrong met, over and over again, one stock answer: those low rates were meaningless, because the Fed was buying up government bonds and keeping rates artificially low. There was a big logical problem with that story: How can the Fed do that without causing inflation? There was also the fact that rates failed to spike when the Fed temporarily ended QE in 2011 — one big thing I got right and Bill Gross got wrong. But the story line has persisted nonetheless.

So the Fed ended QE last month. And today long-term rates settled at 2.18 percent, far below historical norms.

Maybe rates weren’t artificially low, after all?

 

La fine dei tassi artificialmente bassi

Per anni quella di noi che mostravano i bassi tassi di interesse come la prova che gli allarmisti delle finanze pubbliche avevano completamente torto, incontravano di continuo una risposta standard: quei bassi tassi erano insignificanti, perché la Fed stava facendo incetta di bond statali e teneva i tassi artificialmente bassi. C’era un grande problema logico in questa spiegazione: come poteva fare ciò, la Fed, senza provocare inflazione? C’era anche il fatto che i tassi non erano risaliti quando la Fed provvisoriamente sospese la ‘facilitazione quantitativa’ nel 2011 – una questione importante che io compresi e Bill Gross non comprese. Nondimeno, la spiegazione è proseguita negli stessi termini.

Dunque, il mese scorso la Fed ha interrotto la ‘facilitazione quantitativa’. Ed oggi i tassi a lungo termine si collocano al 2,18 per cento, ben sotto i livelli storicamente consueti.

Forse i tassi non erano artificialmente bassi, dopo tutto?

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