Jun 24 10:34 am
As we wait for King v Burwell – just how far are Republicans on the court willing to destroy the institution’s reputation on behalf of their party? – one question I found myself wondering about was how much of its original goal Obamacare has achieved. We know that the number of uninsured has dropped sharply; we also know that there are still a lot of uninsured. So how are we doing?
There are three issues that, I find, most reporting on the program’s progress tend to ignore. The first is that the ACA was never intended to cover everyone – undocumented immigrants aren’t eligible, yet account for several percent of the population. Second, because signup isn’t automatic, there will always be some leakage, some eligible people who fall through the cracks. Finally, of course, a large number of states are refusing to expand Medicaid and in general trying to obstruct the law.
So it seems to me that to evaluate the program we should (a) look at states that have implemented the law as it was intended to work and (b) compare with a realistic benchmark. For the latter, I’d suggest Massachusetts, where Romneycare has been in operation for almost a decade – and which still has 5 percent of adults age 18-64 uninsured, probably about half undocumented immigrants and half eligible residents falling through the cracks.
How is Obamacare doing relative to that benchmark in its second year of operation? The answer is, pretty well. In Medicare expansion states, it’s already around 80 percent of the way there:
And notice that this been achieved while the deficit has been shrinking and we’ve been having the best job growth since the 1990s. Folks, this program works; not perfectly, but every single claim by its opponents — it won’t reduce the number of uninsured, it will cause soaring rates, it will explode the deficit, it will kill jobs — has been proved false.
Con la riforma sanitaria di Obama, gran parte del percorso è stata fatta
Nel mentre attendiamo l’esito della causa King contro Burwell [1] – quanto sono semplicemente distanti i repubblicani della Corte suprema che vogliono distruggere la reputazione dell’istituzione nell’interesse del loro partito? – mi sono ritrovato a pormi la domanda di quanto del suo obbiettivo originale è stato realizzato con la legge di riforma sanitaria di Obama. Sappiamo che il numero dei non assicurati è calato drasticamente; sappiamo anche che ci sono ancora molti non assicurati. Dunque, a che punto siamo?
Scopro che ci sono tre temi che gran parte dei resoconti sui progressi del programma tendono ad ignorare. Il primo è che la Legge sulla Assistenza Sostenibile non ha mai avuto lo scopo di assicurare tutti – gli immigrati privi di documenti non ne hanno titolo, eppure realizzano una discreta percentuale della popolazione. Il secondo, dato che l’iscrizione non è automatica, è che sempre ci saranno sempre alcune perdite, alcune persone che hanno titolo e che scompaiono nelle pieghe della procedura. Infine, ovviamente, quello per il quale un gran numero di Stati stanno rifiutando l’ampiamento di Medicaid ed in generale stanno facendo ostruzionismo alla legge.
Dunque, mi pare che per valutare il programma dovremmo: a) guardare agli Stati che hanno messo in atto la legge nei termini nei quali si prevedeva che funzionasse; b) confrontarli con un riferimento realistico. Per l’ultimo aspetto, suggerirei il caso del Massachusetts, dove la riforma della assistenza di Romney [2] è stata in funzione per quasi un decennio – e che ha ancora un 5 per cento di adulti tra i 18 ed i 64 anni non assicurati, circa la metà dei quali probabilmente immigrati sprovvisti di documenti e l’altra metà di residenti aventi titolo scomparsi nelle pieghe.
Come sta operando la riforma sanitaria di Obama in relazione a quel riferimento, nel suo secondo anno di operatività? La risposta è, abbastanza bene. Negli Stati che hanno consentito l’espansione di Medicaid [3] , siamo già quasi all’80 per cento del percorso:
E si noti che tutto questo è stato ottenuto nel mentre il deficit è venuto riducendosi e stiamo avendo la crescita migliore di posti di lavoro dagli anni ’90. Signori, il programma funziona; non perfettamente, ma ogni singola pretesa dei suoi oppositori – non ridurrà il numero dei non assicurati, le polizze saliranno alle stelle, il deficit esploderà, farà perdere posti di lavoro – si è mostrata falsa.
[1] La Corte Suprema dovrà nei prossimi giorni decidere su una istanza legale che punta in pratica a far saltare la legge di riforma sanitaria. La causa è nota come King vs Burwell, e secondo i calcoli del Governo un pronunciamento negativo della Corte toglierebbe la assicurazione sanitaria ad oltre 6 milioni di americani. L’istanza si basa non su aspetti sostanziali della legge, ma su una formulazione imprecisa o inesatta, che pure rischia di portare ad una sua pratica liquidazione.
[2] Come si sa, Romney – il candidato repubblicano alle passate elezioni presidenziali – era stato in precedenza Governatore del Massachusetts, ed aveva fatto approvare una legislazione sanitaria abbastanza simile a quella approvata con Obama per tutti gli Stati Uniti. I repubblicani, e Romney, ‘risolsero’ questa evidente contraddizione (tra la loro assoluta contrarietà alla riforma di Obama e il fatto che il loro candidato ne avesse approvata una simile nel suo Stato) semplicemente non parlandone mai.
[3] Nel testo inglese mi pare ci sia un errore, il programma per il quale la Legge di riforma prevede una espansione è Medicaid, non Medicare.
[4] La tabella mostra l’andamento del livello dei ‘non assicurati’ negli Stati che hanno deciso l’espansione di Medicaid (in celeste, con una percentuale finale di non assicurati del 7,5%); in quelli che l’hanno bloccata (in nero, con una percentuale finale di non assicurati quasi doppia, del 14,4%); e infine in tutti gli Stati (in blu, con una percentuale del 10,1%).
Mi pare implicito che la tabella calcola i non assicurati sul totale della popolazione tra i 18 ed i 64 anni, compresi dunque coloro che sono sprovvisti dei documenti per aver titolo a godere dei suoi benefici. In pratica questi ‘non assicurati’ sono circa il 5 per cento nel Massachusetts – dove la legge ha operato per un decennio – e il 7,5% negli Stati che hanno messo interamente in funzione la riforma di Obama, dopo soli due anni di operatività. Per questo il post titola che la riforma sanitaria di Obama ha già realizzato buona parte del percorso.
By mm
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