Jun 12 5:41 am
Over the past few weeks I’ve been watching a real-time demonstration of how American voters come to be misinformed about key policy issues. Yes, it’s Obamacare again.
Here’s how it played: some insurance companies began filing requests for large increases in the premiums for individual plans. Now, anyone who reads Charles Gaba knows that such filings need to be taken with huge helpings of salt: there were similar stories last year, and it turned out both that approved increases were much smaller than requests and that the companies asking for big raises were outliers; overall, premiums rose very little.
Nonetheless, my inbox began filling up with right-wing attacks on the mainstream media for covering up the truth about skyrocketing Obamacare costs, and this pressure campaign had its effect: soon, scare stories about a looming disaster began popping up.
And then more numbers began coming in, and sure enough, the whole thing is looking like a false alarm.
So will there be big headlines about Obamacare not costing that much, after all, and how the earlier reports were misleading? Hahaha.
And think how this affects the vast majority of voters. They aren’t carefully keeping score; they’re forming impressions based on reports they hear mainly in passing. So each year they hear a flurry of scare stories about surging premiums, then nothing more — and the impression they build up over time is that Obamacare expenses are out of control. No wonder, then, that almost nobody knows the truth, which is that Obamacare has ended up costing much less than expected.
The point is that we’re looking at a highly successful disinformation campaign, which works because the media keep letting themselves be played.
Il circuito della disinformazione sulla riforma sanitaria di Obama
Nelle scorse settimane ho assistito ad una dimostrazione in tempo reale di come gli elettori americani possano essere disinformati su tematiche politiche cruciali. Sì, ancora a proposito della riforma sanitaria.
Ecco come si è svolto: alcune società assicurative hanno cominciato a presentare richieste per cospicui aumenti nelle polizze dei programmi individuali. Ora, chiunque legga Charles Gaba [1] sa che tali richieste vanno prese con molta circospezione: ci furono storie simili l’anno passato, e venne fuori sia che vennero approvati aumenti che erano molto più piccoli, sia che le società che chiedevano grandi aumenti erano eccezioni; il generale le polizze aumentarono molto poco.
Nondimeno, la mia corrispondenza mail si sta riempiendo di attacchi della destra sui media più diffusi per aver coperto la verità a proposito dei costi delle riforma sanitaria di Obama che stanno andando alle stelle, e questa campagna di pressioni ha avuto i suoi effetti: in breve tempo hanno cominciato a spuntar fuori storie tremende su un disastro incombente.
Dopo di che sono cominciati ad arrivare maggiori dati e, come era prevedibile, tutta la faccenda assomiglia ad un falso allarme.
Ci saranno dunque grandi titoli su come la riforma di Obama non sta costando così tanto, in fin dei conti, e su come i primi resoconti fossero fuorvianti? Risata fragorosa.
E si pensi come questo influenzi la grande maggioranza degli elettori. Costoro non stanno scrupolosamente tenendo i conti; si formano impressioni basate su resoconti che principalmente ascoltano di passaggio. Dunque, ogni anno ascoltano un turbinio di racconti terribili sui premi assicurativi che stanno crescendo, poi nient’altro – e l’impressione che si formano col tempo è che le spese della riforma sanitaria di Obama siano fuori controllo. Nessuna meraviglia, dunque, che quasi nessuno sappia la verità, ovvero che la riforma sanitaria ha finito per costare molto meno di quello che era previsto.
Il punto è che stiamo assistendo ad una campagna di disinformazione di grande successo, che funzione perché i media continuano a permettere di essere essi stessi presi in giro.
[1] Autore di un blog che si è specializzato in questi anni nel seguire gli andamenti della riforma sanitaria.
By mm
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