Jun 28 5:37 pm
OK, this is real: Greek banks closed, capital controls imposed. Grexit isn’t a hard stretch from here — the much feared mother of all bank runs has already happened, which means that the cost-benefit analysis starting from here is much more favorable to euro exit than it ever was before.
Clearly, though, some decisions now have to wait on the referendum.
I would vote no, for two reasons. First, much as the prospect of euro exit frightens everyone — me included — the troika is now effectively demanding that the policy regime of the past five years be continued indefinitely. Where is the hope in that? Maybe, just maybe, the willingness to leave will inspire a rethink, although probably not. But even so, devaluation couldn’t create that much more chaos than already exists, and would pave the way for eventual recovery, just as it has in many other times and places. Greece is not that different.
Second, the political implications of a yes vote would be deeply troubling. The troika clearly did a reverse Corleone — they made Tsipras an offer he can’t accept, and presumably did this knowingly. So the ultimatum was, in effect, a move to replace the Greek government. And even if you don’t like Syriza, that has to be disturbing for anyone who believes in European ideals.
A strange logistical note: I’m on semi-vacation this week, doing a bicycle trip in an undisclosed location. It’s only a semi-vacation because I didn’t negotiate any days off the column; I’ll be in tomorrow’s paper (hmm, I wonder what the subject is) and have worked the logistics so as to make Friday’s column doable too. I was planning to do little if any blogging, and will in any case do less than I might have otherwise given the events.
(G)risis
Eccoci, è proprio così: le banche greche sono state chiuse, sono stati imposti i controlli dei capitali. L’uscita della Grecia dall’euro non è così inimmaginabile – la più temuta madre di tutti gli assalti agli sportelli bancari è già successa, il che significa che una analisi costi benefici a partire da adesso è molto più favorevole all’uscita dall’euro di quanto non fosse in precedenza.
Per quanto, chiaramente, adesso alcune decisioni devono aspettare il referendum.
Io voterei no, per due ragioni. La prima, per quanto la prospettiva dell’uscita dall’euro faccia paura a tutti – incluso il sottoscritto – la troika sta ora chiedendo che il regime politico dei cinque anni passati prosegua indefinitamente. Quale speranza c’è in questo? Forse, solo forse, la disponibilità a lasciare l’euro consiglierà un ripensamento, sebbene non sia probabile. Ma anche così, la svalutazione non creerebbe molto maggiore caos di quello che già esiste, e preparerebbe la strada ad una ripresa, proprio come in molti altri posti ed in altre epoche. La Grecia non è poi così diversa.
La seconda: le implicazioni politiche di una vittoria dei sì sarebbero del tutto problematiche. La troika evidentemente ha fatto il contrario di Corleone [1] – hanno fatto a Tsipras un’offerta che non può accettare, e presumibilmente l’hanno fatta sapendolo. Dunque, in sostanza l’ultimatum è stato una mossa per sostituire il Governo greco. Ed anche se non vi piace Syriza, questo dovrebbe essere fastidioso per chiunque creda negli ideali europei.
Una inconsueta annotazione logistica: questa settimana sono in una mezza vacanza, in una escursione ciclistica in una località segreta. Si tratta solo di una mezza vacanza, perché non avevo concordato alcun giorno libero dagli articoli; sarò sul giornale di domani (e mi immagino su quale tema) ed ho organizzato i miei piani in modo da rendere fattibile anche l’articolo di venerdì. Avevo previsto di scrivere poco sul blog, se fosse stato il caso, e dati gli eventi lo farò comunque meno di quanto avrei potuto fare altrimenti.
[1] La famosa espressione “fategli un’offerta che non possa rifiutare” è forse diventata la frase più nota del film (e del libro) Il Padrino, di Mario Puzo. In questo caso, viene fatta un’offerta che non può che essere rifiutata.
By mm
E' possibile commentare l'articolo nell'area "Commenti del Mese"