Dec 20 10:15 am
So more than half of the health advice Dr. Oz gives is either baseless — there’s no evidence for his claims — or wrong — there is evidence, and it contradicts what he says. Julia Belluz tells us not to be surprised:
He is, after all, in the business of entertainment.
But the thing is, there are a lot of Ozzes out there, including in areas you might not consider the entertainment business.
Recently some conference planners tried to recruit me for an event in which I would be presenting the alternative view to the main experts — Arthur Laffer and Stephen Moore. This would be the Art Laffer who among other things warned about soaring inflation and interest rates thanks to the rapid growth in the monetary base (ask the Swiss), and the Stephen Moore who was caught using fake numbers to promote state-level tax cuts.
Obviously these “experts” appeal to the political prejudices of a business audience, but taking their advice would have cost you a lot of money. So why isn’t their popularity dented by the repeated pratfalls? Are they, also, in the entertainment business?
To some extent, the answer is yes. Simon Wren-Lewis had an interesting piece on why the financial sector buys into really bad macroeconomics; he suggested that financial firms aren’t really interested in anything but very short-term forecasting, and that
economists working for financial institutions spend rather more time talking to their institution’s clients than to market traders. They earn their money by telling stories that interest and impress their clients. To do that it helps if they have the same worldview as their clients.
Thinking about Dr. Oz also, I’d suggest, helps explain a related puzzle: even if you grant that the right wants alleged experts who toe the ideological line, why can’t it get guys who are at least competent? Why do they recruit and continue to employ people who can’t do basic job calculations, or read their own tables and notice that they’re making ridiculous unemployment projections, and so on?
My answer has been that anyone competent enough to avoid these mistakes would also be unreliable — he or she might at some point actually take a stand on principle, or at least balk at completely abandoning professional ethics. And I still think that’s part of the story.
But I now also suspect that the personality traits you need to be an effective entertainer on inherently not-so-much-fun subjects like health or monetary policy are inherently at odds with the traits you need to be even halfway competent. If Dr. Oz were the kind of guy who pores over medical evidence to be sure he knows what he’s talking about, he probably couldn’t project the persona that wins him such a large audience. Similarly, a hired-gun economist who actually knows how to download charts from FRED probably wouldn’t have the kind of blithe certainty in right-wing dogma his employers want.
So how do those of us who aren’t so glib respond? With ridicule, obviously. It’s not cruelty; it’s strategy.
L’effetto Oz
Dunque, più della metà dei consigli medici forniti dal Dottor Oz [1] sono o infondati – non c’è alcuna prova delle sue tesi – o sbagliati – la prova c’è, e contraddice quello che lui sostiene. Julia Belluz ci dice di non essere sorpresi:
“Egli, dopotutto, è nel mondo dello spettacolo.”
Ma il punto è che ci sono una quantità di Oz in circolazione, comprese aree nelle quali non pensereste al mondo dello spettacolo.
Di recente alcuni programmatori di conferenze hanno cercato di ingaggiarmi in un evento nel quale avrei presentato il punto di vista alternativo a quello di principali esperti come Arthur Laffer e Stephen Moore. Si sarebbe trattato dell’Art Laffer che tra le altre cose mise in guardia su un picco dell’inflazione e dei tassi di interesse grazie alla rapida crescita della base monetaria (chiedete agli Svizzeri), e lo Stephen Moore che è stato colto in fallo mentre usava numeri falsi per promuovere sgravi fiscali ai livelli degli Stati.
Ovviamente, questi “esperti” fanno appello ai pregiudizi politici di un pubblico di affaristi, ma utilizzare il loro consiglio vi sarebbe costato un quantità di denaro. Dunque, perché la loro popolarità non è scalfita dai loro ripetuti scivoloni? Sono anche loro nel mondo dello spettacolo?
In qualche misura la risposta è affermativa. Simon Wren-Lewis ha scritto un pezzo interessante sui motivi per i quali il settore finanziario abbocca a teorie economiche davvero pessime; egli ha suggerito che le imprese finanziarie non sono veramente interessate a nient’altro che le previsioni nel brevissimo periodo, e che:
“gli economisti che lavorano per le istituzioni finanziarie spendono quasi più tempo a parlare con i clienti dei loro istituti che con gli operatori di mercato. Essi guadagnano soldi raccontando storie che interessano e fanno impressione sui loro clienti. Fare ciò contribuisce a far assumere la stessa visione del mondo dei loro clienti.”
Riflettere sul Dottor Oz, direi, aiuta a chiarire un mistero connesso: anche concesso che la destra desidera supposti esperti che si mettono in linea con il proprio orientamento ideologico, perché non può dotarsi di individui che siano almeno competenti? Perchè ingaggiare e continuare ad occupare persone che non sono nelle condizioni di compiere i calcoli fondamentali sui posti di lavoro, o di leggere le loro stesse tabelle ed accorgersi che stanno facendo stime ridicole sulla disoccupazione, e così via?
La mia risposta è stata che ogni persona sufficientemente competente da evitare questi errori sarebbe anche inaffidabile – dovrebbe trattarsi di un uomo o di una donna che effettivamente restano fermi sui principi, o per lo meno si rifiutano di abbandonare completamente l’etica professionale. E penso ancora che questa sia una parte della spiegazione.
Ma adesso ho anche il sospetto che i tratti della personalità di cui c’è bisogno per essere intrattenitori efficaci su temi non così tanto intrinsecamente divertenti come la salute o la politica sanitaria sono per forza di cose opposti a quei tratti dei quali c’è bisogno per essere almeno mediamente competenti. Se il dottor Oz fosse il genere di individuo che legge attentamente le testimonianze sanitarie per essere sicuro di conoscere ciò di cui sta parlando, probabilmente non potrebbe proiettare l’immagine pubblica che gli fa ottenere un pubblico così vasto. In modo simile, un economista killer di professione che sappia effettivamente come scaricare i diagrammi dalla banca dati delle Federal Reserve, probabilmente non avrebbe quel genere di spensierata certezza nei dogmi della destra che i suoi datori di lavoro vogliono.
Dunque, in che modo rispondono coloro tra noi che no sono così superficiali? E’ evidente, ridicolizzando. Non si tratta di crudeltà; è una strategia.
[1] “The Dr. Oz Show” è un programma televisivo statunitense dedicato alla medicina, in onda dal 2009. È presentato da Mehmet Öz, chirurgo cardiotoracico e insegnante alla Columbia University di New York; almeno così sembrerebbe da Wikipedia. Ma l’articolo al quale Krugman si riferisce, apparso sul blog Vox, è relativo a calcoli fatti da esperti sanitari sul fondamento dei suoi consigli medici, che risulterebbero per metà infondati o sbagliati, appunto.
By mm
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