Blog di Krugman

Origini della lenta ripresa (17 marzo 2015)

 

Mar 17 2:11 pm

Sources of Slow Recovery

The other R&R — Christina and David Romer — have an interesting new paper questioning the other Reinhart-Rogoff result, the claim that financial crises consistently lead to deep, sustained slumps. I’m not ready to referee this one, at least not yet. Romer and Romer clearly have done an impressively systematic job of identifying financial distress in an objective way; but I wonder, very tentatively, if they’re looking at the wrong variable. My sense is that the aftermath of credit and housing bubbles is consistently remarkably bad – Alan Taylor and colleagues have been documenting this proposition — and that may not be well captured by reports of credit-market distress.

Still, Romer-Romer have some interesting thoughts about why recovery from the 2008 crisis was so slow. They suggest that hitting the zero lower bound may have been crucial. That’s actually why I was predicting a sluggish recovery well in advance, and in fact well before the Reinhart-Rogoff aftermath paper came out. And then there is the unprecedented fiscal austerity.

However this dispute eventually pans out, one thing should be clear: whether or not sluggish recovery from financial crisis is the norm, this particular episode didn’t have to happen. Better policy could have produced a much faster, stronger return to full employment.

 

Origini della lenta ripresa

Gli altri R&R [1] – Christina e David Romer – pubblicano una nuovo interessante studio che solleva quesiti sull’altro risultato di Reinhart-Rogoff, la tesi secondo la quale le crisi finanziarie portano regolarmente a recessioni profonde e prolungate. Non sono pronto a discutere di quest’ultimo, almeno non ancora. Romer e Romer hanno chiaramente condotto un impressionante sistematico lavoro di identificazione del disordine finanziario in termini oggettivi; ma mi chiedo, con qualche esitazione, se non abbiano considerato la variabile sbagliata. La mia sensazione è che i postumi delle bolle creditizie e immobiliari siano di solito considerevolmente negativi – concetto, questo, che è stato documentato da Alan Taylor e dai suoi colleghi – e che essi possano non essere stati compresi dai resoconti sulle difficoltà del mercato del credito.

Tuttavia, Romer-Romer avanzano alcuni pensieri interessanti sulle ragioni per le quali la ripresa dalla crisi del 2008 sia stata così lenta. Essi suggeriscono che toccare il limite inferiore dello zero (dei tassi di interesse) può aver avuto effetti cruciali. Quella è in effetti la ragione per la quale avevo previsto ben in anticipo una ripresa fiacca, di fatto ben prima che venisse fuori lo studio di Reinhart-Rogoff sulle conseguenze. Senza considerare che in seguito c’è stata l’austerità senza precedenti nei conti pubblici.

In qualunque modo alla fine questa disputa si risolva, una cosa dovrebbe essere chiara: che una lenta ripresa dalla crisi finanziaria sia o no la norma, questo episodio particolare non avrebbe dovuto accadere. Una migliore politica avrebbe potuto produrre un ritorno alla piena occupazione molto più veloce e più forte.

 

[1] Perché si abbrevia in R&R anche la coppia di economisti Reinhart-Rogoff. Mentre i Romer sono due economisti, anch’essi statunitensi, marito e moglie.

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