Blog di Krugman

Le città industriali del passato (31 luglio 2015)

 

Jul 31 12:54 pm

Industrial Cities of Yore

Nicholas Crafts and Alex Klein have a nice piece that tries to measure gains from geographic specialization in the late 19th and early 20th centuries. Indeed, it was a great age of industrial localization, so much so that the Twelfth Census (1900) included a monograph on the subject that is still a great source for students of economic history. Not only did it identify and quantify the degree of localization in many industries, but it offered quick origin stories for the main clusters. Thus, here’s what it had to say about detached collars and cuffs, almost totally centered in Troy, New York:

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It’s hard to find clear-cut industrial clusters like this in modern America, and it’s interesting to ask why. But they are very much a feature of modern China with its button cities and toothbrush towns.

Crafts and Klein argue that this sort of specialization was a major factor in US economic growth. I’ll reserve judgment until I’ve had more time to read and think, but I definitely do love this stuff.

 

Le città industriali del passato

Nicholas Crafts e Alex Klein pubblicano un bell’articolo che cerca di misurare i vantaggi derivanti dalla specializzazione economica sulla fine del diciannovesimo ed agli inizi del ventesimo secolo. In effetti, fu un’epoca importante di localizzazioni industriali, al punto che il Dodicesimo Censimento (1900) incluse una monografia su quel tema che è ancora una grande fonte per gli studenti di storia economica. Non solo essa identificava e quantificava il grado di localizzazione di molte industrie, ma offriva rapide storie delle origini ei principali distretti. In questo modo, ecco quello che riferiva sui colletti e i polsini staccati, quasi interamente situati a Troy, New York:

 

“La tabella X mostra la localizzazione delle industrie nelle città del paese, essendo tutte le città indicate nello Stato di New York. Troy è il grande centro dell’industria, dato che il valore dei suoi prodotti costituisce l’85,3 per cento del totale attribuito agli Stati Uniti. La causa prima di questa molto accentuata localizzazione sembra essere stato il precoce avvio dell’industria a Troy, e il conseguente sviluppo di lavoratori specializzati in operazioni manuali che sono una importante caratteristica della manifattura. Si sostiene che i primi colletti e polsini staccati mai fatti vennero dal lavoro artigianale della moglie di un fabbro di Troy. La data della invenzione non è nota, ma l’inizio della manifattura dei colletti e dei polsini staccati come industria effettiva fu realizzata da un sacerdote metodista in quella città, circa settantacinque anni orsono.”

 

È difficile trovare distretti industriali così netti come questi nell’America contemporanea, ed è interessante chiedersi perché. Ma essi sono una caratteristica molto tipica della Cina moderna, con le sue città dei bottoni ed i suoi piccoli centri degli spazzolini da denti [1].

Crafts e Klein sostengono che questa specie di specializzazione fu un importante fattore di crescita negli Stati Uniti. Mi riservo un giudizio per quando avrò più tempo per leggere e riflettere, ma di sicuro cose come queste mi appassionano.

 

 

[1] La connessione è con un ampio articolo di Jonathan Watts apparso su The Guardian del lontano 25 maggio 2005. L’articolo spiegava come, su iniziativa di tre fratelli, nell’anno 1980, nella cittadina cinese di Qiaotou, si avviò una attività di raccolta dei bottoni. Venticinque anni dopo da quella città venivano quasi tutte le cerniere ed i bottoni che si indossano nel mondo. Da analoghi fenomeni locali di svilupparono industrie degli spazzolini da denti e dei calzini che giunsero in poco tempo a rappresentare quote considerevolissime del mercato mondiale.

 

 

 

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