May 28 1:04 pm
Back in 2013, when Olivier Blanchard presented a paper on Latvia at the Brookings Panel, many of the participants were bemused: why was the august panel devoting so much time to a country with the population of Brooklyn? But Latvia was, for a time, the great poster child for austerity.
Even then, as many of us pointed out (I was one of Olivier’s discussants) that role rested on shaky foundations; the main really good news about Latvia, rapid productivity growth, arguably had more to do with the catchup of a very poor country by European standards than with macro policy.
And now, as Frances Coppola notes, the era of rapid bounce back has stalled out. Here’s Latvia as compared with another small peripheral economy (even fewer people, although comparable GDP) that followed very different policies:
Eurostat
And no, Latvia’s rapid pre-crisis growth says nothing at all about the success of its post-crisis policies — if anything, it should set the bar for success higher.
Truly, nothing much here to justify all that triumphalism.
Lettonia: l’eccitazione è passata
Nel 2013, quando Olivier Blanchard presentò un saggio sulla Lettonia al Brooking Panel, molti dei partecipanti rimasero sconcertati: perché quel prestigioso comitato dedicava tanto tempo ad un paese con la popolazione di Brooklyn? Ma, per un certo periodo, la Lettonia fu il grande riferimento pubblicitario dell’austerità.
Anche allora, come molti di noi misero in evidenza (io fui un degli interlocutori di Olivier in quel dibattito) quel ruolo si basava su fondamenti traballanti; la vera principale buona notizia sulla Lettonia, una crescita della produttività molto rapida, aveva probabilmente molto più a che fare con il fatto che un paese molto povero si era rimesso al passo degli standard europei che non con la politica macroeconomica.
E adesso, come osserva Frances Coppola, l’epoca del grande rimbalzo si è bloccata. Ecco un confronto tra la Lettonia e un’altra piccola economia periferica (con ancora meno abitanti, seppure con un PIL comparabile) che ha seguito politiche molto diverse:
Eurostat
E no, la rapida crescita precedente alla crisi non ci dice niente del successo delle sue politiche successive alla crisi – semmai, dovrebbe collocare più in alto la barra del successo.
Per la verità qua non c’è niente che giustifichi quel trionfalismo.
By mm
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