Articoli sul NYT

La macchina del tempo voodoo, di Paul Krugman (New York Times, 8 gennaio 2015)

 

Voodoo Time Machine

JAN. 8, 2015

 

Paul Krugman

wwww 10

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Many of us in the econ biz were wondering how the new leaders of Congress would respond to the sharp increase in American economic growth that, we now know, began last spring. After years of insisting that President Obama is responsible for a weak economy, they couldn’t say the truth — that short-run economic performance has very little to do with who holds the White House. So what would they say?

Well, I didn’t see that one coming: They’re claiming credit. Never mind the fact that all of the good data refer to a period before the midterm elections. Mitch McConnell, the new Senate majority leader, says that he did it, that growth reflected “the expectation of a new Republican Congress.”

The response of the Democratic National Committee — “Hahahahahahaha” — seems appropriate. I mean, talk about voodoo economics: Mr. McConnell is claiming not just that he can create prosperity without, you know, actually passing any legislation, but that he can reach back in time and create prosperity before even taking power. But while Mr. McConnell’s self-aggrandizement is funny, it’s also scary, because it’s a symptom of his party’s epistemic closure. Republicans know many things that aren’t so, and no amount of contrary evidence will get them to change their minds.

At least Mr. McConnell didn’t do what many of his colleagues have done when faced with inconvenient facts: resort to conspiracy theories.

Consider, for example, how some Republicans dealt with good news about health reform. Before Obamacare went into effect, they overwhelmingly insisted that it would be a disaster, that more people would lose insurance than would gain it. They were, of course, delighted by the technical problems that initially crippled the program’s website. But those problems were fixed, and enrollment soared. Their response? “They are cooking the books,” declared Senator John Barrasso of Wyoming, who now leads the Senate Republican Policy Committee.

But that was then. At this point we have multiple independent confirmations — most recently from Gallup — that Obamacare has dramatically expanded insurance coverage. So what do they say now? The law “will collapse under its own weight,” says Representative Paul Ryan, the new chairman of the House Ways and Means Committee.

Speaking of Mr. Ryan: Almost four years have passed since he and many others in his party lambasted Ben Bernanke, then the chairman of the Federal Reserve, for policies that they claimed would lead to high inflation and “debase the dollar.” The inflation never materialized, and the dollar proceeded to strengthen, but Mr. Ryan gave no sign of having been chastened — and many conservatives, including favorite intellectuals like Niall Ferguson of Harvard, became “inflation truthers,” insisting that the government is hiding price rises.

Oh, and Europe — whose central bank, unlike the Fed under Bernanke’s leadership, took those inflation warnings to heart and raised interest rates in 2011is now experiencing outright deflation, with terrifying implications for its economic and political outlook.

Then there’s climate change. It appears that 2014 was the hottest year yet, which should close the door on silly claims that global warming has stopped. But it won’t matter to Senator James Inhofe, who now leads a crucial environmental committee and has long insisted that all the science in this field is a liberal hoax.

Now, everyone makes predictions that turn out to have been wrong; it’s a complicated world out there, and nobody’s perfect. The point, however, is that Congress is now controlled by men who never acknowledge error, let alone learn from their mistakes.

In some cases, they may not even know that they were wrong. After all, conservative news media are not exactly known for their balanced coverage; if your picture of how health reform is working is based on Fox News, you probably have a sense that it has been a vast disaster, even though the reality is one of success that has surprised even the law’s supporters.

The main point, however, is that we’re looking at a political subculture in which ideological tenets are simply not to be questioned, no matter what. Supply-side economics is valid no matter what actually happens to the economy, guaranteed health insurance must be a failure even if it’s working, and anyone who points out the troubling facts is ipso facto an enemy.

And we’re not talking about marginal figures. You sometimes hear claims that the old-fashioned Republican establishment is making a comeback, that Tea Party extremists are on the run and we can get back to bipartisan cooperation. But that is a fantasy. We can’t have meaningful cooperation when we can’t agree on reality, when even establishment figures in the Republican Party essentially believe that facts have a liberal bias.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La macchina del tempo voodoo, di Paul Krugman

New York Times, 8 gennaio 2015

Molti di noi, cultori della disciplina economica, si stavano chiedendo come i nuovi dirigenti del Congresso avrebbero commentato il brusco incremento nella crescita economica americana che, come oggi sappiamo, è cominciato la scorsa primavera. Dopo aver insistito per anni che il Presidente Obama era responsabile della debolezza dell’economia, non avrebbero potuto dire la verità – ovvero che gli andamenti economici a breve termine hanno molto poco a che fare con chi sta alla Casa Bianca. Dunque, cosa avrebbero detto?

Ebbene, non mi ero accorto che una risposta era in arrivo: pretendono sia merito loro. Non conta il fatto che tutti i dati positivi sono relativi ad un periodo precedente alle elezioni di medio termine. Mitch McConnell, il nuovo leader della maggioranza del Senato, dice che il merito è suo, che la crescita riflette “le aspettative per un nuovo Congresso repubblicano”.

La risposta del Comitato Nazionale dei Democratici – una risata fragorosa – pare appropriata. Voglio dire che si tratta di economia ‘voodoo’: il signor McConnell sostiene, figuratevi, non solo di poter creare prosperità senza aver effettivamente approvato alcun provvedimento legislativo, ma anche di poter tornare indietro nel tempo e creare prosperità persino prima di aver preso il potere. Ma se l’autostima del signor McConnell è buffa, essa è anche allarmante, perché è il sintomo della chiusura del suo partito alle regole più elementari della conoscenza. I repubblicani sanno molte cose che non sono tali, e nessuna dose di prove contrarie li farà cambiare opinione.

Per lo meno il signor McConnell non ha fatto quello che molti suoi colleghi hanno fatto di fronte a fatti sconvenienti: non è ricorso alle teorie della cospirazione.

Si consideri, ad esempio, come qualche repubblicano sta facendo i conti con le buone notizie provenienti dalla riforma sanitaria. Prima che la riforma della assistenza di Obama entrasse in funzione, si diceva in continuazione che sarebbe stata un disastro, che sarebbero state di più le persone che avrebbero perso l’assicurazione di quelle che l’avrebbero guadagnata. Costoro, naturalmente, furono deliziati dai problemi tecnici che inizialmente misero in crisi il programma online del Governo. Ma quei problemi furono risolti e le registrazioni salirono alle stelle. La loro risposta? “Stanno truccando i dati”, dichiarò il Senatore del Wyoming John Barrasso, che ora è a capo del Comitato Politico del repubblicani al Senato.

Ma questo accadeva allora. A questo punto abbiamo una molteplicità di conferme indipendenti – la più recente proveniente da Gallup – secondo le quali la riforma di Obama ha ampliato la copertura assicurativa in modo spettacolare. La legge “crollerà sotto il suo peso”, dice il congressista Paul Ryan, il nuovo Presidente della Commissione della Camera sulle risorse disponibili per coprire le spese [1].

A proposito del signor Ryan: sono passati quasi quattro anni dal momento in cui lui e molti altri nel suo partito fustigarono Ben Bernanke, allora Presidente della Federal Reserve, per politiche che a loro giudizio avrebbero portato in alto l’inflazione e “svalutato il dollaro”. L’inflazione non si è mai materializzata e il dollaro ha continuato a rafforzarsi, ma il signor Ryan non diede alcun segno di ravvedimento – e molti conservatori, inclusi intellettuali di riferimento come Niall Ferguson di Harvard, sono diventati ‘teorici del complotto dell’inflazione’, ovvero coloro che ripetono che il Governo sta nascondendo la crescita dei prezzi.

Infine, l’Europa – la cui Banca Centrale, diversamente dalla Fed sotto la guida di Bernanke, prese sul serio quegli ammonimenti ed elevò nel 2011 i tassi di interesse – sta ora facendo i conti con una aperta esperienza di deflazione, con implicazioni terrificanti per le sue prospettive economiche e politiche.

Poi c’è il cambiamento climatico. Pare che il 2014 sia stato l’ennesimo anno più caldo, il che dovrebbe chiudere la porta alle sciocche pretese secondo le quali il riscaldamento globale si sarebbe fermato. Ma per il Senatore James Inhofe, che ora è alla guida della cruciale commissione ambientale e da tempo insiste che tutta la scienza in questa disciplina è una balla progressista, questo non avrà alcuna importanza.

Ora, tutti fanno previsioni che si scoprono sbagliate; in giro per il mondo le cose sono complicate e nessuno è perfetto. Il punto, tuttavia, è che oggi il Congresso è controllato da individui che non riconoscono mai un errore, per non dire che non imparano dai loro sbagli.

In alcuni casi, può darsi che neppure sappiano di aver avuto torto. Dopo tutto, i notiziari dei conservatori non sono precisamente famosi per l’equilibrio nella loro attività informativa; se la vostra rappresentazione su come sta funzionando la riforma sanitaria si basa su Fox News, probabilmente avrete la sensazione che sia stata un gran disastro, anche se la verità è che stata un successo, che ha sorpreso persino i sostenitori della legge.

La questione principale, tuttavia, è che siamo in presenza di una subcultura politica per la quale i fondamenti ideologici semplicemente non si devono mettere in discussione, qualsiasi essi siano. L’economia dal lato dell’offerta è valida a prescindere da quello che succede all’economia, l’assicurazione sanitaria garantita deve essere un fallimento anche se sta funzionando, e chiunque metta in evidenza gli aspetti problematici è per ciò stesso un nemico.

E non stiamo parlando di figure marginali. Talvolta si sente dire che il gruppo dirigente repubblicano dei tempi andati sta tornando in auge, che gli estremisti del Tea Party sono in fuga e che si può tornare alla cooperazione bipartisan. Ma si tratta di una fantasia. Non si può avere una ragionevole cooperazione se non si può concordare sulla realtà, quando persino i personaggi del gruppo dirigente del Partito repubblicano credono che i fatti abbiano una tendenza progressista.

 

 

[1] L’espressione del ‘gergo’ istituzionale americano, letteralmente significa ‘dei modi e dei mezzi’ (per dare copertura alle spese). Ovvero, della esistenza di copertura per le spese governative.

By


Commenti dei Lettori (0)


E' possibile commentare l'articolo nell'area "Commenti del Mese"