Blog di Krugman

Ci sono opinioni diverse sulla forma della macroeconomia (6 giugno 2015)

 

Jun 6 1:55 am

Views Differ on Shape of Macroeconomics

The doctrine of expansionary austerity — the claim that slashing spending would actually boost demand and employment, because it would have such positive effects on confidence that this would outweigh the direct drag — was immensely popular among policymakers in 2010, as the great turn toward austerity began. But the statistical underpinnings of the doctrine fell apart under scrutiny: the methods Alberto Alesina used to identify changes in fiscal policy did not, it turned out, do a very good job, and more careful work found that historically austerity has in fact been contractionary after all. Moreover, the experience of austerity programs seemed to confirm what Keynesians new and old had warned from the beginning — that the negative effects of austerity are much larger under conditions where they cannot be offset by conventional monetary policy.

So at this point research economists overwhelmingly believe that austerity is contractionary (and that stimulus is expansionary). Surveys show overwhelming support among US economists for the proposition that the ARRA was a job creator, a huge majority of British academics denying that the Cameron austerity program was positive for growth. The Federal Reserve, the IMF, the OECD, the OBR, and more believe that austerity is contractionary. Nothing in economics is every settled for good, but for now at least expansionary austerity has virtually collapsed as a doctrine taken seriously by researchers.

Nonetheless, Simon Wren-Lewis points us to Robert Peston of the BBC declaring

I am simply pointing out that there is a debate here (though Krugman, Wren-Lewis and Portes are utterly persuaded they’ve won this match – and take the somewhat patronising view that voters who think differently are ignorant sheep led astray by a malign or blinkered media).

Wow. Yes, I suppose that “there is a debate” — there are debates about lots of things, from climate change to evolution to alien spaceships hidden in Area 51. But to suggest that this debate is at all symmetric is just wrong — and deeply misleading to one’s audience.

As for the claim that it’s somehow patronizing to suggest that voters are ill-informed when (a) macroeconomics is a technical subject, and (b) the media have indeed misreported the state of the professional debate — well, this is sort of an economic version of the line that one must not suggest that the Iraq war was launched on false pretenses, because this would be disrespectful to the troops. If you’re being accused of misleading reporting, it’s hardly a defense to say that the public believed your misinformation — more like a self-indictment.

Again, we’re not talking about the truth of how fiscal policy works so much as the state of professional opinion on that question, which is very one-sided. And it’s actually disturbing to see reporters unwilling to admit that simple reality.

 

Ci sono opinioni diverse sulla forma della macroeconomia [1]

La dottrina dell’austerità espansiva – l’argomento secondo il quale abbattere la spesa incoraggerebbe effettivamente la domanda e l’occupazione, perché avrebbe tali effetti positivi sulla fiducia che supererebbero il prelievo diretto – nel 2010 era immensamente popolare tra gli operatori politici, al momento in cui ebbe inizio la grande svolta verso l’austerità. Ma i sostegni statistici andarono in pezzi ad una valutazione più attenta: si scoprì che i metodi utilizzati da Alberto Alesina per identificare i mutamenti nella politica della finanza pubblica non erano stati davvero un buon lavoro, e uno studio più scrupoloso mostrò che di fatto, in fin dei conti, l’austerità aveva avuto storicamente effetti di contrazione. Inoltre, l’esperienza dei programmi di austerità parve confermare quello per cui i keynesiani vecchi e nuovi avevano messo in guardia sin dall’inizio – ovvero che gli effetti negativi dell’austerità sono molto più ampi nelle condizioni nelle quali non possono essere bilanciati da politiche monetarie convenzionali.

Dunque a questo punto gli economisti che fanno ricerche credono in modo schiacciante che l’austerità abbia effetti di contrazione (e che la spesa pubblica abbia effetti espansivi). I sondaggi mostrano un sostegno schiacciante tra gli economisti statunitensi al concetto secondo il quale la legge per la ripresa e gli investimenti negli Stati Uniti [2] abbia creato posti di lavoro, una ampia maggioranza di accademici britannici nega che il programma dell’austerità di Cameron sia stato positivo per la crescita. La Federal Reserve, il FMI, l’OCSE, l’OBR [3] ed altri credono che l’austerità abbia effetti di contrazione. In economia niente è stabilito una volta per tutte, ma a questo punto l’austerità espansiva è almeno virtualmente crollata come una dottrina che gli economisti prendono sul serio.

Nondimeno, Simon Wren-Lewis ci rimanda a Robert Peston della BBC, i quale dichiara:

“Io sto semplicemente mettendo in evidenza che in questo caso c’è un dibattito (sebbene Krugman, Wren-Lewis e Portes siano completamente persuasi di aver vinto la partita – ed assumano un punto di vista in qualche modo condiscendente secondo il quale gli elettori che la pensano diversamente sono pecorelle ignoranti fuorviate da media malefici e con i paraocchi.)”

Caspita! È vero, suppongo che “ci sia un dibattito” – ci sono dibattiti su un mucchio di cose, dal cambiamento climatico, all’evoluzione, alle navi spaziali degli alieni nascoste nell’area 51 [4]. Ma dire che questo dibattito è del tutto simmetrico è proprio sbagliato – e profondamente fuorviante per il proprio pubblico.

Quanto all’argomento che esso in qualche modo sia incline a suggerire che gli elettori siano male informati, considerato che (a) la macroeconomia è un tema tecnico, e (b) i media hanno in effetti fornito resoconti fuorvianti sullo stato del dibattito tra i professionisti – ebbene, questa è una specie di versione economica della linea secondo la quale a nessuno può essere consentito di suggerire che la guerra in Iraq fosse stata intrapresa sulla base di falsi pretesti, in quanto sarebbe irrispettoso per le truppe. Se venite accusati di resoconti fuorvianti, replicare che l’opinione pubblica ha creduto nella vostra cattiva informazione, difficilmente può essere considerata una difesa – assomiglia di più ad una auto accusa.

Ancora, non stiamo parlando tanto del fatto oggettivo di come funzioni la politica della finanza pubblica, quanto delle opinioni professionali su quel tema, che sono del tutto convergenti in un’unica direzione. E per la verità è irritante constatare che ci sono giornalisti indisponibili ad ammettere quella semplice verità.

 

 

[1] Krugman utilizza qua la stessa espressione ironica che aveva coniato all’epoca della guerra in Iraq per attaccare i giornalisti che pretendevano di non essere ‘faziosi’ perché usavano la tecnica giornalistica di descrivere tutto come opinabile, pur in presenza di evidenti falsificazioni. In quella occasione scrisse che si era arrivati al punto che, se George Bush avesse detto che la Terra è piatta, gran parte dei giornali avrebbero titolato che “era in corso un dibattito sulla forma del Pianeta”.

[2] ARRA è la sigla di “American Recovery and Reinvestment Act”.

[3] È la sigla dell’Ufficio della Responsabilità di Bilancio del Regno Unito.

[4] L’Area 51, inizialmente chiamata “Nevada Test Site – 51″ e successivamente ribattezzata con il nome attuale, fa parte di una vasta zona militare operativa di 26 000 k (circa l’equivalente della superficie della Sardegna) situata vicino al villaggio di Rachel a circa 150 km a nord-ovest di Las Vegas, nel sud dello stato statunitense del Nevada. Nonostante sia situata nella vasta regione appartenente alla Nellis Air Force Base, le strutture nei pressi del Groom Lake sembrano essere gestite come se fossero un distaccamento dell’Air Force Flight Test Center della base aerea di Edwards nel Deserto del Mojave e, come tale, la base è nota con il nome di Air Force Flight Test Center (Detachment 3) … Gli elevati livelli di segretezza che circondano la base e il fatto che la sua esistenza sia solo vagamente ammessa dal governo statunitense ha reso questa base un tipico soggetto delle teorie del complotto e protagonista del folklore ufologico. (Wikipedia)

 

z 755

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

By


Commenti dei Lettori (0)


E' possibile commentare l'articolo nell'area "Commenti del Mese"