Blog di Krugman

Una danza con Draghi (dal blog di Krugman, 5 febbraio 2015)

 

Feb 5 7:03 am

A Dance With Draghi

Update: Frances Coppola has the same take, with much more detail.

Family stuff, which leaves me with almost no time for posting just as stuff goes semi-crazy in the Greek drama. But a quick note.

What happened was that the ECB declared that it will no longer accept Greek government bonds as collateral when lending to Greek banks. The initial reaction of some observers was that this was the end, that the ECB was pulling the plug arbitrarily and abruptly.

But even before I had a chance to look at the details, I assumed that must be wrong. You can say many things about Mario Draghi; it’s quite possible that he will fail to save the euro, and quite possible that he is making big mistakes; but stupid and crude is not his style. Sure enough, this is a much subtler action that the first headlines suggested. This funding channel is one that Greek banks no longer use very much, and it’s not necessarily to keep them afloat; they can continue to borrow indirectly via the Greek central bank. So this is not a crisis-provoking event.

What’s the point, then? Well, it’s posturing and signaling. But to whom, and to what end?

Maybe it’s an effort to push the Greeks into reaching a deal, but my guess — and it’s only that — is that it’s actually aimed more at the Germans than at the Greeks. On one side, it’s the ECB making tough noises, which might keep Germany off their backs for a little while. On the other, it’s a wake-up call: dear Chancellor Merkel, we are *this* close to watching a Greek banking collapse and euro exit, and are you really sure you want to go down this route? Really, really?

So this wasn’t brinksmanship; it was sort of pre-brinksmanship, a warning shot to all sides about what will happen next.

Does Draghi know what he’s doing? Of course not — nobody in this situation knows what he or she is doing, because it’s structurally a mess. But don’t panic — yet.

 

Una danza con Draghi

Aggiunta: Frances Coppola tratta lo stesso tema, ma con molto maggiore dettaglio.

 

Incombenze familiari che mi lasciano poco tempo per pubblicare post, proprio mentre le cose diventano semi-pazzesche nel dramma greco. Ma una breve nota.

Quello che è accaduto è stato che la BCE ha dichiarato che non accetterà più bond del Governo greco come garanzie nel fare prestiti alle banche greche. L’iniziale reazione di alcuni osservatori è stata che questo significava la fine, e che la BCE stava staccando la spina in modo arbitrario e brusco.

Ma anche prima che avessi avuto la possibilità di osservare i dettagli, pensavo che dovesse essere uno sbaglio. Potete dire molte cose su Mario Draghi; è abbastanza probabile che salverà l’euro, ed è abbastanza probabile che stia facendo grandi errori; ma stupido e rozzo no, non è il suo stile. Di fatto, questa è una iniziativa molto più sottile di quanto avevano suggerito i primi titoli dei giornali. Quel canale di finanziamento non è quello che le banche greche usano da tempo principalmente, e non è necessariamente quello che le tiene a galla; esse possono continuare ad indebitarsi indirettamente attraverso la banca centrale greca. Dunque, non è un evento tale da provocare una crisi.

Qual è il punto, allora? Ebbene, è un modi per  posizionarsi e per inviare messaggi. Ma a chi, a quale scopo?

Forse si tratta di un tentativo per spingere i greci a raggiungere un compromesso, ma la mia impressione – non di più di una impressione – è che esso sia effettivamente più indirizzato verso i tedeschi che verso i greci. Da una parte, è la BCE che sta facendo il gran chiasso, il che potrebbe tenere la Germania a distanza da proprie iniziative per un po’. D’altra parte è un campanello d’allarme: “Cara Cancelliera Merkel, noi siamo a tal punto vicini ad assistere ad un collasso delle banche greche e ad un’uscita dall’euro, e tu sei così sicura di voler procedere su questa strada? Davvero sicura?”

Dunque questo non è stato un rischio calcolato; è stato qualcosa di precedente ad un rischio calcolato, un avvertimento indirizzato a tutte le parti su ciò che avverrebbe successivamente.

Draghi sa cosa sta facendo? Ovviamente no – nessuno o nessuna in questa situazione sa quello che sta facendo, perché si tratta strutturalmente di un casino. Ma non lasciamoci prendere dal panico – non ancora.

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