May 1 8:52 am
Ben Bernanke delivers a righteous smackdown of the Wall Street Journal editorial page:
It’s generous of the WSJ writers to note, as they do, that “economic forecasting isn’t easy.” They should know, since the Journal has been forecasting a breakout in inflation and a collapse in the dollar at least since 2006, when the FOMC decided not to raise the federal funds rate above 5-1/4 percent.
It has taken Ben almost no time in his blogging career to start sounding pretty much identical to Brad DeLong and perhaps other liberal econobloggers one might think of!
And BB is right, of course, that the WSJ has been consistently wrong on inflation, just as it has been consistently wrong on interest rates. It has spent a very long time peddling a specific kind of scare story — debt! printing presses! Zimbabwe! — that has been utterly wrong, but is never revised.
But what’s interesting here is that the Journal is far from alone in peddling this stuff — it’s also the staple of financial TV and many financial publications — and there are still many avid consumers after all these years of utter predictive failure.
We really need to stop pretending that this is any kind of rational argument. There’s something about inflation derp that goes straight to the ids of certain people — largely, one suspects, angry old men, though it would be nice to have hard evidence on the demographic. And they will keep regarding the Journal as the place to get the truth no matter how much money it costs them.
Bernanke e gli inflazionisti
Ben Bernanke assesta una giusta reprimenda alla pagina degli editoriali del Wall Street Journal:
“E’ generoso, da parte di coloro che scrivono sul WSJ, notare, come fanno, che ‘le previsioni economiche non sono facili’. Loro dovrebbero saperlo, dato che il Journal è venuto facendo previsioni su uno scoppio dell’inflazione e su un collasso del dollaro almeno a partire dal 2006, quando la FOMC [1] decise di non elevare il tasso dei finanziamenti federali al di sopra del 5 . ¼ per cento.”
Non c’è voluto molto perché Ben, nella sua carriera di blogger, cominciasse a sembrare praticamente identico a Brad DeLong e magari ad altri blogger economici che possono venire in mente!
E Ben Bernanke, ovviamente, ha ragione nel dire che il WSJ ha avuto costantemente torto sull’inflazione, come ha avuto costantemente torto sui tassi di interesse. Esso spese un tempo lunghissimo mettendo in circolazione un genere particolare di racconti terribili – Il debito! Lo stampare moneta! Lo Zimbabwe! – che sono stati completamente sbagliati, ma mai riesaminati.
Ma quello che in questo caso è interessante è che il Journal è lungi dall’esser rimasto solo nel mettere in giro questa roba – essa è anche il prodotto di base delle televisioni e di molte pubblicazioni finanziarie – e ci sono ancora, dopo tutti questi anni di totale fallimento nelle previsioni, ancora molti consumatori avidi.
Abbiamo veramente bisogno di smettere di pensare che questo sia in qualche modo un argomento razionale. C’è qualcosa nei ‘derp’ [2] dell’inflazione che va diritto all’identità di certe persone – in gran parte, vien da pensare, uomini anziani arrabbiati, per quanto sarebbe bello avere qualche prova inequivocabile sulla demografia. E continueranno a considerare il Journal come il posto nel quale trovano la verità, a prescindere da quanti soldi gli costi.
[1] Il Federal Open Market Committee (italiano Comitato federale del mercato aperto, FOMC) è un organismo della Federal Reserve incaricato di sorvegliare le operazioni di mercato aperto negli Stati Uniti e ne è il principale strumento di politica monetaria. Il FOMC regola la politica monetaria specificando l’obiettivo a breve termine ovvero decidendo il federal funds rate, ovvero livello dei tassi d’interesse negli USA.
[2] Credo che in generale “derp” indichi quando qualcuno dice qualcosa di sciocco, e dunque indica anche la categoria di persone predisposta a tali stupidaggini. Deriva da un personaggio dei cartoni della serie South Park.
By mm
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