Con le passate elezioni di medio termine e la conquista da parte del Partito Repubblicano di entrambi i rami del Congresso,oggi abbiamo il gruppo dirigente di quel partito all'opera sui temi fondamentali della vita nazionale americana. Un segnale è già venuto da Mitch McConnell, secondo il quale le buone notizie sulla economia americana sono la conseguenza dei risultati elettorali, anche se le statistiche dicono che risalgono tutte alla scorsa primavera. Ma il rifiuto di fare i conti con la realtà è generalizzato: vale per la riforma sanitaria che deve essere un fallimento per definizione, per l'inflazione che non arriva, per il cambiamento climatico definito come una congiura di scienziati. E c'è chi si immagina un ritorno di un clima di collaborazione. Ma è arduo pensare ad una collaborazione se la verità è considerata sovversiva.
[1] Ossia, il blocco dei finanziamenti al Governo che si produsse per effetto di un ricatto repubblicano nella cosiddetta approvazione del ‘tetto del debito’.
[1] Nella connessione il testo di un pezzo di Rodrik del dicembre scorso, appunto dal titolo “Il futuro della democrazia europea”. [2] Lo schema che ...
[1] La connessione è con un post dello stesso Wren-Lewis del 9 giugno 2014, nel quale si fornivano alcune risposte al diverso andamento delle economie ...
[1] Complessiva, nel senso che comprende anche gli andamenti dei prezzi più volatili, come quelle energetici e di altre materie prime. Vedi meglio alle note ...
[1] In statistica, il coefficiente di determinazione, (più comunemente R2), è una proporzione tra la variabilità dei dati e la correttezza del modello statistico utilizzato. ...
[1] Bund, abbreviazione del termine Bundesanleihen, è il nome con il quale vengono indicati i titoli di Stato a medio lungo termine emessi dalla Germania. ...
[1] Economista taiwanese-americano, che risiede in Giappone ed è specializzato sul tema delle recessioni provocate da crisi negli equilibri patrimoniali. ...
In genere gli economisti non attribuiscono ai Presidenti un ruolo decisivo nel determinare gli andamenti dell'economia. Ad esempio, il mito degli anni '80 di Reagan - una presidenza che vide l'aumento di 16 milioni di posti di lavoro, contro i 14 milioni degli ultimo otto anni ed i 22 milioni del periodo di Clinton - fu in gran parte conseguenza della politica dell'allora Presidente delle Fed Paul Volcker. E' stato così anche nel caso di Obama? Non del tutto. Questa volta la Fed non ha potuto avere un chiaro ruolo trainante, ma almeno ha incoraggiato l'economia alla ripresa; e non sarebbe successo se Obama non avesse protetto la sua indipendenza. Inoltre, Obama è stato considerato responsabile di tutti i malanni sino a ieri; oggi non si può fare marcia indietro e considerarlo irrilevante. Di fatto, con un repubblicano alla Casa Bianca, sarebbe andata assai peggio.
[1] ERM sta per “Meccanismo del tasso di cambio”. La recessione nel Regno Unito del 1991, che dipese da alti tassi di interesse, da una ...