Blog di Krugman

Illusioni di controllo (6 luglio 2015)

 

Jul 6 9:29 am

Delusions of Control

David Keohane has an informative post on the China stock crash, which is among other things revealing that the Chinese government has much less ability to control events than legend has it. And that brings back memories.

You see, when the Japanese bubble of the 1980s began deflating, there were many people insisting that the Ministry of Finance had it all under control. In fact, years into the Lost Decade you would still read articles and books claiming that Japan knew exactly what it was doing, even that it was all a cunning plot to lull the West into complacency while Japan took over the world economy.

The general point is that if you believe that officials have the economy — any economy — under control, you’re setting yourself up for a big disappointment. And in particular, it’s invariably a very bad idea to assume that officials know things that outside economists don’t. When it comes to economic policy, everyone has pretty much the same information, and holding public office, whatever its other benefits, does not improve one’s analytical skills.

Those of us who have been warning about big trouble in big China might be wrong. But we won’t be wrong because Chinese officials possess secret information or secret levers of control.

 

Illusioni di controllo

David Keohane scrive un post informativo sul crollo azionario della Cina, che tra le altre cose rivela che il Governo cinese ha molta minore capacità di controllo degli eventi di quello che dicono le leggende. E ciò riporta a ricordi del passato.

Vedete, quando la bolla giapponese degli anni ’90 cominciò a sgonfiarsi, c’erano molte persone che insistevano che il Ministro delle Finanze avesse tutto sotto controllo. Di fatto, negli anni del Decennio perduto potevate ancora leggere articoli e libri che sostenevano che il Giappone sapeva esattamente cosa stava facendo, persino che era tutto uno scaltro complotto per indurre l’Occidente all’auto compiacimento, nel mentre il Giappone subentrava nell’economia mondiale.

L’aspetto generale è che se credete che i dirigenti pubblici abbiano sotto controllo l’economia – ogni economia – vi predisponete ad una grande delusione. E in particolare, è invariabilmente una pessima idea considerare che i dirigenti pubblici conoscano cose che gli economisti dall’esterno non conoscono. Quando si parla di politica economica, tutti hanno più o meno le stesse informazioni, ed avere un incarico pubblico, qualsiasi siano gli altri benefici, non migliora la vostra competenza analitica.

Può darsi che quelli tra noi che hanno messo in guardia su grandi guai nella grande Cina abbiano torto. Ma non avremo torto perché i dirigenti pubblici cinesi posseggono informazioni o leve di controllo segrete.

 

 

 

 

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