Blog di Krugman

Piccoli grandi uomini (16 giugno 2015)

 

Jun 16 9:15 am

Little Big Men

The big question about the supposed Republican frontrunner is “Jeb! Why???” What does he have to offer? What does he stand for?

Well, yesterday we got a sort of answer: he’s going to run as the candidate of economic growth, which he claims to know something about because as governor of Florida he had the honor of presiding over a huge housing bubble. But it’s an even odder choice of themes than this fact implies.

First of all, isn’t it weird how conservatives have convinced themselves that they have the secrets of growth? It’s as if a bunch of guys who are only 5’7″ (my height, btw) were running around in the firm belief that they’re all 6’2″. Nothing at all in the historical record supports this belief. Here’s the growth in real GDP under several presidents:

z 783

 

 

 

 

 

 

 

 

In case you’re wondering, Obama is below Bush at this point, but since Bush ended with a severe recession that continued into Obama’s first year, it’s almost certain that the full 8-year growth will be higher under the current president.

But Jeb! isn’t just drawing on the general conservative growth delusion. He’s piggybacking completely on his brother’s institute, which has a much-derided 4-percent growth project. FYI, the institute’s founding executive director was James K. Glassman, described by the Bush Center’s site as having “written three books on investing.” Indeed, and one of those books was “Dow 36,000.”

So Jeb! insists that he’s not his brother — he’s even replaced his last name with a punctuation mark — and is portrayed by sympathetic reporters as the serious, wonky member of the family that must not be named. But the best he can come up with in his campaign launch is some lukewarm leftovers from his brother’s already pretty sad excuse for a research institute.

Update: According to Politico, the 4 percent project was Jeb!’s idea. OK, but still pretty sad.

This has to be one of the laziest campaigns ever.

 

Piccoli grandi uomini

La grande domanda a proposito del presunto favorito alle primarie repubblicane è: “Jeb! Perché?” Cosa ha da offrire? Cosa rappresenta?

Ebbene, ieri abbiamo avuto una specie di risposta: egli intende competere come il candidato della crescita economica, che egli pretende di conoscere perché nelle sue vesti di Governatore della Florida ha avuto l’onore di governare nel corso di una vasta bolla immobiliare. Ma questo fatto implica una varietà di temi ancora più fantastica.

Prima di tutto, non è bizzarro come i conservatori si siano persuasi di possedere i segreti della crescita? È come se un gruppo di individui che sono alti soltanto 5 piedi e 7 pollici (per combinazione, la mia altezza) stessero competendo nella ferma convinzione di essere tutti alti 6 piedi e 2 pollici [1]. Niente nelle serie storiche sostiene questa convinzione. Ecco qua la crescita in PIL reale sotto vari presidenti:

z 783

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel caso ve lo chiedeste, a questo punto Obama è al di sotto di Bush, ma dato che Bush terminò con una grave recessione che proseguì nel primo anno di Obama, è quasi certo che l’intera crescita durante gli otto anni sarà più elevata per il Presidente attualmente in carica.

Ma “Jeb!” [2] non sta soltanto attingendo alla generale illusione conservatrice sulla crescita. Egli si è completamente sdraiato sull’Istituto di suo fratello, che ha un progetto di crescita del 4 per cento sul quale è stata fatta molta ironia. Il FYI, l’Istituto il cui direttore esecutivo e fondatore è stato James K. Glassman, viene descritto dal sito del Bush Center per aver “scritto tre libri sugli investimenti”. Per la verità, uno di quei libri fu “Dow 36.000” [3].

Dunque “Jeb!” insiste di non essere suo fratello – ha persino rimpiazzato il suo cognome con un punto esclamativo – e viene raffigurato da giornalisti compiacenti come il serio, studioso componente di una famiglia che non deve essere nominata. Ma il meglio che può farsi venire in mente nel lancio della sua campagna elettorale sono alcuni tiepidi rimasugli di una già abbastanza triste giustificazione da parte di un istituto di ricerca di suo fratello.

 

Correzione: Secondo il blog Politico il progetto del 4 per cento è stata un’idea di “Jeb!”. Ne prendo atto, ma resta abbastanza triste. Questa è destinata ad essere una delle campagne elettorali più sciatte della storia.

 

 

[1] Mi pare che nel primo caso dovrebbe essere circa 1 metro e 70 centimetri, mentre nel secondo circa 1 metro e 83 centimetri.

[2] Come si è visto al post precedente, il nome di Bush col punto esclamativo è stato presentato in questi giorni come il logo elettorale di Jeb Bush. Pare che la ragione principale di riferire solo il nome e l’aggiunta dell’esclamativo siano una ‘mossa’ comunicativa per allontanare i rischi di un accostamento negativo col Bush della guerra in Iraq (il punto esclamativo, si può arguire, sta a significare che quello che conta è il nome!)

[3] Il libro, dello stesso Glassman e di Kevin A. Asset, venne pubblicato nel 1999, alla vigilia dello scoppio della bolla dei prodotti informatici, e prevedendo appunto una forte crescita del mercato dei titoli Dow Jones negli anni successivi, si guadagnò un grande discredito.

 

 

 

By


Commenti dei Lettori (0)


E' possibile commentare l'articolo nell'area "Commenti del Mese"