marzo 2015 Archive

Una nota sulla forza del dollaro (14 marzo 2015)

L’eccellente avventura di John e di Maynard (dal blog di Kruman, 14 marzo 2015)

Le elezioni sull’ineguaglianza di Israele (13 marzo 2015)

[1] La tabella indica il cosiddetto ‘coefficiente di Gini’ nei due paesi. Il coefficiente di Gini, introdotto dallo statistico italiano Corrado Gini, è una misura ...

Cose da fare quando si è condannati a Davos (13 marzo 2015)

La forza è debolezza, di Paul Krugman (New York Times 13 marzo 2015)

Per molto tempo i conservatori americani hanno criticato la Fed per la sua politica mirante ad aiutare la ripresa economica. L'argomento era che in quel modo si indeboliva il dollaro. In realtà negli anni passati il dollaro si rafforzò rispetto alle altre valute, in media del 20 per cento; del 27% rispetto all'euro. Oggi accade il contrario e non dipende da guerre valutarie; dipende soltanto dal fatto che - in regime di tassi di cambio flessibili e di alta mobilità dei capitali - naturalmente i guai dell'Europa tendono a contaminare l'America, e la ripresa americana tende a subire un travaso in Europa. Da tutto questo l'Europa trarrà vantaggio, gli USA invece ci rimetteranno. C'è da sperare che questa politica di Draghi e della BCE abbia efficacia, e che la trappola deflattiva in Europa si interrompa. E c'è anche da sperare che alla Fed si comprenda che la crisi non è alle nostre spalle, e che non è il momento di rialzare i tassi di interesse.

Superesperti, alti prelati e lo stato dell’economia (dal blog di Krugman, 13 marzo 2015)

[1] Sulla copertina della rivista Time del 1999 – ricordata im premessa di questo post – comparivano l’allora Presidente della Fed Alan Greenspan (in primo ...

Confusione di fondo alla FOMC (12 marzo 2015)

[1] Al Comitato Federale sul Mercato Aperto, ovvero all’organismo della Fed responsabile delle decisioni fondamentali della politica monetaria. [2] Il “term premium” è la quantità ...

Perchè la deflazione è una buona notizia per l’Europa di Daniel Gros (da Project Syndicate, 11 marzo 2015)

[1] Il barile è una unità di misura di un volume. Un barile di petrolio equivale a 159 litri. [2] In economia il “deflatore del ...

Quando scompaiono i valori (11 marzo 2015)

[1] William Julius Wilson è un sociologo statunitense nato nel 1935, che ha insegnato all’Università di Chicago, dal 1972 al 1996, e poi a quella ...

La verità sui programmi assistenziali (dal blog di Krugman, 11 marzo 2015)

[1] Ovvero, per i quali sono necessari determinati livelli di reddito che devono essere verificati. [2] Medicaid è il programma di assistenza sanitaria per i ...

L’esportazione della stagnazione europea (11 marzo 2015)

[1] Il diagramma è relativo all’evoluzione del tasso di cambio tra dollaro ed euro.

Mentre il tasso di disoccupazione raggiunge un nuovo minimo, il mercato del lavoro resta più fiacco dell’apparenza di Ed Dolan (da EconoMonitor, 10 gennaio 2015)

[1] In gergo finanziario, significa raffreddare la festa, ovvero ad avviare una politica monetaria restrittiva per evitare una crescita fuori controllo dell’inflazione.

Facciamo festa come se fosse il 1995, di Paul Krugman (New York Times 9 marzo 2015)

L'economia americana di questi tempi appare nel modo seguente: i posti di lavoro crescono ed il tasso di disoccupazione scende, ma l'inflazione non sale. Se il mercato del lavoro non avesse più margini, i salari dovrebbero salire e l'inflazione con essi. Ma non accade, cioè non siamo al punto in cui il tasso di disoccupazione pare aver raggiunto il limite al di sotto del quale l'inflazione accelera. Questa è almeno l'interpretazione che danno validi economisti, oltre a Krugman, in particolare, anche Lawrence Summers. Una interpretazione non certa, osserva Krugman. Ma se la Fed sbaglia per difetto di tempestività nel rialzare i tassi di interesse, i guai non saranno grandi. Se si sbaglia per eccesso di fretta e si rialzano subito, il rischio è di finire in una trappola della deflazione, come in Giappone e, a quanto sembra, anche in Europa.

Politiche della domanda in due grandi recessioni (dal blog di Krugman, 9 marzo 2015)

[1] Il grafico mostra l’andamenti del tasso dei finanziamento federali, ovvero del tasso di riferimento della Fed. [2] “Pent-up” significa “circoscrivere, confinare” e significa anche ...

Un’altra dose di economia magica? Marzo 2015

9788806217181: La storia dell’eccezionalismo americano. />
Il sottotitolo di questo bel libro è “Viaggi senza John” e John è Steinbeck, che nel 1960 intraprese – su un camper che chiamò Rocinante e con il suo cagnetto Charley, ma anche con qualche interruzione vacanziera con la moglie, che ogni tanto lo soccorreva nelle località più attraenti – un lungo viaggio dentro gli Stati Uniti, dal New England, dove abitava, a nord, quindi attraverso la regione dei laghi, poi attraversando tutti gli Stati al confine col Canada, scendendo sulla costa del Pacifico sino a Los Angeles, e infine riattraversando l’intero paese dal lato degli Stati meridionali. L’idea di Geert Max, fu, cinquanta anni dopo, nel 2010, ripetere quel viaggio, ma il dialogo con il libro Steinbeck di solito non è molto più che un pretesto.  Semmai il dialogo è con l’America degli anni ’60 (evento di partenza prescelto: il famoso confronto televisivo tra Kennedy e Nixon, passato alla storia perché viene considerata la prima occasione nella quale la televisione esercitò il suo immenso potere, in quel caso ai danni di un Nixon stanco e sudaticcio); ma in generale l’autore ci conduce per un sentiero assai più lungo, e interessante, che è insieme geografico, storico e socio economico. Se c’è un filo rosso di questo viaggio, direi è quello delle ragioni e dei pretesti dell’ “eccezionalismo” americano. Ed egli sembra dialogare forse più con Alexis Tocqueville che con Steinbeck. 

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