Blog di Krugman

La caduta della Montgomery Ward (27 dicembre 2014)

 

Dec 27 8:54 am

The Fall of Montgomery Ward

Brad DeLong, who has been doing great World War II blogging, tells us that today is the 60th anniversary of FDR’s seizure of Montgomery Ward, the once-ubiquitous catalogue and retail operation whose chairman refused to comply with wartime labor agreements. It’s a fascinating story.

But why did Montgomery Ward ultimately disappear from the scene? It wasn’t the wartime obstructionism; it was bad macroeconomics. As the Times report on the final demise put it,

Retail historians date the start of [Montgomery Ward’s] decline to the postwar boom of the 1950’s, when its rival, Sears, Roebuck & Company, moved aggressively into the then nascent suburbs, while Ward, under the steely leadership of its then chief executive, Sewell Avery, hoarded cash and waited for a second Great Depression.

Or to put it a bit differently, Avery was a firm believer in secular stagnation, and a firm disbeliever in the ability of policymakers to do anything about it.

One interesting point here is that in the 1950s right-wingers like Avery didn’t necessarily believe that big government leads to hyperinflation; he seems to have believed that it would cause deflation instead.

Anyway, an interesting tale. In many ways, the history of Montgomery Ward from the late 19th to the mid-20th centuries is the story of America.

 

La caduta della Montgomery Ward

Brad DeLong, che sta usando in modo egregio il suo blog sui temi della Seconda Guerra Mondiale, ci ricorda che oggi è il sessantesimo anniversario del sequestro da parte di Franklin Delano Roosevelt della Montgomery Ward [1], il catalogo un tempo onnipresente e l’operazione di commercio al dettaglio che aveva per Presidente un personaggio che si rifiutò di applicare gli accordi sul lavoro del tempo di guerra. E’ una storia affascinante.

Ma perché alla fine la Montgomery Ward scomparve dalla scena? Non si trattò di ostruzionismo in tempo di guerra; si trattò di cattiva macroeconomia. Come spiega il resoconto del Times sulla caduta finale:

“Gli storici del commercio al dettaglio datano l’inizio del declino (della Montgomery Ward) al boom postbellico degli anni ’50, quando le sue rivali, Sears, Roebuck & Company, si spostarono aggressivamente nei quartieri periferici, mentre la Ward, sotto la guida dura come l’acciaio di Sewell Avery, allora suo amministratore delegato, accumulava contante nell’attesa di una seconda Grande Depressione.”

O, per dirla diversamente, Avery era un fermo credente nella stagnazione secolare, e diffidava altrettanto fermamente nella capacità degli uomini politici di fare niente al riguardo.

Un aspetto interessante è che le persone di destra come Avery, negli anni ’50, non credevano che il Governo portasse necessariamente alla iperinflazione; pare che lui credesse che piuttosto avrebbe provocato la deflazione.

In ogni caso, un racconto interessante, la storia di Montgomery Ward dalla fine del Diciannovesimo Secolo alla metà del Ventesimo è la storia dell’America.

 

 

[1] Il sequestro della compagnia Montgomery Ward – che era guidata da Sewell Avery – avvenne per il reiterato rifiuto del suo padrone di applicare i contratti di lavoro concordati tra le parti in tempo di guerra. Tali accordi avevano forza di legge, principalmente allo scopo di impedire chiusure e tensioni che avrebbero avuto conseguenze negative sui rifornimenti dell’esercito americano e degli alleati. La società forniva un po’ di tutto all’esercito, da componenti di trattori ed autoveicoli a generi di abbigliamento. Il 27 dicembre del 1944, stanco del rifiuto a rispettare le norme da parte di Avery, Roosevelt decise il sequestro di tutti gli impianti, negli Stati di New York, del Michigan, della California, dell’Illinois, del Colorado e dell’Oregon.

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