Feb 2 5:04 pm
OK, so as I understand the latest from the new Greek government, Yanis Varoufakis is saying that he and his colleagues don’t care what happens to the headline value of the debt — if you want to claim that there has been no write-off, OK. What they want instead is substantive but not outrageous relief from the burden of running primary surpluses (surpluses ex interest payments), reducing the amount of resources transferred to creditors from 4.5 to 1-1.5 percent of GDP; they also want flexibility to achieve these surpluses with a mix that includes more revenue and less spending austerity.
This is a dastardly ploy by those left-wing radicals. You see, it’s completely reasonable.
We’ve been assured, repeatedly, that everyone is aware that Greek debt can’t be paid in full in the sense that Greece eventually runs primary surpluses equal in present value to the headline debt number. How exactly that reality is represented — whether it’s a frank reduction in headline debt or a repackaging that reduced the true burden without being quite so explicit — shouldn’t matter.
Once we’ve granted that the debt won’t really be paid in full, the question is how to manage that less-than-full payment. As I‘ve argued, the key point is to grant Greece some relaxation — but not elimination — of the requirement that it run large primary surpluses, thereby creating room for recovery. And that’s what Greece is now asking for.
I can’t think of what basis Germany can use to reject this proposal out of hand. If the German position is that debt must always be paid in full, no relief in substance even if it manages to avoid debt write-offs on paper, then that position is basically crazy, and all assertions that Germany understands reality are proved wrong. If Germany thinks that the Greeks are demanding too much, well, we’re in a negotiation — hopefully one that does not rely on the threat that the ECB will destroy Greece’s banks if it fails to cave.
The point for now is that Syriza is making sense. The next move is up to the creditors.
Chi è irragionevole, adesso?
Dunque, da quanto comprende dalle ultime notizie sul nuovo Governo Greco, Yanis Varoufakis sta dicendo che lui ed i suoi colleghi non si preoccupano del valore complessivo del debito greco – se volete poter dire che non c’è stato alcun abbuono, va bene. Quello che invece vogliono è una sostanziale ma non esagerata attenuazione dal peso di gestire avanzi primari (avanzi al netto del pagamento degli interessi), riducendo la quantità di risorse trasferite ai creditori dal 4,5 all’1,5 per cento del PIL; vogliono inoltre flessibilità nell’ottenere questi surplus attraverso un mix che includa maggiori entrate e minore austerità nella spesa.
E’ un disegno ignobile da parte di quei radicali di sinistra. Come si può vedere, è completamente ragionevole.
Ci è stato assicurato, ripetutamente, che il debito greco non può essere interamente ripagato, nel senso che la Grecia alla fine gestisce avanzi primari uguali, al valore attuale, al dato complessivo del debito. Quanto questa realtà sia rappresentata esattamente – se essa sia una esplicita riduzione del debito complessivo o una riorganizzazione che riduca il debito effettivo senza affermarlo così esplicitamente – non doveva avere importanza.
Una volta che viene garantito che il debito non sarà realmente ripagato per intero, la questione è come gestire quel pagamento meno che intero. Come avevo sostenuto, il punto cruciale è garantire alla Grecia una qualche attenuazione – ma non una eliminazione – della richiesta che gestisca un ampio avanzo primario, creando di conseguenza spazio per la ripresa. Ed è questo che la Grecia sta adesso chiedendo.
Non mi viene in mente con quale fondamento la Germania possa respingere questa proposta a priori. Se la posizione della Germania è che il debito deve essere ripagato per intero, in sostanza nessuna attenuazione anche se (la controparte) cerca di evitare cancellazioni del debito nero su bianco, allora quella posizione è fondamentalmente folle, e tutte le affermazioni secondo le quali la Germania comprende la realtà si dimostrano sbagliate. Se la Germania pensa che i greci stiano chiedendo troppo, ebbene, siamo in un negoziato – auspicabilmente un negoziato nel quale nessuno si basi sulla minaccia di una distruzione delle banche greche da parte della BCE, se l’altro non molla.
Il punto è che Syriza al momento si comporta in modo sensato. La prossima mossa spetta ai creditori.
By mm
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