Jan 1 12:33 pm
A number of people have been putting up candidates for chart of the year. For me, the big chart of 2014 wasn’t actually from 2014 — it was from earlier work (pdf) by Branko Milanovic, which I somehow didn’t see until a few months ago. It shows income growth since 1988 by percentiles of the world income distribution (as opposed to national distributions):
What you see is the surge by the global elite (the top 0.1, 0.01, etc. would be doing even better than his top 1), plus the dramatic rise of many but not all people in emerging markets. In between is what Branko suggests corresponds to the US lower-middle class, but what I’d say corresponds to advanced-country working classes in general, at least if you add post-2008 data with the effects of austerity. I’d call it the valley of despond, and I think it’s going to be a crucial factor in developments over the next few years. More eventually.
La storia recente in un diagramma
Un certo numero di persone sono state incluse tra i candidati per il diagramma dell’anno. Per me, il grande diagramma del 2014 non viene per la verità dal 2014 – è venuto da un precedente lavoro (disponibile in pdf) da parte di Branko Milanovic, che per qualche ragione non avevo visto sino a pochi mesi orsono. Esso mostra a partire dal 1988 la crescita del reddito per percentili della distribuzione mondiale del reddito (in alternativa alle distribuzioni nazionali):
[1]
Quello che vedete è la crescita della élite globale (lo 0,1, lo 0,01 per cento dei più ricchi sarebbe persino migliore di questo uno per cento), in aggiunta allo spettacolare incremento di molte, ma non di tutte le persone nei mercati emergenti. In mezzo c’è quella che Branko suggerisce corrispondere alla classe medio-bassa degli Stati Uniti, ma che io direi corrispondere in generale alle classi lavoratrici dei paesi avanzati, almeno se si aggiungono i dati successivi al 2008 con gli effetti dell’austerità. La chiamerei la ‘vallata dello scoramento’, e penso sia destinata ad essere un fattore cruciale degli sviluppi nel corso dei prossimi anni. Col tempo, ne parlerò maggiormente.
[1] Il diagramma mostra la crescita del reddito reale ai vari percentili della distribuzione globale del reddito nel periodo 1988 – 2008, espressa in dollari “a parità dei poteri di acquisto” (PPP) relativi all’anno 2005. Se ben capisco, sulla linea verticale si mostra la crescita del reddito (dunque, non un valore assoluto ma il valore relativo che esprime l’entità della variazione); mentre quella orizzontale fa comprendere come il fenomeno della crescita si è distribuito per i vari “percentili” della popolazione mondiale. In altre parole: l’ultimo picco (quello tra il 99° ed il 100° percentile) indica l’enorme incremento che si è determinato per i più ricchi al mondo, espresso con un aumento verticale; il picco in prossimità del 60° percentile mostra il forte incremento che si è determinato per la popolazione mondiale con redditi intermedi, che corrisponde grosso modo alle condizioni di reddito della ‘classe media cinese’; mentre l’andamento in forte calo (attenuazione della crescita) riguarda la classe di reddito tra il 60° e l’80° percentile, sul quale si colloca normalmente la ‘classe medio bassa americana’.
By mm
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