giugno 2015 Archive

Una norma di legge per i debiti degli Stati, di Joseph E. Stiglitz e Martin Guzman (da Project Syndicate, 15 giugno 2015)

[1] Mi permetto di riprodurre un considerazione da me fatta in passato a proposito della traduzione del termine “sovrano”: “ …. in italiano continuiamo a ...

Non so molto di storia, versione Jeb Bush (14 giugno 2015)

  [1] La connessione è con un articolo del 13 giugno sul New York Times, che spiega i problemi che Jeb Bush sta incontrando nell’avvio ...

Regolamentazione ed arbitraggio (intrinsecamente per esperti) (13 giugno 2015)

    [1] In finanza, l’Arbitrage Pricing Theory (APT) è un modello in base al quale il rendimento di un titolo azionario è espresso in ...

Declino e caduta dei democratici alla Davos (13 giugno 2015)

[1] Lo spunto di questo post è un articolo del 12 giugno sul NYT, che racconta la sconfitta subita da Obama – per effetto del ...

Idee ‘seriamente’ cattive, di Paul Krugman (New York Times 12 giugno 2015)

Per idee 'seriamente' cattive Krugman intende le idee cattive delle Persone Molto Serie, e torna a spiegare come esse vivano di vita propria, a prescindere dalle testimonianze avverse. E' il caso dell'Inghilterra, dove in questi giorni il Cancelliere dello Scacchiere Osborne ha confermato l'intenzione di proseguire le politiche dell'austerità, addirittura con una legge che prescriva l'obbligo degli avanzi di bilancio. In sostanza, Osborne risponde a problemi che l'Inghilterra non ha e non risponde a quelli che ha; considerato che il suo debito non è elevatissino, che i suoi costi di indebitamento sono bassi come non sono mai stati e che ha conosciuto una caduta della produttività del 7 per cento rispetto al 2008 (solo in virtù della quale i livelli occupazionali hanno resistito). Solo propaganda? In realtà no, perchè le idee della Persone Molto Serie, appunto, vivono di vita propria e governano il mondo.

Il circuito della disinformazione sulla riforma sanitaria di Obama (12 giugno 2015)

[1] Autore di un blog che si è specializzato in questi anni nel seguire gli andamenti della riforma sanitaria.

Il Pianeta e la politica, il nuovo libro di Naomi Klein – 11 giugno 2015

z 808 Provo a ripercorrere alcune delle informazioni e delle idee che vengono dai testi tradotti negli ultimi mesi sulla Grecia, e a metterle a confronto con il prevalente giudizio di buona parte dei media e della politica nazionale ed europea sulla ‘irresponsabilità’ e ‘inaffidabilità’ dei governanti greci (è il “pensiero unico” in voga in queste settimane), facendomi guidare da una domanda che non mi pare troppo ingenua: quale logica dovrebbe seguire un ragionamento su un paese in profonda crisi economica – la disoccupazione giovanile al 60 per cento! – e con un onere del debito che tutti riconoscono sproporzionato alle sue possibilità? Insomma, di cosa si sta parlando? Credo che due semplici domande dovrebbero essere giudicate da tutti preliminari ad ogni ragionamento sensato (a dire il vero, le domande sono talmente semplici da rasentare la stupidità, ma è quello che mi propongo di illustrare; ovvero l’insidia maggiore nei ‘pensieri unici’ è esattamente la stupidità, perché solo ragionando in modo stupido si creano quelle condizioni di opacità che deformano il buon senso e, a seguire, anche il metodo democratico). Ecco le domande: 1 – Perché c’è bisogno di un nuovo accordo, visto che ce n’era già uno nel 2010? Forse in questi ultimi anni, la condizione dell’economia greca è peggiorata? E se è peggiorata, perché è successo, nonostante gli aiuti? 2 - È stata attuata una politica di austerità finalizzata ad ottenere una qualche regolarità nella restituzione dei debiti? Forse quella politica è stata inferiore rispetto a quella messa in atto da altri paesi debitori, e questo spiega il mancato recupero di competitività e l’aggravarsi della crisi dell’economia greca? O invece è stata proprio quella austerità che ha fatto crollare l’economia greca e dunque ha provocato il collasso su ogni ipotesi di restituzione del debito?

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La mutabilità dei salari (dal blog di Krugman, 11 giugno 2015)

[1] Il termine monopsonio designa una particolare forma di mercato caratterizzata dalla presenza di un solo acquirente a fronte di una pluralità di venditori … ...

Note sulla Walmart e sui salari (per esperti) (dal blog di Krugman, 10 giugno 2015)

[1] Il termine monopsonio designa una particolare forma di mercato caratterizzata dalla presenza di un solo acquirente a fronte di una pluralità di venditori … ...

Il decennio trascorso (dal blog di Krugman, 10 giugno 2015)

      [1] Con “Sand States” – gli ‘Stati della sabbia’ – si intende riferirsi a quattro Stati della “Cintura del Sole” (ovvero della ...

Niente affatto la crisi peggiore (9 giugno 2015)

[1] Ground Zero, in inglese, è il termine con il quale, dagli esperimenti sull’atomica del Progetto Manhattan e il successivo bombardamento nucleare del Giappone nel ...

Il Partito della responsabilità nelle finanze pubbliche in azione (9 giugno 2015)

[1] È un Senatore repubblicano eletto in Florida. Pare, dall’articolo in connessione sul NYT, che le sue difficoltà personali derivino da operazioni finanziarie stravaganti e ...

Il partito delle “facce di bronzo” (9 giugno 2015)

[1] Il termine “chutzpah” deriva dalla cultura yiddish, più precisamente da un storiella che narra di un tizio che, dopo aver ammazzato i propri genitori, ...

Combattere il “derp”, di Paul Krugman (New York Times 8 giugno 2015)

"Derp" è un personaggio dei fumetti della serie South Park; un individuo piuttosto sconclusionato che si batte un martello in testa, quasi ad ammettere la propria inettitudine. E' un termine che sta avendo fortuna come un tratto distintivo del paesaggio intellettuale odierno. "Derp" è continuare dopo 7 anni a prevedere una inflazione fuori controllo che non si materializza mai; "derp" è prevedere che la riforma sanitaria vada a pezzi anche se funziona discretamente. Un rimedio contro l'ottusità degli atteggiamenti "derp" sarebbe quello di non essere troppo accondiscedenti con le tesi che vanno incontro ai vostri convincimenti; anzi, essere verso tali argomenti particolarmente critici e scrupolosi. In fondo, educarsi alla passione per la verità dovrebbe essere considerato un dovere civico. Anche se non si può negare che per la destra sia un esercizio più complicato.

Io non penso che “derp” significhi quello che voi pensate (8 giugno 2015)

[1] Per il significato del termine “derp” (e per le ragioni per le quali l’abbiamo adottato senza impossibili traduzioni) si veda su questo blog l’articolo ...

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