Blog di Krugman

Disastro in Europa (dal blog di Krugman, 12 luglio 2015)

 

Jul 12 9:10 am

Disaster In Europe

Obviously the news from Europe is terrible, with much confusion about exactly what is happening. Here’s what I think is the story, although I haven’t done any independent reporting.

  1. Tsipras apparently allowed himself to be convinced, some time ago, that euro exit was completely impossible. It appears that Syriza didn’t even do any contingency planning for a parallel currency (I hope to find out that this is wrong). This left him in a hopeless bargaining position. I’m even hearing from people who should know that Ambrose Evans-Pritchard is right, that he hoped to lose the referendum, to give an excuse for capitulation.
  2. But substantive surrender isn’t enough for Germany, which wants regime change and total humiliation — and there’s a substantial faction that just wants to push Greece out, and would more or less welcome a failed state as a caution for the rest.
  3. I don’t know if some kind of deal might still be approved; even if it is, how long can it last?

The thing is, all the wise heads saying that Grexit is impossible, that it would lead to a complete implosion, don’t know what they are talking about. When I say that, I don’t mean that they’re necessarily wrong — I believe they are, but anyone who is confident about anything here is deluding himself. What I mean instead is that nobody has any experience with what we’re looking at. It’s striking that the conventional wisdom here completely misreads the closest parallel, Argentina 2002. The usual narrative is completely wrong: de-dollarization did *not* cause economic collapse, but rather followed it, and recovery began quite soon.

There are only terrible alternatives at this point, thanks to the fecklessness of the Greek government and, far more important, the utterly irresponsible campaign of financial intimidation waged by Germany and its allies. And I guess I have to say it: unless Merkel miraculously finds a way to offer a much less destructive plan than anything we’re hearing, Grexit, terrifying as it is, would be better.

 

Disastro in Europa

É evidente che le notizie dall’Europa sono terribili, con una grande confusione proprio su quello che sta accadendo. Penso che la storia sia la seguente, sebbene non disponga di alcun autonomo resoconto;

1 – In apparenza, un po’ di tempo fa, pareva che Tsipras si fosse convinto che l’uscita dall’euro era completamente impossibile. Sembra che Syriza non abbia neppure stabilito alcun programma di emergenza per una valuta parallela (spero che si scopra che questa è una notizia infondata). Questo lo lascia in una posizione contrattuale senza speranza. Si sente dire persino, da persone che dovrebbero essere informate, che Ambrose Evans-Pritchard [1] avrebbe ragione, ovvero che Tsipras sperava di perdere il referendum, di offrire una scusa per una capitolazione.

2 – Ma una resa sostanziale non è sufficiente per la Germania, che vuole un mutamento di regime ed una totale umiliazione – e c’è una cospicua fazione che vuole proprio metter fuori la Grecia, e saluterebbe più o meno volentieri un fallimento dello Stato come un ammonimento per tutti gli altri.

3 – Non so se un qualche tipo di accordo possa ancora essere approvato; se anche così fosse, quanto a lungo durerebbe?

Il punto è il seguente: tutte le menti ragionevoli che dicono che una uscita della Grecia è impossibile, che condurrebbe ad una implosione totale, non sanno di cosa stiano parlando. Dicendo questo, non voglio dire che essi abbiano necessariamente torto – credo che lo abbiano, ma in questo caso chiunque sia convinto di qualcosa si sta illudendo. Quello che intendo, invece, è che nessuno ha alcuna esperienza di ciò che stiamo osservando. È sorprendente che in questo caso il buonsenso convenzionale legga in modo completamente fuorviante l’esempio più vicino, quello dell’Argentina nel 2002 [2]. Il racconto più frequente è completamente sbagliato: l’uscita dalla parità col dollaro non portò al collasso economico, semmai lo seguì, e la ripresa cominciò abbastanza presto.

A questo punto ci sono solo alternative terribili, grazie alla inconcludenza del Governo greco e, di gran lunga più importante, alla campagna completamente irresponsabile di intimidazione finanziaria ingaggiata dalla Germania e dai suoi alleati. E penso di doverlo dire: se la Merkel non trova miracolosamente una strada per offrire un piano molto meno distruttivo rispetto a quello di cui si sente parlare, l’uscita della Grecia dall’euro, per quanto terrificante, sarebbe meglio.

 

[1] Il riferimento è ad alcune note molto brevi pubblicate da Evans-Pritchard sul blog di The Daily Telegraph.

[2] In un post del 9 luglio qua tradotto, Krugman – in polemica con una intervista dell’economista Carmen Reinhart – spiega l’andamento effettivo della svalutazione del peso argentino nel 2002.

 

 

 

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