marzo 2015 Archive

Macroeconomia impazzita di Robert Skidelsky (da Project Syndicate, 24 marzo 2015)

Progressisti, conservatori e posti di lavoro (dal blog di Krugman, 24 marzo 2015)

[1] Per una spiegazione di questa tabella in relazione ai periodi delle varie presidenze, vedi la nota alla stessa tabella nel post del 21 marzo ...

Eccentrici, ciarlatani e impianti di condizionamento dell’aria (23 marzo 2015)

[1] Lee Kwan Yew è stato un politico singaporiano, fondatore della moderna città Stato. Nel rispondere ad una intervista ha sostenuto che ciò che ha ...

Quest’isola imbrogliata. Il pessimo, dannoso dibattito economico inglese, di Paul Krugman (New York Times 23 marzo 2015)

Solo nel 2016 ci saranno le elezioni americane, ma in Inghilterra si andrà ai seggi tra sei settimane. E il dibattito economico appare del tutto fuorviante, in particolare l'orientamento diffuso dei media. Pare che sugli organi di informazione ci sia quasi un consenso nel riferire come un fatto una interpretazione fantasiosa delle vicende britanniche di questi anni recenti. Essa attribuisce l'origine di tutto agli sprechi del Governo del Labour, anche se in quegli anni il livello del debito era ai minimi storici. Sulla base di ciò, ritiene giustificata la cura dell'austerità, anche se è evidente che - sinché non è stata interrotta - essa precipitò l'economia inglese nuovamente nella recessione. E vanta come un successo i bassi tassi di interesse, anche se in Italia e Spagna sono addirittura inferiori. In fondo, negli Stati Uniti queste ossessioni sono state in parte superate.

La solitudine dei conservatori non-folli (23 marzo 2015)

(1) E’ complesso far coincidere il “monetarismo di mercato” degli economisti ai quali Krugman qua si riferisce, con quella che negli anni molto recenti (dal ...

Boom democratici (dal blog di Krugman, 21 marzo 2015)

[1] Reagan fu Presidente dal 1981 al 1989. In cifre assolute fu più rilevante l’incremento occupazionale negli anni di Clinton (1993-2001)- una tendenza più prolungata ...

Imbroglioni per un migliaio di miliardi di dollari, di Paul Krugman (New York Times 20 marzo 2015)

Negli Stati Uniti è il tempo delle proposte di legge di bilancio, che vengono presentate dalle due maggioranze della Camera dei Rappresentanti e del Senato, oggi entrambe repubblicane. E siamo alle solite: enormi previsioni di tagli alla spesa pubblica e di sgravi fiscali, in generale ottenute con metodi immaginari. I soliti ricorsi ai 'magici asterischi': ovvero promesse di risparmi niente affatto specificate, nella realtà possibili solo con uno stravolgimento totale dello Stato sociale. Bilanci così ingannevoli non sono normali nella storia americana, per molto meno Bush aveva avuto molti guai. Ma, del resto, gli inganni sono necessari: se si dicesse per intero la verità, l'opinione pubblica non capirebbe.

Perchè il dibattito economico inglese è così scadente? (20 marzo 2015)

[1] Se ho capito si tratta di un Festival annuale, musica e cinema, e sta per “South by Southwest”. Si svolge ad Austin, Texas, e ...

Recessioni moderne e post moderne (dal blog di Krugman, 18 marzo 2015)

[1] Ovvero l’epoca di relativa stabilità dei cicli economici che succedette ai primi anni ’80, e che durò grosso modo dal 1985 al 2005, come ...

Origini della lenta ripresa (17 marzo 2015)

[1] Perché si abbrevia in R&R anche la coppia di economisti Reinhart-Rogoff. Mentre i Romer sono due economisti, anch’essi statunitensi, marito e moglie.

Tassi di cambio ed effetti degli equilibri patrimoniali (17 marzo 2015)

[1] Il repo è un’abbreviazione di repurchase agreement. Si tratta di uno strumento di gestione del danaro a breve: dei due contraenti, uno vende un ...

L’età dorata di Israele, di Paul Krugman (New York Times 16 marzo 2015)

Il discorso di Netanyahu al Congresso americano non era certo un modo per influire sulla politica estera degli Stati Uniti. Se il leader israeliano avesse voluto farlo, non avrebbe offeso il Presidente degli Stati Uniti e non si sarebbe così smaccatamente schierato con la sua opposizione interna. L'idea era quella di influire sulle prossime elezioni israeliane, che stando ai sondaggi pare dipenderanno non poco dai temi economici. Perchè, con gli anni, Israele è diventato, tra i paesi avanzati, quello caratterizzato dalle maggiori diseguaglianze, più ancora degli Stati Uniti. E' raddoppiato il numero delle famiglie povere, addirittura quadruplicato quello dei bambini poveri, mentre un gruppo minuscolo di una ventina di famiglie ha acquistato ricchezza e potere senza precedenti, con il controllo di molte società che furono privatizzate negli anni '80. L'idea era di distogliere l'attenzione degli elettori da tutto questo, con un discorso bellicoso.

Il problema di contabilità del Giappone di Adair Turner (da Project Syndicate, 16 marzo 2015)

[1] Corrisponde all’IVA. [2] Lo yen è la valuta usata in Giappone. In giapponese si pronuncia «en», mentre la pronuncia «yen» è quella comunemente usata ...

Ragionando sui blog dell’ignoranza economica (16 marzo 2015)

[1] Due psicologi americani che nel 2000 vennero insigniti del satirico premio denominato “(Ig)Nobel” sulle “ricerche improbabili” per studi su questi temi.

Sant’Agostino e la stagnazione secolare (dal blog di Krugman, 16 marzo 2015)

[1] Il tasso di interesse neutrale, o anche ‘naturale’, è un concetto che deriva dall’economista svedese Knut Wicksell ed è il tasso al quale il ...

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