Blog di Krugman

La scomparsa di Alan Simpson (1 febbraio 2015)

 

Feb 1 9:25 am

The Disappearance of Alan Simpson

Not that long ago Alan Simpson bestrode Washington like a colossus — a rambling, cranky, potty-mouthed colossus. As Ezra Klein noted, reporters didn’t treat him as an ordinary public figure, but rather as the voice of obvious responsibility, on whose behalf the ordinary rules of press neutrality didn’t apply. And his pronouncements — like his early 2011 declaration that we faced fiscal crisis within two years — received breathless coverage.

But that was then. Here’s a rolling 12-month sum of interest in Simpson as measured by Google Trends:

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La scomparsa di Alan Simpson [1]

Non molto tempo fa stava seduto a cavalcioni su Washington come un colosso – uno sconclusionato, irascibile, sboccato colosso. Come osservava Ezra Klein, i cronisti non lo trattavano coma un ordinaria figura pubblica, ma piuttosto come la voce di una innegabile responsabilità, nell’interesse della quale le normali regole della neutralità giornalistica non si applicavano. Ed i suoi pronunciamenti – come la sua dichiarazione agli inizi del 2011 secondo la quale nel giro di due anni ci saremmo ritrovati con una crisi della finanza pubblica – avevano una copertura che non lasciava respiro.

Ma questo accadeva allora. Questo è l’andamento complessivo, sino al dicembre 2014, dell’interesse verso Simpson, come stimato da Google Trends:

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[1] Copresidente repubblicano di una famigerata commissione sul deficit, voluta anche da Obama, che nel 2011 chiese immediati provvedimenti di austerità negli USA. L’altro copresidente era Erskine Bowles, democratico.

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