Nov 30 2:00 pm
I’m doing some work on matters European, which should see the light of day shortly, and for future reference I want to post a simple chart. It makes the same point already made by Francesco Saraceno and Simon Wren-Lewis, but in a more stripped-down and possibly clearer (?) way.
The point is a simple but important one: at this point any European imbalances associated with the surge in capital flows to the periphery after the formation of the euro have been worked off via extremely painful and costly disinflation. If we look at the whole period from 1999 to the present, most of Europe has had cost growth and inflation just about consistent with the ECB’s long-standing just-under-2 percent inflation target. There’s just one big outlier:
OECD and IMF
At this point the European imbalance problem is a German problem, caused by Germany’s persistent failure to have wage and price increases in line with what the euro requires. This German undervaluation is in turn exporting deflation to the rest of Europe. By contrast, France, Spain, and even Italy have been playing by the rules.
L’anomalia europea
Sto facendo un po’ di lavoro’ sulle faccende europee, che dovrebbe vedere la luce tra breve, e per futura memoria voglio pubblicare un semplice diagramma. Riguarda lo stesso punto già affrontato da Francesco Saraceno e da Simon Wren-Lewis, ma in un modo più ridotto all’osso e forse più chiaro (?).
Il punto è semplice ma importante al tempo stesso: a questo punto tutti gli squilibri europei associati con la crescita dei flussi di capitali verso la periferia dopo la creazione dell’euro hanno smesso di funzionare attraverso una disinflazione estremamente dolorosa e costosa. Se guardiamo all’intero periodo dal 1999 ad oggi, gran parte dell’Europa ha avuto una crescita dei costi e dell’inflazione più o meno coerente con l’obbiettivo di inflazione di lungo periodo della BCE, appena sotto il 2 per cento. C’è sola una grande anomalia:
OCSE e FMI
A questo punto il problema dello squilibrio europeo è un problema tedesco, provocato dalla permanente incapacità della Germania di avere incrementi nei salari e nei prezzi in linea con quelli richiesti dall’euro. Questa sottovalutazione della Germania a sua volta sta esportando la deflazione al resto dell’Europa. Al contrario, la Francia, la Spagna e persino l’Italia stanno giocando secondo le regole.
By mm
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