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Quando il Governo ha successo, di Paul Krugman (New York Times 16 novembre 2014)

 

When Government Succeeds

NOV. 16, 2014

Paul Krugman

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The great American Ebola freakout of 2014 seems to be over. The disease is still ravaging Africa, and as with any epidemic, there’s always a risk of a renewed outbreak. But there haven’t been any new U.S. cases for a while, and popular anxiety is fading fast.

Before we move on, however, let’s try to learn something from the panic.

When the freakout was at its peak, Ebola wasn’t just a disease — it was a political metaphor. It was, specifically, held up by America’s right wing as a symbol of government failure. The usual suspects claimed that the Obama administration was falling down on the job, but more than that, they insisted that conventional policy was incapable of dealing with the situation. Leading Republicans suggested ignoring everything we know about disease control and resorting to extreme measures like travel bans, while mocking claims that health officials knew what they were doing.

Guess what: Those officials actually did know what they were doing. The real lesson of the Ebola story is that sometimes public policy is succeeding even while partisans are screaming about failure. And it’s not the only recent story along those lines.

Here’s another: Remember Solyndra? It was a renewable-energy firm that borrowed money using Department of Energy guarantees, then went bust, costing the Treasury $528 million. And conservatives have pounded on that loss relentlessly, turning it into a symbol of what they claim is rampant crony capitalism and a huge waste of taxpayer money.

Defenders of the energy program tried in vain to point out that anyone who makes a lot of investments, whether it’s the government or a private venture capitalist, is going to see some of those investments go bad. For example, Warren Buffett is an investing legend, with good reason — but even he has had his share of lemons, like the $873 million loss he announced earlier this year on his investment in a Texas energy company. Yes, that’s half again as big as the federal loss on Solyndra.

The question is not whether the Department of Energy has made some bad loans — if it hasn’t, it’s not taking enough risks. It’s whether it has a pattern of bad loans. And the answer, it turns out, is no. Last week the department revealed that the program that included Solyndra is, in fact, on track to return profits of $5 billion or more.

Then there’s health reform. As usual, much of the national dialogue over the Affordable Care Act is being dominated by fake scandals drummed up by the enemies of reform. But if you look at the actual results so far, they’re remarkably good. The number of Americans without health insurance has dropped sharply, with around 10 million of the previously uninsured now covered; the program’s costs remain below expectations, with average premium rises for next year well below historical rates of increase; and a new Gallup survey finds that the newly insured are very satisfied with their coverage. By any normal standards, this is a dramatic example of policy success, verging on policy triumph.

One last item: Remember all the mockery of Obama administration assertions that budget deficits, which soared during the financial crisis, would come down as the economy recovered? Surely the exploding costs of Obamacare, combined with a stimulus program that would become a perpetual boondoggle, would lead to vast amounts of red ink, right? Well, no — the deficit has indeed come down rapidly, and as a share of G.D.P. it’s back down to pre-crisis levels.

The moral of these stories is not that the government is always right and always succeeds. Of course there are bad decisions and bad programs. But modern American political discourse is dominated by cheap cynicism about public policy, a free-floating contempt for any and all efforts to improve our lives. And this cheap cynicism is completely unjustified. It’s true that government-hating politicians can sometimes turn their predictions of failure into self-fulfilling prophecies, but when leaders want to make government work, they can.

And let’s be clear: The government policies we’re talking about here are hugely important. We need serious public health policy, not fear-mongering, to contain infectious disease. We need government action to promote renewable energy and fight climate change. Government programs are the only realistic answer for tens of millions of Americans who would otherwise be denied essential health care.

Conservatives want you to believe that while the goals of public programs on health, energy and more may be laudable, experience shows that such programs are doomed to failure. Don’t believe them. Yes, sometimes government officials, being human, get things wrong. But we’re actually surrounded by examples of government success, which they don’t want you to notice.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quando il Governo ha successo, di Paul Krugman

New York Times 16 novembre 2014

La grande nevrosi americana per l’Ebola del 2014 sembra passato. La malattia sta ancora devastando l’Africa e, come con ogni epidemia, c’è sempre il rischio di nuove insorgenze. Ma da un po’ non si sono avuti nuovi casi, e l’ansietà popolare svanisce rapidamente.

Prima di passare oltre, tuttavia, consentitemi di trarre qualche lezione dall’ondata di panico.

Quando la nevrosi era al suo apice, l’Ebola non era soltanto una malattia – era una metafora politica. In particolare, veniva offerta dalla destra americana come un simbolo del fallimento del Governo. I soliti noti pretendevano che l’Amministrazione Obama avesse fallito nei suoi compiti, ma oltre a ciò, insistevano che le iniziative convenzionali erano incapaci di affrontare la situazione. Dirigenti repubblicani consigliavano di metter da parte tutto quello che sappiamo sul controllo delle malattie e di ricorrere a misure estreme come la proibizione dei viaggi, nel mentre ironizzavano sulle pretese che i dirigenti sanitari sapessero cosa stavano facendo.

E sapete cosa? Quei dirigenti in verità sapevano cosa stavano facendo. La lezione vera della storia dell’Ebola è che talvolta le iniziative pubbliche hanno successo, persino mentre le persone di parte gridano al fallimento. E non è la sola volta che nella storia recente accadono cose del genere.

Ecco un altro caso: vi ricordate di Solyndra? Era un’impresa nel settore delle energie rinnovabili che aveva preso a prestito capitali usando garanzie del Dipartimento dell’Energia, poi era fallita, con un costo per il Tesoro di 528 milioni di dollari. Ed i conservatori avevano marciato senza tregua su quella perdita, facendola divenire il simbolo di quello che essi sostengono sia il capitalismo clientelare ed il grande spreco dei soldi dei contribuenti.

I difensori del programma energetico cercarono invano di sottolineare che chiunque faccia tanti investimenti, che sia il governo o un audace capitalista privato, è destinato a scoprire che una parte di quegli investimenti non va a buon fine. Ad esempio, Warren Buffet è una leggenda dell’investimento, a buona ragione – ma persino lui ha avuto la sua parte di mele marce, come la perdita di 873 milioni di dollari che agli inizi dell’anno ha annunciato in relazione ad un suo investimento in una società nel settore dell’energia nel Texas. Proprio così, è una volta e mezzo la perdita federale su Solyndra.

La domanda non è se il Dipartimento dell’energia abbia fatto alcuni prestiti infelici – se non li avesse fatti, vorrebbe dire che non si è preso sufficienti rischi. La domanda è se fa cattivi prestiti in modo sistematico. E si scopre che la risposta è negativa. La scorsa settimana il Dipartimento ha reso noto che il programma che includeva Solyndra, di fatto, è in procinto di restituire profitti per 5 miliardi di dollari o più.

E poi c’è la riforma sanitaria. Come consuetudine, gran parte del dibattito nazionale sulla Legge per una Assistenza Sostenibile viene dominata dai falsi scandali orchestrati dai nemici della riforma. Me se si guarda ai risultati effettivi sino a questo punto, essi sono considerevolmente positivi. Il numero degli americani senza assicurazione sanitaria è sceso bruscamente, con circa 10 milioni di coloro che non erano assicurati in passato che ora lo sono; i costi del programma restano sotto le aspettative, con le polizze assicurative medie in crescita molto al di sotto delle aspettative per il prossimo anno; ed un nuovo sondaggio Gallup scopre che i nuovi assicurati sono molto soddisfatti della loro assistenza. Secondo ogni normale criterio, questo è un esempio spettacolare di un successo politico, al limite di un trionfo.

Un ultimo tema: ricordate tutti l’ironia sulle affermazioni della Amministrazione Obama secondo le quali i deficit di bilancio, che schizzarono alle stelle durante la crisi finanziaria, sarebbero scesi una volta che l’economia si fosse ripresa? E certamente i costi esplosivi della riforma sanitaria di Obama, assieme al programma di sostegno dell’economia che sarebbe diventato un perpetuo speco di denaro, avrebbero portato a grandi quantità di disavanzi, non è così? Ebbene, no – il deficit è in effetti sceso rapidamente, e come percentuale del PIL è tornato ai livelli precedenti alla crisi.

La morale di queste storie non è che il Governo ha sempre ragione ed ha sempre successo. Naturalmente, ci sono decisioni sbagliate e programmi negativi. Ma il dibattito politico americano odierno è dominato dal cinismo a poco prezzo sulla politica, un disprezzo a ruota libera su tutti i singoli tentativi che mirano a rendere migliore la nostra esistenza. E questo cinismo a poco prezzo è completamente ingiustificato. E’ vero che gli uomini politici che disprezzano il governo della cosa pubblica possono talvolta trasformare le loro previsioni in profezie che si autoavverano, ma quando i leader vogliono far funzionare il governo, possono farlo.

E siamo chiari: le politiche governative delle quali stiamo parlando in questo caso, sono della massima importanza. Abbiamo bisogno di una politica sanitaria pubblica seria per contenere le malattie infettive, non di allarmismi. Abbiamo bisogno dell’iniziativa governativa per promuovere le energie rinnovabili e combattere il cambiamento climatico. I programmi del Governo sono l’unica risposta realistica per decine di milioni di americani che altrimenti avrebbero negata l’assistenza sanitaria fondamentale.

I conservatori vogliono far credere che se gli obbiettivi dei programmi pubblici nella sanità, nell’energia ed altrove possono essere encomiabili, l’esperienza dimostra che tali programmi sono destinati al fallimento. Non dategli retta. E’ vero, talvolta i dirigenti dello Stato, essendo creature umane, fanno le cose sbagliate. Ma per la verità siamo circondati da esempi di successi, e loro vogliono che non ve ne accorgiate.

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